Sicurezza stradale in Piemonte

Giornata europea della sicurezza stradale

Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte tra i giovani.

Obiettivo "Zero vittime"

“Zero vittime” sulle strade è l’obiettivo cui punta l’Unione Europea a lungo termine. Nel breve termine si propone la diminuzione del 50%, rispetto ai dati del 2019, di morti e feriti gravi entro il 2030. Il Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale, approvato nel 2022, condivide ovviamente gli stessi obiettivi.

Una visione integrata dell’incidentalità stradale deve guardare simultaneamente agli aspetti connessi alla qualità dei mezzi di trasporto, delle infrastrutture, dei comportamenti sia degli attori istituzionali che degli utenti del sistema stradale, tenendo conto delle problematiche che inducono i conducenti a sottovalutare i rischi e talvolta adottare stili di guida insicuri per sé e per gli altri.
L’approccio basato sul Safe System, adottato a livello internazionale, ribalta la visione fatalistica secondo cui gli incidenti sono il prezzo da pagare per garantire la mobilità e si prefigge di eliminare le vittime di incidenti e lesioni gravi sul lungo termine. In particolare individua le categorie a rischio: bambini/adolescenti, giovani conducenti, over 65, pedoni, ciclisti, utenti delle due ruote a motore.
La strada, soprattutto nei contesti urbani, è condivisa da un numero elevato di utenti che si spostano con modalità differenti e la condivisione esige rispetto innanzitutto delle regole, ma anche la conoscenza e la consapevolezza dei fattori di rischio e l’adozione di comportamenti ed elevato livello di sicurezza che vanno acquisiti con la sensibilizzazione, la formazione e la repressione/sanzione.
La principale causa di morte tra i giovani tra i 15 e i 24 anni è proprio l’incidentalità stradale, causata principalmente dall’alta velocità, dalla distrazione, dall’assunzione di alcol o droghe, dalla ricerca di visibilità sui social per esibire comportamenti sfidanti e rischiosi.
Dopo i 65 anni di età è fisiologico un calo dei riflessi, quindi l’adozione di stili di guida prudenti rappresenta un importante fattore di protezione per se stessi e per gli altri.
Per approfondire: I comportamenti alla guida in Piemonte.

La rete Safe Night  riunisce i progetti delle ASL piemontesi finalizzati a promuovere stili di vita consapevoli nel contesto del divertimento.

I dati sull’incidentalità stradale

Nel mese di settembre 2023 sono stati pubblicati i dati piemontesi degli incidenti stradali, elaborati dai dati ISTAT.
Per la lettura e la comparazione dei dati sull’incidentalità in Piemonte saranno presi come riferimento quelli relativi all’anno 2019 e al 2021, i dati del 2020 sono condizionati da una scarsa mobilità dovuta alle restrizioni della pandemia.
Dal 2001 al 2022 il numero di incidenti stradali nel suo complesso è stato in continuo calo, anche se il numero di morti è purtroppo in aumento dal 2022 (valore 2020 e 2021 condizionato dalla ridotta mobilità causa Covid-19); nel 2022 sono stati registrati complessivamente 10.148 incidenti, con 241 morti e 14.084 feriti. Il tasso di mortalità stradale piemontese (morti sulla popolazione per 100.000 abitanti) resta più alto della media nazionale, 5,7 rispetto al 5,4. Più del 50% degli incidenti avvengono nella città metropolitana di Torino (ex provincia), ben 5.294, con 88 deceduti e 7.543 feriti, seguita dalla provincia di Cuneo, di Alessandria e di Novara.
Solo nella città di Torino sono ben 2.935 gli incidenti con 31 morti e 4.163 feriti.
Il 70,9% degli incidenti avvengono su strada urbana, il 22,3 su strada extra-urbana, l’6,8% in autostrada, con una punta del 78,4% in provincia di Torino in ambito urbano, mentre in provincia di Cuneo il 44,3% degli incidenti sono registrati su strade extra-urbane.
Ovviamente le cifre andrebbero rapportate al numero di veicoli circolanti.
Dei 241 morti 115 riguardano automobilisti (83 conducenti e 32 passeggeri), 54 motociclisti (di cui un passeggero), 15 autotrasportatori, 1 conducente di trattore, 11 ciclisti, 2 conducenti di monopattino, 3 persone sono morte su altri veicoli non dichiarati e ben 40 i pedoni, le morti sono quasi equamente distribuite nei mesi dell’anno e nei giorni della settimana.
Guardando ai dati relativi agli utenti deboli della strada si evince un notevole aumento dei pedoni deceduti: dai 29 del 2021 ai 40 del 2022, oltre ai 1.299 feriti su complessivamente 1.252 incidenti che li vedono coinvolti.
La percentuale di ciclisti coinvolti in incidenti stradali sul totale degli incidenti è calato di un punto nel 2022 rispetto al 2021, passando al 9,7% dal 10,9%.
Per quanto riguarda le e-bike e i monopattini i dati sono difficilmente comparabili in quanto, essendo notevolmente aumentato il loro utilizzo e non potendo valutare il numero degli utilizzatori, è impossibile fare confronti con gli anni precedenti. È però possibile riportare il dato assoluto dei monopattini coinvolti in incidenti stradali che è complessivamente di 280 (erano 209 nel 2021), di cui 243 nella sola provincia di Torino, e di 34 e-bike (25 nel 2021) di cui 19 nella provincia di Torino.

