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Scheda informativa

Valutazione degli strumenti di pianificazione

Rivolto a
Cittadini
Enti pubblici

Gli strumenti pianificatori sono fondamentali per la prevenzione del rischio geologico

I principali strumenti di pianificazione territoriale sui quali la Regione Piemonte è chiamata a esprimersi sono rappresentati dai Piani Regolatori Generali (PRG) a scala comunale o intercomunale, dai Piani Territoriali di Coordinamento a scala provinciale (PTCP), dai Piani Territoriali a scala regionale (PTR) e dai piani sovraordinati quali il Piano per l'Assetto Idrogeologico (PAI) e dal Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni (PGRA) elaborati a scala di bacino del Fiume Po.

Per quanto riguarda gli aspetti urbanistici regolati dai PRG, la Regione Piemonte svolge la propria azione in ottemperanza alla L.R. n. 56 del 5 dicembre 1977 “Tutela e uso del suolo", così come modificata dalla L.R. n. 3 del 25 marzo 2013 e dalla L.R. n. 17 del 12 agosto 2013. Tali disposizioni hanno profondamente modificato le procedure per la formazione e l’approvazione degli strumenti urbanistici comunali, individuando nella conferenza di copianificazione il momento di condivisione e integrazione tra gli enti competenti nelle discipline che interessano il governo del territorio, con particolare riferimento agli aspetti geologici, ambientali e paesaggistici. La conferenza di copianificazione rappresenta, pertanto, lo strumento ordinario attraverso il quale Regione, Città Metropolitana di Torino, Province e Comuni, nonché il Ministero competente, collaborano alla definizione delle previsioni urbanistiche proposte dalle Amministrazioni locali, verificandone la coerenza con la pianificazione sovraordinata e settoriale. L'attività istruttoria dei Settori regionali che si occupano di prevenzione del rischio geologico svolta nelle conferenze di copianificazione consiste nell'esame degli studi geologici e idraulici redatti a supporto degli strumenti urbanistici generali e delle loro varianti, nell'ambito delle quali vengono valutati i documenti geologici di analisi e gli elaborati di sintesi della pericolosità e dell'idoneità geologica all'utilizzo urbanistico del territorio comunale, comprensivi degli aspetti sismici.

Lo standard di lavoro è definito nei nuovi “Criteri e indirizzi in materia di difesa del suolo e pianificazione territoriale e urbanistica”, approvati con DGR n. 8-905 del 24 marzo 2025, pubblicata sul BUR n. 13 del 27 marzo 2025, che prevedono 3 fasi operative  e che individuano, tra l'altro, le modalità per l’espressione del parere unico della Direzione Opere pubbliche, Difesa del suolo, Protezione civile, Trasporti e Logistica. Tale parere viene espresso dai Settori Tecnici competenti per territorio o, per i comuni ricadenti in zona sismica 3S, dal Settore Geologico.

Considerato che per l'adeguamento al Piano per l'Assetto Idrogeologico sono previsti contributi regionali ai Comuni per la redazione delle verifiche di compatibilità idraulica e idrogeologica, gli uffici regionali sopra richiamati forniscono un parere in merito all'opportunità dell'assegnazione dei contributi richiesti. Le attività di pianificazione territoriale a scala sovracomunale vengono svolte attraverso azioni di supporto e consulenza alla Città Metropolitana di Torino e alle Province, per quanto riguarda i piani di coordinamento provinciale, alla Direzione regionale competente, per quanto riguarda il piano territoriale regionale, e all'Autorità di Bacino distrettuale del Fiume Po, ai fini dell'attuazione delle disposizioni previste dal PAI e dal PGRA.

Altra attività finalizzata alla prevenzione territoriale del rischio geologico s.l. consiste nel controllo degli approfondimenti di carattere sismico a cui sono tenuti i comuni compresi nelle zone sismiche 3S e 3, soggetti all’obbligo di predisporre gli studi di microzonazione sismica secondo i criteri e le modalità fissate dagli “Indirizzi e Criteri per la Microzonazione Sismica”, a livello nazionale, e dalla D.G.R. 26 novembre 2021, n. 10-4161 e dalle successive D.D. 12 gennaio 2022, n. 29 , D.D. 9 giugno 2022, n. 1696 e D.D. 26 febbraio 2024, n. 410.

Difatti, ai fini della verifica della compatibilità delle previsioni urbanistiche con le condizioni geomorfologiche del territorio, sono sottoposti a parere preventivo ai sensi dell’art. 89 del DPR 380 del 6 giugno 2001 gli Strumenti Urbanistici Generali, nonché le rispettive varianti generali e strutturali, dei comuni ricadenti nelle zone sismiche 3S e 3.

Il parere viene rilasciato, nell'ambito della relativa procedura, dalla Direzione Opere Pubbliche, Difesa del Suolo, Protezione Civile, Trasporti e Logistica sulla base delle valutazioni espresse dal Settore Sismico.

Il parere ai sensi dell'art. 89 del DPR 380/2001 sugli strumenti urbanistici esecutivi e relative varianti, previsto esclusivamente per i comuni ricadenti in zona sismica 3S, viene rilasciato dal Settore Sismico.

Parallelamente alla pianificazione territoriale, le strutture conducono una serie di attività di governo del territorio che si esplicano attraverso la valutazione di progetti di interventi di varia natura. In questo caso i principali processi istruttori riguardano:

  • pareri su interventi in aree sottoposte a vincolo idrogeologico di competenza regionale;
  • pareri relativi ad attività estrattive ed impianti di smaltimento e stoccaggio dei rifiuti;
  • partecipazione ad organi tecnici e a conferenze dei servizi nell’ambito di procedure di VIA/VAS regionali e provinciali.

L'attività istruttoria consente di valutare la completezza degli elaborati progettuali ai sensi delle norme vigenti e soprattutto di verificare la compatibilità degli interventi proposti con l'assetto idrogeologico locale. Tale attività, avente spesso carattere di sub-procedimento, si esplica nell'ambito di procedure amministrative di competenza di altre strutture regionali.

 

Allegati

criteri_testo_approvato.pdf
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