Muoversi a piedi o in bicicletta migliora la salute, la qualità dell’aria e contribuisce a mitigare i cambiamenti climatici.
Il tema dell’edizione 2024 è lo spazio pubblico condiviso: un luogo in cui le persone, i mezzi di trasporto e le attività hanno il proprio spazio è un luogo con più equità sociale, più sicurezza stradale, meno rumore e inquinamento atmosferico e una migliore qualità della vita.
La campagna invita a decidere collettivamente come condividere lo spazio pubblico e ad assicurare che tutti possano muoversi in modo sicuro e confortevole in un ambiente piacevole, in particolare pedoni e ciclisti.
Per ridurre l’inquinamento atmosferico è necessario un drastico taglio delle emissioni atmosferiche, in particolare derivanti dalle auto private, nel più breve tempo possibile, dato che in Europa le emissioni pro capite di anidride carbonica legata al trasporto sono due volte superiori alla media globale.
Nel settore dei trasporti, molti benefici possono derivare dal miglioramento delle infrastrutture per gli spostamenti a piedi, in bicicletta e altri tipi di mobilità attiva, soprattutto nelle città. La promozione dell’utilizzo di trasporti pubblici puliti e di servizi di sharing-mobility, la riduzione del traffico e il passaggio a veicoli elettrici diminuirebbe ulteriormente l’inquinamento atmosferico, il rumore e le emissioni di gas a effetto serra.
Riorientare la mobilità quotidiana in favore degli spostamenti a piedi e in bici può generare salute in maniera diretta, incrementando l’attività fisica, ma anche in maniera indiretta, inducendo i cittadini a riappropriarsi di spazi pubblici attualmente riservati ai mezzi a motore, con impatti positivi in termini di riduzione delle emissioni di inquinanti atmosferici e gas serra, rumore, traffico e del rischio di incidenti stradali.
I dati del sistema di sorveglianza PASSI mostrano che il 57% dei residenti in Piemonte tra i 18 e i 69 anni pratica mobilità attiva utilizzando la bicicletta (13%) e/o spostandosi a piedi (53%) abitualmente, per una media di 4 giorni a settimana. Chi usa la bicicletta totalizza mediamente 157 minuti settimanali, chi va a piedi 187 minuti. In Piemonte, il ricorso alla mobilità attiva è maggiore rispetto alla media nazionale e grazie a queste buone abitudini una persona su 3 raggiunge i livelli di attività fisica raccomandati dall’OMS per avere benefici sulla salute (dati sorveglianza PASSI).
Migliorare l’aria delle nostre città non significa solo ridurre l'inquinamento atmosferico, ma anche ripensare i nostri modi di spostarci. Muoversi a piedi e in bicicletta aiuta a combattere sovrappeso e sedentarietà, che ogni anno, in Europa, causano un milione di morti e sono importanti fattori di rischio per le malattie croniche, che costituiscono l’86% delle cause di morte.
La mobilità attiva produce benefici sulla salute, la qualità dell’aria e l’ambiente. L’inquinamento atmosferico è responsabile di più di 500.000 morti ogni anno in Europa. Le evidenze raccolte dall’OMS mostrano che gli investimenti in politiche di promozione di una mobilità ciclistica e pedonale possono avere un ruolo cruciale per generare salute, migliorare la qualità dell’aria, mitigare i cambiamenti climatici e migliorare l’ambiente. Questo è particolarmente rilevante in una regione, come quella europea, in cui quasi due terzi degli adulti e un terzo dei bambini sono sovrappeso.
- Mobilità attiva e sicura
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Occorre invertire l’ordine gerarchico attribuendo un ruolo predominante a pedoni e ciclisti pianificando la distribuzione degli spazi cittadini in modo tale che le necessità quotidiane legate al lavoro, all’istruzione, all’assistenza sanitaria, l’approvvigionamento di beni e servizi, le attività ricreative ecc. si possano soddisfare utilizzando la mobilità attiva e il trasporto pubblico. Queste modalità di trasporto dovrebbero diventare più veloci e convenienti rispetto agli spostamenti su auto private.
