La strategia WE.CA.RE. nasce dalla convinzione che sia necessario e indispensabile un cambio di paradigma che concepisca il welfare come ambito di sviluppo e crescita in grado di concorrere al pari di altri asset territoriali a determinare i fattori di sviluppo del territorio, anziché relegare le politiche sociali quale ambito deputato all'assistenza per alleviare i disagi delle persone in difficoltà.
La sfida della strategia WECARE, operando su un piano regionale di politiche integrate e coinvolgendo tutti gli attori pubblici e privati, è quella di coniugare politiche sociali, politiche del lavoro e sviluppo economico, pensando alla coesione sociale come occasione di sviluppo territoriale ed alla crescita come una sfida da realizzare attraverso la riduzione delle diseguaglianze sociali.
La strategia, prima in Italia, coordina alcune misure sui fondi FSE e FESR in modo tra loro complementare, che perseguano obiettivi condivisi e rispondano alle medesime scelte strategiche.
Tutte le azioni sono volte a stimolare la sperimentazione di innovazioni sociali sui territori che dovranno dimostrare sostenibilità e replicabilità.
La finalità ultima della strategia è la promozione di coesione e inclusione sociale, ponendo in atto alcuni "principi generali" contenuti nel Position Paper.
In particolare:
- la centralità della persona e della sua rete di relazioni anziché le tipologie di servizi di cui necessita;
- l'emersione, lo sviluppo e la valorizzazione delle potenzialità di ciascuno, piuttosto che il compito di alleviare i disagi delle persone in difficoltà;
- la realizzazione di una visione generativa, dove chi usufruisce di servizi deve essere posto in condizione di stabilire con i servizi stessi e con gli altri cittadini relazioni di reciprocità e di corresponsabilità;
- l'adozione del principio di sussidiarietà circolare per impegnare tutti i soggetti del territorio (pubblica amministrazione, soggetti dell'economia e della società civile) ad assumersi la responsabilità di concorrere al bene comune;
- la prossimità e la domiciliarità, ovvero la scelta di riconoscere come focus unificante la persona nella sua globalità con il suo “interno e il suo intorno"
Allegati
- WE.CA.RE atto di indirizzo
- File pdf - 763.05 KB
- WE.CA.RE position paper
- File pdf - 558.12 KB
le risorse
Le risorse complessive stanziate sono pari a 20 milioni di euro.
le misure attuative della strategia
Le diverse misure vanno a costituire un piano complessivo di stimolo ai processi di innovazione sociale, che si articola concettualmente in strumenti della politica tra loro integrati:
- la prima misurastimola processi collaborativi sui territori, agendo sulla domanda di innovazione e promuovendo una migliore governance locale per la creazione di ecosistemi territoriali fertili (Distretti di Coesione Sociale);
- la seconda misura è volta a facilitare la sperimentazione di servizi innovativi da parte del terzo settore, in coerenza con la misura precedente;
- la terza misura è destinata al sistema delle imprese, per il sostegno di iniziative di welfare aziendale che tengano conto dei bisogni espressi dal territorio;
- la quarta misura si concentra sulla scalabilità e crescita di iniziative imprenditoriali ad impatto socialee sostiene soluzioni innovative che producano effetti socialmente desiderabili;
- una quinta misura di accompagnamento è destinata a sostenere, come azione di sistema, le iniziative di sperimentazione attivate sui territori.
le misure di WE.CA.RE.
Le azioni sono attivate con appositi bandi:
Fondo Sociale Europeo
- Sperimentazione di azioni innovative di welfare territoriale (6,4 M€);
- Progetti di innovazione sociale per il terzo settore (3,6 M€) (graduatoria);
- Promozione del welfare aziendale (4 M€);
Fondo Europeo Sviluppo Regionale
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Rafforzamento di attività imprenditoriali che producono effetti socialmente desiderabili (5 M€) ( scheda informativa)
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Con deliberazione della Giunta Regionale 27 novembre 2020, n. 50-2397 viene preso atto del finanziamento della misura attraverso le risorse FSC 2014-2020 come disposto dalla deliberazione CIPE n. 41 del 28/07/2020