- Rivolto a
- Cittadini
- Enti pubblici
- Imprese e liberi professionisti
- Terzo settore
Il rischio nucleare è legato alle attività nucleari condotte in Italia a partire dagli anni '60 fino agli anni '80. A seguito del referendum del novembre 1987 è stata stabilita la chiusura definitiva delle centrali nucleari italiane e la dismissione totale di tutte le installazioni nucleari italiane, e, conseguentemente, un quantitativo non trascurabile di rifiuti radioattivi rimane tuttora immagazzinato nei siti stessi in cui tali rifiuti furono prodotti. È pertanto necessario provvedere alla disattivazione definitiva dei suddetti impianti e saper gestire con la massima sicurezza i rifiuti radioattivi.
In Piemonte sono presenti tutti gli impianti del ciclo del nucleare – la centrale nucleare “E.Fermi” di Trino (VC), l'impianto di riprocessamento del combustibile “Eurex” ed il deposito di combustibile irraggiato “Avogadro” di Saluggia (VC), lo stabilimento per la produzione del combustibile nucleare Fabbricazioni Nucleari di Bosco Marengo (AL).
Il Piemonte possiede circa il 70% dei rifiuti radioattivi nazionali (in termini di “attività”) allo stato solido e liquido ed elementi di combustibile irraggiato.
La strategia generale di disattivazione degli impianti è illustrata nella relazione dell'autorità nazionale di sicurezza nucleare.
Il tavolo della trasparenza e il tavolo tecnico nucleare
Il “tavolo di confronto e trasparenza e partecipazione sulle attività di messa in sicurezza dei materiali e dei siti nucleari, sull'impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti e sul trasporto di materie radioattive e fissili” (“tavolo della trasparenza nucleare”) è stato istituito con la L.R. 5/2010 e con la Deliberazione della Giunta regionale 17 maggio 2011, n. 66 – 2065 sono state stabilite la sua composizione e le modalità di svolgimento delle attività . Garantisce l’informazione sugli esiti residuali del nucleare sul territorio, sui trasporti nucleari e sull'impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti.
Consulta i documenti:
- TAVOLO TRASPARENZA NUCLEARE - RELAZIONI ANNO 2022
- TAVOLO TRASPARENZA NUCLEARE - RELAZIONI ANNO 2020
- TAVOLO TRASPARENZA NUCLEARE - RELAZIONI ANNO 2019
- TAVOLO TRASPARENZA NUCLEARE - RELAZIONI ANNI PRECEDENTI
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Presentazioni ARPA Piemonte per gli anni 2008 - 2011
Presentazioni ARPA Piemonte per gli anni 2013 - 2018
Presentazioni ISPRA per gli anni 2010 - 2018
Presentazioni SOGIN per gli anni 2007 - 2010
Presentazioni SOGIN per gli anni 2011 - 2013
Presentazioni SOGIN per gli anni 2017 - 2018
Richieste da parte delle associazioni Legambiente e Pro Natura - 2017
Il tavolo tecnico nucleare
Il Tavolo tecnico nucleare è stato istituito con la legge regionale 5/2010 e con la Deliberazione della Giunta regionale n. 65 del 17 Maggio 2011 sono state stabilite la sua composizione e le modalità di svolgimento delle attività . Garantisce il supporto tecnico al tavolo della trasparenza e all’esercizio delle competenze regionali e degli enti locali stabilite dalle norme, coordina a livello tecnico le azioni preordinate al governo ed alla risoluzione delle differenti tematiche affrontate e garantisce l’informazione e l’attività di report livello tecnico.
Attualmente sono attivi tre tavoli tecnici nucleari:
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il tavolo tecnico nucleare sul comprensorio nucleare di Saluggia;
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il tavolo tecnico sulle verifiche di ottemperanza alle prescrizioni dei decreti di compatibilità ambientale (DEC VIA) del progetto dell’impianto CEMEX presso l’Eurex di Saluggia e del progetto della disattivazione della centrale nucleare E.Fermi di Trino;
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il tavolo tecnico sugli interventi di compensazione e riequilibrio ambientale previsti dai DEC VIA dei progetti di disattivazione della centrale nucleare E. Fermi di Trino e dell’impianto Cemex di Saluggia e dall’art. 24 della legge 27/2012
Le attività di monitoraggio e controllo
Le attività di monitoraggio e controllo sono esercitate attraverso l'ARPA - Piemonte che gestisce:
pubblicando costantemente le relazioni sui risultati delle attività di monitoraggio radiologico ambientale e straordinario
La Regione definisce i piani di monitoraggio, tenendo conto dei programmi stabiliti tra l'Arpa e l'autorità nazionale di sicurezza nucleare( l’Ispettorato nazionale di sicurezza nucleare), ed impartisce tramite la Giunta regionale le direttive per lo svolgimento di tali attività.