Per produrre un vero cambiamento, tuttavia, è necessario che le persone siano poste in condizioni di spostarsi a piedi o in bici in sicurezza. In Europa ogni anno si contano 84.000 decessi per incidenti stradali, tra cui 20.000 pedoni e 3.000 ciclisti, con alcune differenze geografiche che denotano una maggiore attenzione e preparazione di alcuni Paesi nel favorire la mobilità attiva: in Danimarca e Olanda, ad esempio, i pedoni e ciclisti vittime di incidenti sono 5 volte inferiori rispetto a quelli registrati in Italia, malgrado i km percorsi a piedi o in bici siano 3-4 volte superiori. L’attuazione di misure di miglioramento della sicurezza deve seguire un approccio multidisciplinare, che includa l’educazione stradale, una maggiore sicurezza dei veicoli e delle misure di protezione, la regolazione del traffico e la progettazione di infrastrutture adeguate a proteggere pedoni e ciclisti.
Sebbene la mobilità attiva possa incrementare l’esposizione ad agenti inquinanti o all’eventualità di infortuni, i benefici eccedono i rischi in un rapporto di quasi nove a uno. Tuttavia, non è ancora molto praticata nel nostro Paese. - Benefici per la salute della mobilità attiva
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L’OMS raccomanda di svolgere almeno 150 minuti di attività fisica moderata alla settimana. Per raggiungere tale obiettivo basterebbe percorrere un tragitto a piedi quotidiano di circa 2,5 km per 5 giorni. Camminare mezz’ora o pedalare 20 minuti al giorno riduce il rischio di mortalità di almeno il 10%.
Il pendolarismo attivo si associa a una riduzione del 10% del rischio cardiovascolare e a una riduzione del 30% del rischio di diabete di tipo II.
La mortalità per cause tumorali, tra i pendolari che usano la bici, è del 30% inferiore rispetto alla popolazione generale.Si stima che in Europa ogni anno più di 100.000 morti premature potrebbero essere evitate se ogni adulto andasse a piedi o in bicicletta per 15 minuti in più al giorno.
Oltre alla salute fisica, anche la salute mentale beneficia della mobilità attiva. Infatti, le persone fisicamente attive hanno fino al 30% di rischio in meno di cadere in depressione e rimanere attivi migliora l’umore e riduce lo stress.
A qualsiasi età, svolgere attività fisica con regolarità contribuisce a mantenere e migliorare il benessere psicofisico, a ridurre i sintomi di ansia, stress, depressione e solitudine, perché può essere svolta in compagnia, migliora il sonno, aiuta a smettere di fumare. Contribuisce inoltre alla riduzione della pressione arteriosa e al controllo del livello di glicemia e colesterolo nel sangue, a prevenire malattie metaboliche, cardiovascolari e neoplastiche e artrosi e a ridurre il tessuto adiposo in eccesso perché facilita il raggiungimento del bilancio energetico. Comporta benefici evidenti anche per l’apparato muscolo-scheletrico e riduce il rischio di cadute nella popolazione anziana. Migliora inoltre la qualità della vita delle persone affette da patologie croniche non trasmissibili.
Infine, la mobilità attiva comporta anche vantaggi per la società nel suo complesso, in termini di riduzione dell’inquinamento atmosferico, acustico e ambientale, migliorando la qualità dell’aria e contribuendo a un ambiente più sano. E ciò si traduce in un impatto positivo sulla salute pubblica nonché in costi sanitari più bassi.
- Le politiche di Regione Piemonte
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La Regione Piemonte, in coerenza con le raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità rivolte ai decisori, promuove politiche capaci di favorire la transizione verso una mobilità attiva. I principali strumenti di programmazione regionali sono:
- Piano regionale di qualità dell’aria (PRQA), in aggiornamento;
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Piano regionale per la Mobilità delle Persone (PrMoP) e il Piano regionale della Logistica (PrLog), ovvero i piani di settore che attuano il Piano Regionale della Mobilità e dei Trasporti e definiscono le politiche di medio termine funzionali al raggiungimento dei suoi obiettivi al 2030.
