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L’Herpes Zoster (HZ), conosciuto anche come “fuoco di Sant’Antonio”, è una malattia dolorosa, comune e debilitante causata dalla riattivazione del virus della Varicella Zoster, virus a DNA appartenente alla famiglia degli Herpesiviridae, contratto generalmente nel corso dell’infanzia.
- Quando si manifesta?
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Una volta guariti dalla varicella il virus non viene eliminato completamente ma rimane latente a livello dei gangli sensitivi craniali e del midollo spinale: quando le persone vanno incontro a una situazione di calo delle difese immunitarie, condizione che avviene in maniera naturale negli anziani, il virus può riattivarsi con una manifestazione tipica caratterizzata dalla comparsa di vescicole su un lato del corpo accompagnate inizialmente da prurito e in seguito da forte dolore.
L’incidenza dell’infezione da Herpes Zoster aumenta con l’età, con la presenza di patologie croniche (come il diabete), eventi stressanti della vita o con trattamenti farmacologici di tipo immunosoppressivo.
- Quali sono i sintomi?
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I sintomi più comuni sono rash cutaneo e nevralgia a livello toracico, su un solo lato.
Inizialmente il rash è eritematoso con lesioni maculo-papulari che diventano successivamente vescicolari. Nuove lesioni possono continuare ad apparire sino a 7 giorni, dopodiché si formano le croste che spariscono in 2-3 settimane. Il dolore tipicamente precede il rash vescicolare di 3-5 giorni e in alcuni casi di alcune settimane. - Come avviene la trasmissione?
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La trasmissione del virus della Varicella Zoster da un soggetto affetto da HZ ad un soggetto sano suscettibile (che non abbia avuto la varicella e che non sia stato vaccinato) può avvenire tramite contatto diretto con le lesioni cutanee, in quanto il virus è contenuto al loro interno.
In caso di contagio, il soggetto svilupperà la Varicella e non l’HZ, in quanto l’HZ è una complicanza tardiva dell’infezione da varicella.
Al contrario, un soggetto affetto da Varicella non può trasmettere l’HZ, in quanto questa patologia è determinata da una riattivazione del virus che è rimasto in stato latente nei gangli sensitivi craniali e del midollo spinale.
- Come si cura?
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Nella maggior parte dei casi, l’Herpes Zoster si risolve spontaneamente nel giro di alcuni giorni ma può dare luogo a complicanze.
Le complicanze
- nevralgia post erpetica
colpisce dall’8% al 20% degli affetti da Herpes Zoster ed è caratterizzata da un prolungamento nel tempo della sintomatologia dolorosa, per mesi o addirittura anni, con conseguente stato di disabilità fisica e allontanamento sociale. Può manifestarsi con uno o più accessi dolorosi o parossistici, brucianti o lancinanti, a insorgenza spontanea, associati ad alterazioni della sensibilità ai diversi stimoli sensitivi e dolorifici - herpes oftalmico
rappresenta il 10-20% dei casi di HZ coinvolgendo l’occhio e causando, nei casi più gravi, la cecità.
La gestione clinico-terapeutica è complessa e spesso insoddisfacente. Nella fase acuta vengono utilizzati i farmaci antivirali per alleviare il dolore e limitare la diffusione e la durata delle lesioni, la frequenza e la gravità delle complicanze. Devono essere somministrati entro 72 ore dalla comparsa dell’eruzione cutanea e la terapia è generalmente protratta per 7 giorni. Gli effetti del dolore, soprattutto se protratto, provocano una sensibile interferenza con la qualità della vita e la loro gestione è spesso di notevole complessità. La vaccinazione anti HZ rappresenta, quindi, una soluzione alternativa efficace per prevenire l’insorgenza della patologia.
- nevralgia post erpetica
Le caratteristiche della vaccinazione
La vaccinazione anti HZ rappresenta una soluzione alternativa efficace per prevenire l’insorgenza della patologia.
Attualmente sono disponibili due tipi di vaccini in Italia:
- un vaccino a virus vivo attenuato che si somministra a partire dai 50 anni d’età.
- un vaccino ricombinante adiuvato che si somministra in due dosi intervallate da due mesi l’una dall’altra a partire dai 18 anni.
Entrambi i vaccini consentono di ridurre in maniera significativa la probabilità di manifestare l’Herpes Zoster e le eventuali complicanze; entrambi si sono dimostrati sicuri ed efficaci sia nell'ambito degli studi scientifici condotti prima dell’approvazione sia in relazione all'utilizzo in tutto il mondo.
La vaccinazione è offerta gratuitamente a partire dai 18 anni ai soggetti altamente fragili (con immunodeficienza congenita o acquisita) e con rischio elevato di complicanze ad associate all’infezione, come ad esempio soggetti affetti da:
- diabete
- malattie cardiovascolari
- broncopneumopatia cronica ostruttiva e asma bronchiale
- frequenti recidive o forme particolarmente severe di Herpes Zoster
La vaccinazione contro Herpes Zoster viene offerta gratuitamente e attivamente anche ai soggetti di 65 anni d’età a partire dai nati nel 1952 come previsto dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV 2017-2019).