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Scheda informativa

Inquinamento da PFAS: le attività di monitoraggio e limitazione del rischio

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La risposta delle istituzioni all'emergenza PFAS

Nel territorio alessandrino è presente un polo chimico nell’area di Spinetta Marengo che produce composti fluorurati, per cui particolare attenzione viene rivolta alla contaminazione potenzialmente generata dalle sue attività.

Da diversi anni la Sanità Pubblica e l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) studiano l’area di Spinetta Marengo in merito a:

  • aspetti relativi alla tutela della salute dei lavoratori
  • attività di monitoraggio ambientale
  • valutazioni epidemiologiche sull’impatto delle attività industriali sulla salute dei cittadini residenti
Indagini sull'acqua

Al momento le contaminazioni ambientali riguardano alcuni corpi idrici sotterranei non utilizzati per l’acqua potabile: le contaminazioni maggiori riguardano l'area interna al Polo chimico, con presenza di PFAS sia di vecchia sia di nuova generazione (PFOA, cC6O4 e ADV).

Le analisi condotte dall'ASL di Alessandria fra il 2019 e il 2022 sull’acqua per consumo umano presso la città di Alessandria hanno mostrato risultati inferiori ai limiti misurabili. In presenza di casi di contaminazione con livelli superiori ai limiti che saranno vigenti a partire dal 2026 (in base al D.lgs. 18/2023, recepimento della direttiva UE 2020/2184), i sindaci - sulla base delle indicazioni dell’ASL - hanno provveduto a individuare fonti di alimentazione sicure per l’acqua potabile.

Nel 2020 si è riscontrato un unico caso di contaminazione (con livelli superiori ai limiti che saranno vigenti a partire dal 2026 in base al D.lgs. 18/2023, recepimento della direttiva UE 2020/2184), relativo a un pozzo a uso potabile nel Comune di Montecastello, che è stato - sulla base del principio di precauzione - immediatamente chiuso e non più utilizzato.

I livelli di PFAS riscontrati nei comuni piemontesi al di fuori della provincia di Alessandria risultano inferiori ai limiti previsti dal D. LGS. n. 18 del 23 febbraio 2023 "Attuazione della direttiva (UE) 2020/2184 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2020, concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano".

In base alla legislazione vigente, l'acqua analizzata rispetta i parametri di potabilità e non sono ipotizzabili rischi per la salute. Al momento non ci sono indicazioni a livello europeo e nazionale per l’introduzione di ulteriori obblighi di controllo a carico dei gestori degli acquedotti.   

La presenza di alcuni PFAS è stata riscontrata con superamento parziale e occasionale dei limiti di singole molecole ma con risultati inferiori al limite di sommatoria, anche in alcuni comuni lungo il torrente Scrivia, le cui autorità sanitarie hanno provveduto alla chiusura volontaria dei pozzi.

Indagini sull'aria

L’esposizione a PFAS per via inalatoria può essere:

  • indoor:
    • esposizione lavorative nelle linee produttive di PFAS
    • esposizione della popolazione generale a causa dell’utilizzo di prodotti di consumo, casalinghi, prodotti per la pulizia, prodotti per la cura personale e polvere contenenti PFAS
  • outdoor: causata principalmente dall’attività produttiva degli impianti industriali e dalla degradazione termica (incenerimento) di prodotti che includono PFAS 

I monitoraggi effettuati hanno evidenziato la presenza di un fenomeno di trasporto delle molecole in aria e nell’ambiente, oltre che nell’area di Spinetta Marengo, anche a lunga distanza dal punto di emissione con positività nei comuni di Montecastello e Piovera.

Recenti studi hanno in ogni caso evidenziato come in Europa e in Nord America i livelli indoor di PFAS sono molto più elevati rispetto a quelli outdoor: in base alle evidenze scientifiche circa la maggiore esposizione indoor dei lavoratori ai PFAS utilizzati industrialmente, ARPA Piemonte è impegnata in monitoraggi ambientali nei luoghi di lavoro afferenti al polo chimico di Spinetta Marengo.

In assenza di metodi ufficiali validati a livello nazionale ed internazionale, ARPA Piemonte ha avviato le seguenti attività:

Indagini sugli alimenti

Negli anni 2021 e 2022 sono stati effettuati monitoraggi in aziende zootecniche situate in un’area di potenziale contaminazione a valle del polo chimico di Spinetta Marengo su:

  • uova, latte e vegetali
    a cura della Regione Piemonte in collaborazione con ASL AL, Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta (IZSPLV)
  • specie ittiche
    a cura dell’IRSA-CNR
    I risultati hanno mostrato che, ad eccezione di un campione di uova, i livelli rilevati sono inferiori a quelli stabiliti dall’Agenzia Europea per la Sicurezza alimentare (EFSA).

Una terza campagna di campionamento di alimenti di origine animale e vegetale è attualmente in corso. I risultati saranno disponibili nel 2024. I campionamenti sono stati effettuati tenendo conto di:

  • informazioni disponibili circa le possibili vie di diffusione della contaminazione (es. lungo le falde)
  • modelli di ricaduta degli inquinanti per via aerea
Biomonitoraggio umano

Il biomonitoraggio umano è uno strumento della ricerca scientifica usato per misurare l’esposizione umana a sostanze chimiche e a inquinanti. Consente di misurare la dose interna, cioè la concentrazione, di particolari sostanze direttamente nei tessuti biologici (ad esempio, urina, sangue, latte materno, capelli), considerando tutte le possibili vie e sorgenti di esposizione.

