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Scheda informativa

Pianificazione forestale

Rivolto a
Cittadini
Imprese e liberi professionisti

Pianificare significa contestualizzare alcuni interventi di gestione sulla base di una corretta conoscenza del territorio a livello ambientale, sociale ed economico.
L'articolazione della pianificazione si suddivide in tre livelli: regionale, territoriale e aziendale.

Gli ecosistemi forestali del Piemonte necessitano di modalità gestionali, azioni di valorizzazione, tutela e ricostituzione in grado di sottolinearne al massimo la multifunzionalità. La pianificazione forestale è così strutturata:

Programma Forestale Regionale (PFR)
Il programma forestale regionale (art. 9 l.r. n. 4/2009) ha validità decennale e rappresenta il quadro strategico e strutturale all’interno del quale sono individuati le strategie, gli obiettivi, le priorità da perseguire nel periodo di validità, nonché le risorse necessarie al loro raggiungimento e le relative fonti di finanziamento esistenti.
Il programma forestale regionale è composto da:

  • quadro conoscitivo, corredato dall'inventario e dalla cartografia tematica delle foreste e delle relative infrastrutture;
  • linee guida di politica per le foreste, ivi inclusi i settori prioritari di intervento e finanziamento
  • individuazione delle aree forestali di riferimento per la pianificazione forestale territoriale;
  • metodologie di verifica e valutazione dei risultati delle strategie adottate.
     

Piani Forestali d’Indirizzo Territoriale (PFIT)
Il piano forestale d’indirizzo territoriale (art. 10 l.r. n. 4/2009) è finalizzato all'individuazione, al mantenimento e alla valorizzazione delle risorse silvo-pastorali e al coordinamento delle attività necessarie alla loro tutela e gestione attiva, nonché al coordinamento dei piani di gestione forestale (PGF) all’interno delle singole Aree forestali individuate dal programma forestale regionale (PFR); sottoposto ad aggiornamento almeno ogni quindici anni, determina le destinazioni d’uso delle superfici silvo-pastorali, i relativi obiettivi e indirizzi di gestione, nonché le priorità d’intervento per i boschi e i pascoli ricadenti all’interno del territorio pianificato, il coordinamento tra i livelli di pianificazione territoriali e forestali vigenti, gli interventi strutturali e infrastrutturali al servizio delle filiere forestali locali, gli indirizzi di gestione silvo-pastorale per la redazione dei piani di gestione forestale (PGF).

Piani di Gestione Forestale (PGF)
Il piano di gestione forestale (art. 11 l.r. n. 4/2009) ha una validità minima di dieci anni fino ad un massimo di venti anni e rappresenta lo strumento indispensabile a garantire la tutela, la valorizzazione e la gestione attiva delle risorse forestali.
In qualità di strumento operativo di gestione delle foreste è l’evoluzione del Piano di assestamento forestale e del Piano forestale aziendale e rispecchia l’esigenza di mantenere il livello di pianificazione particolareggiato con l’obiettivo primario di massimizzare la multifunzionalità delle superfici silvo-pastorali su istanza della proprietà e/o di soggetti gestori (Consorzi Associazioni, Enti Parco, ecc.).