Inoltre la Regione Piemonte mette in atto in seguenti interventi sulla mobilità attiva:
- promozione di azioni per il miglioramento della mobilità urbana e della trasformazione degli spazi pubblici, con l’obiettivo di disincentivare l’uso del mezzo privato motorizzato a favore dell’uso della bicicletta e di altre modalità di trasporto non impattanti, tra cui finanziamenti rivolti alle amministrazioni locali per la riprogettazione degli spazi urbani e la creazione di nuove aree verdi, percorsi ciclabili e aree pedonali al fine di creare città a misura di persone;
- offerta di percorsi formativi rivolti ai mobility manager per diffondere la cultura della mobilità attiva, promuovere l’adozione e l’aggiornamento del “Piano degli spostamenti casa-lavoro o casa-studio” e la realizzazione di interventi di organizzazione e gestione della domanda di mobilità delle persone (es. installazione di strutture facilitanti per chi adotta una mobilità attiva: spogliatoi e docce sul posto di lavoro, parcheggi e stalli dedicati alle biciclette anche in prossimità di fermate del trasporto pubblico dove sia possibile anche caricare la bici sul mezzo);
- creazione della piattaforma digitale regionale EMMA che offre ai mobility manager aziendali o scolastici la possibilità di digitalizzare e sistematizzare le attività di raccolta dati sulla domanda di mobilità dei propri dipendenti o studenti; l'analisi di tali informazioni consente di valutare i vantaggi sia per i dipendenti/studenti, in termini di tempi di spostamento, costi e comfort di trasporto, sia per l’impresa o la pubblica amministrazione o scuola che lo adotta, in termini economici e di produttività, nonché per la collettività, in termini ambientali, sociali, sanitari ed economici. Regione Piemonte ha dato avvio alla Rete regionale di mobility management con la finalità di mettere a disposizione l’Anagrafica unica regionale, informazioni e percorsi di formazione, la piattaforma EMMA e relativa assistenza e consulenza, il monitoraggio delle misure realizzate e la condivisione delle iniziative;
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approvazione del Piano regionale della mobilità ciclistica (PRMC) per una pianificazione più efficiente dell’assetto urbanistico e del trasporto pubblico, la riduzione della dipendenza dall’auto e un miglior uso del territorio. Il PRMC agisce su tre dimensioni principali: infrastrutture e parco mezzi, per rendere la bicicletta la scelta più conveniente per spostarsi; cultura, per favorire un cambio di comportamenti e abitudini; governance, per facilitare i processi decisionali e promuovere un maggiore coordinamento dell’azione locale.
- Iniziative sul territorio regionale
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Per ottimizzare le politiche già in atto e individuare nuove azioni, negli ultimi 8 anni le Regioni e le agenzie per la protezione ambientale del bacino padano e della Slovenia stanno lavorando in modo coordinato al progetto PrepAir. L’evento finale del progetto si svolgerà a Torino dal 18 al 21 settembre 2024: partecipa all'evento.
Convegno “Politiche regionali di Mobility management”, 16 settembre 2024 - Torino, Grattacielo Regione Piemonte.
L'ASL di Biella organizza un corso per conduttori di gruppi di cammino.
In occasione del Giretto d’Italia, iniziativa di Legambiente che il 18 settembre rileverà i passaggi in bicicletta, la Città di Torino ha chiesto di aggiungere un checkpoint in corrispondenza della sede ASL di via San Secondo 29. Anche l'ASL di Alessandria mette a disposizione un check-point dedicato ai Dipendenti ASL AL e AOU AL.
L'ASL CN1 attiva gruppi di cammino, promuove interventi per la mobilità dei dipendenti ASL sul territorio e aderisce al Bike to work day.
L'ASL CN2 potenzia il progetto di car pooling e lancia una sfida tra aziende per incoraggiare gli spostamenti "green" nel tragitto casa-lavoro.
L'ASL VC ha realizzato un opuscolo e un video per sensibilizzare i cittadini e promuove l'evento “Muoversi per vivere in salute”, rivolto ai cittadini vercellesi, che si terrà venerdì 20 settembre.
Allegati
- Camminare e pedalare: i benefici per la salute
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- Camminare e pedalare: i benefici per la salute, l'ambiente e la mobilità
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- Mobilita attiva (dati PASSI 2022-2023)
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