Il biomonitoraggio fornisce la somma di tutte le possibili esposizioni senza però fornire un’indicazione specifica sulla fonte più rilevante.
La concentrazione di un inquinante nel corpo umano, infatti, è il risultato di:

  • esposizione attraverso le diverse fonti: alimenti e bevande, aria, acqua e suolo, prodotti di consumo
  • differenti vie di assorbimento: inalatorio, orale e cutaneo
  • comportamenti o stili di vita alimentazione fattori individuali inclusi età, genere, condizioni generali di salute
  • caratteristiche genetiche dell’individuo: alcuni soggetti assorbono e trasformano le sostanze e le eliminano diversamente da altri

Attualmente la Regione Piemonte sta avviando un biomonitoraggio preliminare indirizzato a un gruppo di soggetti residenti o dipendenti  delle aziende agricole e zootecniche localizzate nei pressi del polo chimico arruolati come potenzialmente esposti a PFAS sulla base dei risultati ottenuti dalle indagini alimentari svolte.  

I partecipanti possono recarsi dal proprio Medico di Medicina Generale per sottoporre gli esiti degli esami e ottenere le indicazioni per eventuali misure preventive e/o diagnostiche da adottare. Il biomonitoraggio è basato sul protocollo predisposto da Regione Piemonte e ASL AL, in collaborazione con  IZS, ARPA, DORS, UNITO e offre:

  • sorveglianza sanitaria per i soggetti esposti a rilevanti quantità di PFAS
  • accesso gratuito ad accertamenti successivi

Nel corso del 2022 uno studio dell'Università di Liegi ha ricercato la presenza di PFAS in campioni di sangue prelevati ad alcuni residenti a Spinetta Marengo e ad Alessandria. Lo scopo era svolgere una semplice indagine esplorativa, senza la struttura metodologica necessaria a caratterizzare il rischio in una popolazione.
I risultati dello studio hanno evidenziato:

  • concentrazioni di PFAS nel siero dei partecipanti sostanzialmente simili a quelle normalmente osservate nella popolazione generale
  • concentrazioni di PFOA nel siero dei residenti a Spinetta Marengo da 5 a 10 volte superiori rispetto a quelle normalmente osservate nella popolazione generale

Lo studio presenta fattori confondenti in quanto il primo gruppo (residenti Spinetta Marengo) è rappresentato da soggetti con età media più elevata (65 vs 46 anni) e con evidente esposizione professionale, in quanto per lo più ex lavoratori del polo chimico.

Indicatori precoci di effetti biologici a livello di alterazioni o di danno

Nell’ambito del progetto di biomonitoraggio umano, nel caso in cui nel sangue di un paziente venisse rilevato una concentrazione di PFAS superiore alle stime di rischio proposte dalla Commissione tedesca sul Biomonitoraggio Umano, dall’Agenzia Europea sulla Sicurezza Alimentare (EFSA) e dalle National Academies USA, il Medico di Medicina Generale consiglierà l’adozione di determinate raccomandazioni.

In particolare, vengono proposti i seguenti valori soglia per la sommatoria di PFAS (tradizionali ed emergenti):

  • meno di 2 ng/mL: nessun effetto atteso sulla salute
  • tra 2 e 20 ng/mL: esiste la possibilità di effetti avversi e aumenta il rischio di alcune delle patologie elencate nel paragrafo “I rischi per la salute”, specialmente in popolazioni vulnerabili come le donne incinte
  • oltre 20 ng/mL: esiste un incremento del rischio di effetti avversi e il medico dovrebbe intervenire attivamente adattando la propria pratica clinica al rischio del singolo individuo. Tale possibilità va considerata in relazione al fatto che si tratta di analisi che rientrano nella pratica clinica routinaria e in considerazione della natura ubiquitaria dei PFAS.

Le misure di riduzione dell’esposizione

  • per fini alimentari utilizzare esclusivamente acqua di acquedotto
  • evitare l’uso dell’acqua di pozzi privati o proveniente da falda superficiale
  • nell'alimentazione, alternare regolarmente alimenti di produzione locale ad altri di provenienza diversa

Al di là ed ulteriormente al progetto di biomonitoraggio attivato nell’area di Spinetta Marengo, la pratica clinica sopra descritta può sicuramente essere considerata un'utile azione di prevenzione anche qualora il soggetto non rientri nelle casistiche arruolate nell’ambito del progetto stesso.

Gli accertamenti previsti in caso di valori limite

Nel caso in cui i livelli di PFAS nel sangue siano superiori ai valori soglia, il Medico di Medicina Generale provvederà a:

  • misurare e monitorare la pressione arteriosa
  • prescrivere gli esami del sangue per determinare i valori di:
    • creatinina
    • filtrato glomerulare
    • acidi urici
    • funzionalità epatica: AST, ALT
    • metabolismo glucidico: glicemia, HbA1c
    • profilo lipidico: Colesterolo totale, LDL, HDL, trigliceridi
    • TSH reflex
  • prescrivere il prelievo urine per la determinazione di microalbuminuria

Queste prestazioni saranno a titolo gratuito per tutti i soggetti arruolati nell'ambito del biomonitoraggio già attivato ed eventualmente potranno estese a tutti i cittadini residenti a Spinetta Marengo.

Allegati

Protocollo biomonitoraggio umano - gennaio 2024
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