(Fonte: elaborazione Regione Piemonte su dati ISTAT)

Incidenti e protezione dei bambini in auto

I comportamenti non corretti alla guida, il mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza (cinture, seggiolini per bambini), l’abuso di alcol e sostanze stupefacenti sono responsabili di gran parte degli incidenti. 

È importante trasportare in modo sicuro i bimbi in auto.

Il trasporto dei bambini sui veicoli è regolato dall’articolo 172 (“uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini”) del Codice della Strada (CdS). Il CdS stabilisce che è obbligatorio usare sempre le cinture di sicurezza e, per i bambini, sistemi di ritenuta omologati. 
La normativa UN ECE R44/04 organizza i sistemi di ritenuta per bambini in 5 gruppi, a seconda del peso dell’occupante:

gruppo 0 (fino a 10 kg), navicella o seggiolino;
gruppo 0+ (fino a 13 kg), seggiolino;
gruppo 1 (da 9 a 18 kg), seggiolino;
gruppo 2 (da 15 a 25 kg), seggiolino;
gruppo 3 (da 22 a 36 kg), rialzo, con schienale fino ai 125 cm di altezza.

I dispositivi sono obbligatori dalla nascita fino al raggiungimento dei 125 cm di altezza. 
Dai 125 ai 150 cm di altezza, vanno utilizzati gli adattatori: dei piccoli sedili che, sollevando il bambino, permettono alle cinture di sicurezza dell’auto di proteggerlo adeguatamente.
Dal primo luglio 2019 sono obbligatori anche i dispositivi anti-abbandono. Dimenticare un bambino piccolo in auto lo espone a rischi importanti, fino alla morte: per la sua ridotta superficie corporea, è molto più esposto ad aumento eccessivo della temperatura corporea e disidratazione. 

Gli adulti hanno una grande responsabilità nell’educare i bambini a comportamenti prudenti e sicuri: è importante anche dare il buon esempio, utilizzando sempre la cintura di sicurezza, aiutando così il bambino ad accettare di essere correttamente protetto anche quando sarà più grande.

Incidenti e protezione dei bambini in bicicletta

È importante trasportare in modo sicuro i bimbi in bicicletta.
Il trasporto in bicicletta di bambini fino agli 8 anni è consentito ai soli maggiorenni, con l’impiego di un apposito seggiolino.
Esso deve essere posto in modo da garantire al conducente una buona visuale e libertà di manovra e in modo da evitare sbilanciamenti.
Il seggiolino anteriore consente il trasporto di bambini fino a 15 kg di peso.
Deve essere collocato tra il manubrio ed il conducente.
Può essere fissato al telaio, al piantone o al manubrio stesso.
Il seggiolino posteriore, invece, consente il trasporto dei bambini anche oltre i 15 kg, fino agli 8 anni di età.
Può essere fissato al telaio o al portapacchi. Il fissaggio previsto deve in ogni caso impedire che possa sganciarsi accidentalmente.
Altre caratteristiche che deve presentare il seggiolino sono: dimensione che non superi la sagoma della bicicletta, presenza di bretelle, struttura di protezione dei piedi, schienale e braccioli (non necessari nel caso di seggiolini posteriori per bambini di più di 4 anni).
È bene che il bambino trasportato porti sempre il caschetto protettivo.

Alcol e guida

Non esistono quantità di alcol sicure alla guida.
Il livello di concentrazione di alcol nel sangue (alcolemia) ottimale ai fini dell’idoneità psico-fisica alla guida è zero grammi per litro.
La legge impone tale livello per i minori di 21 anni, per i neopatentati e per i professionisti del volante.
Guidare dopo aver bevuto anche un solo bicchiere di bevanda alcolica aumenta il rischio di provocare o essere vittima di incidenti, in quanto l’alcol altera la capacità di rispondere prontamente agli stimoli acustici, luminosi e spaziali.
Con un livello di alcolemia di 0,5 g/l, il massimo livello consentito dal codice della strada e che non dovrebbe mai essere raggiunto se si intende porsi alla guida, il tempo di frenata raddoppia, si riduce il campo visivo, in particolare quello laterale, si ha una percezione distorta delle
distanze e della velocità.
L’incidente causato dall’alcol alla guida rappresenta la prima causa di morte tra i giovani in Italia.
Se si deve guidare quindi è fondamentale non bere, qualunque sia l’età.
Quando si consuma alcol nonostante ci si debba mettere alla guida è indispensabile aspettare due ore per ogni bicchiere consumato.
Anche l’assunzione di sostanze stupefacenti come allucinogeni, anfetamine, cannabinoidi, cocaina, estasi, inalanti e oppiacei comporta un notevole aumento del rischio di incidente, specialmente se accompagnata dal consumo di alcol.

Per una serata in discoteca, prima di metterti alla guida:

● un alcol-test monouso in macchina può esserti utile
● se hai bevuto alcol e/o usato sostanze non metterti alla guida
● ogni tanto fai una pausa, mangia qualcosa e bevi acqua
● se a fine serata sei spaccato/a, non guidare e prolunga l’uscita con una bella colazione

(Dal “Galateo della notte” - rete Safe Night Piemonte)

Tecniche di primo soccorso

Respirazione bocca a bocca

Stendi la persona sul dorso e allinea testa-collo-tronco per evitare di danneggiare la colonna vertebrale.
Reclina dolcemente la testa della persona indietro (con una mano spingi la fronte della persona, con l’altra solleva il mento) per liberare le vie aeree.
Mantieni la bocca della persona aperta.
Per un adulto oltre gli 8 anni: chiudi il naso della persona, metti la tua bocca aperta sulla bocca della vittima e dopo aver riempito bene i polmoni di aria insuffla due volte.
Per un bambino fino a 8 anni: metti la bocca in modo da coprire naso e bocca, insuffla due volte con forza moderata.
Prendi tempo per te stesso per recuperare il respiro, non troppo velocemente per evitare l’iperventilazione e le conseguenti vertigini.
Continua a mantenere le vie aeree della vittima aperte e controllale il polso ogni 5-10 secondi.
Se il polso è assente inizia il massaggio cardiaco.
Continua la respirazione bocca a bocca per un adulto con una frequenza di insufflazione ogni 5 secondi per almeno un minuto, per un bambino con una frequenza di insufflazione ogni 4 secondi.
Dopo un minuto fai una pausa e valuta la situazione, se continua a non respirare continua fino all’arrivo dei soccorsi.

Massaggio cardiaco e respirazione bocca a bocca in simultanea

Pratica il massaggio cardiaco solo se la vittima ha perso conoscenza, non ha polso e non respira.
Stendi la persona sul dorso e allinea testa-collo-tronco per evitare di danneggiare la colonna vertebrale.
Reclina dolcemente la testa della persona indietro (con una mano spingi la fronte della persona, con l’altra solleva il mento) per liberare le vie aeree.
Poniti su un lato della persona e pratica due insufflazioni con la respirazione bocca a bocca.
Posiziona il palmo della mano sulla parte bassa del torace della persona, posiziona l’altra mano sopra la prima, solleva le dita di entrambe la mani al fine di ottenere una forte pressione con il palmo della mano e spingi perpendicolarmente verso il basso bloccando i gomiti e con le braccia tese (il torace della persona deve abbassarsi di 5-6 centimetri); le compressioni devono essere rapide e decise e le mani non devono mai lasciare il contatto con il torace; le compressioni devono avere una frequenza di circa 100-120 al minuto.
Insuffla due volte ogni trenta compressioni del torace.
Dopo un minuto (circa 100-120 compressioni) fermati e ricerca il polso della persona per almeno 5-10 secondi.
Continua il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca fino all’arrivo dei soccorsi.

Defibrillare

In caso di arresto cardiaco chiedi se vicino c’è un defibrillatore disponibile, il 112 ti guiderà nel suo utilizzo fino al suo arrivo.
I defibrillatori sono sempre più diffusi soprattutto nei luoghi pubblici e sono individuabili dalla sigla DAE.
L’uso del defibrillatore è fondamentale e non comporta nessun rischio, di nessun genere, perché se non è necessario non si attiva.
Ma puoi imparare ad utilizzarlo frequentando un corso di quattro ore presso uno degli enti accreditati dalla Regione Piemonte.

In caso di infortunio

Mantieni la calma.
Evita di esporti allo stesso pericolo.
Se necessario chiama il 112 o chiedi a qualcuno presente di farlo per te.
Resta vicino alla persona ferita se il luogo è sicuro.
Se la persona è priva di conoscenza chiamala ad alta voce e scuotila delicatamente per vedere se reagisce.
Se non reagisce: controlla che in bocca non ci siano corpi estranei, verifica la respirazione mettendo una mano sulla fronte e una sul mento e posiziona indietro la testa, guarda se si muove il torace, verifica se ci sono movimenti o tosse.
Se la persona non respira pratica immediatamente 2 insufflazioni con il metodo bocca a bocca.
Se la persona non si muove, non tossisce, non respira, inizia il massaggio cardiaco esterno alternando 30 compressioni a 2 insufflazioni bocca a bocca.
Se la persona si muove, tossisce o respira, adagiala su un fianco.

Ferite ed emorragie

Ferma il sanguinamento con un panno o con le mani.
Stendi la persona e mantieni una forte pressione sulla ferita per 5 minuti, possibilmente solleva l’arto ferito.
Se il sanguinamento è importante chiama il 112.
A sanguinamento terminato disinfetta la ferita e  fissa la medicazione con una benda non troppo stretta.
Non fare uso di lacci emostatici a meno che non si fermi il sanguinamento.
Se la ferita tende ad arrossarsi e gonfiare consulta il medico.
Per il sanguinamento dal naso fai sedere la persona, la testa leggermente flessa in avanti, comprimi le narici con le mani e mantieni per 5 minuti controllando che respiri con la bocca, non introdurre cotone nelle narici a sanguinamento terminato

Contusioni

Applica ghiaccio e dopo qualche ora una pomata per il riassorbimento dell’ematoma.
In caso di perdita di conoscenza chiama il 112.
Se l’ematoma è importante portate la persona in ospedale per un controllo.

Amputazioni

Avvolgi la parte amputata in un panno pulito e inseriscila in un sacco di plastica o un contenitore pieno di ghiaccio mentre aspettate il 112, oppure portate la persona direttamente al pronto soccorso.
Effettua una compressione in sede di sanguinamento.

Ferite agli occhi

In caso di contatto con sostanze di origine chimica mantieni la palpebra aperta e bagna l’occhio con abbondante acqua per almeno 10 minuti, poi applica una garza fissandola con un bendaggio.
In caso di polvere nell’occhio fai muovere la palpebra per far scivolare la polvere verso l’angolo interno dell’occhio, tenta di asportarla con l’angolo di un tessuto pulito, non strofinare il bianco dell’occhio.

Ferite alla testa, al collo, al bacino

Non spostare la persona, salvo il caso di pericolo immediato.
Tieni fermo con le mani la testa e il collo della persona nella posizione in cui l’hai trovato.
Tranquillizza e tieni la persona al caldo con coperte o vestiti.

Distorsioni o fratture

Non muovere l’arto.
In caso di frattura aperta ricopri l’osso sporgente con una medicazione.
In caso di distorsione applica ghiaccio.
Se devi spostare la persona e sei da solo applica una stecca rigida all’arto fratturato.

Ustioni da calore o fiamma

Raffredda immediatamente la zona con abbondante acqua, non esercitare una pressione eccessiva.
Non toccare l’ustione e non cercare di rimuovere residui attaccati alla pelle.
Se disponibile applica un gel per ustioni.
Ricopri l’ustione con medicazione asciutta.
Se grave chiama il 112.

Ustioni chimiche

Lava abbondantemente la parte con acqua per almeno 10 minuti.
Se grave chiama il 112.

Punture di insetto

Se pensi che l’insetto sia velenoso chiama il 112.
Se la persona è soggetto allergico o manifesta reazione allergica violenta chiama il 112.
Per punture minori rimuovi la parte visibile del pungiglione, disinfetta e medica la parte.

Morsi di animale

Lava la ferita con acqua e sapone.
Medica con panno asciutto e porta la persona in ospedale.
Controlla che l’animale non abbia malattie pericolose per l’uomo.

Scossa elettrica

Non toccare la vittima se ancora a contatto con l’energia elettrica.
Se non presenta polso e ventilazione pratica la rianimazione cardiopolmonare.
Se presenta il polso ma non respira pratica la respirazione bocca a bocca.
Se la persona è incosciente ma respira sistemala coricata su un fianco.

Soffocamento o asfissia

Chiama il 112.
Se la persona è cosciente pratica immediatamente le compressioni addominali: mettiti dietro alla persona e circondala con le braccia all’altezza dello stomaco, metti una mano chiusa a pugno al di sotto dello sterno poco sopra l’ombelico, metti l’altra mano sopra la prima e tira violentemente verso di te e leggermente verso l’alto, ripeti il movimento fino quando è necessario.
Se la persona perde coscienza: stendila sul dorso, introduci il dito indice nella bocca passando lungo la guancia per liberarla dall’ostruzione, anche i caso di fallimento pratica la respirazione bocca a bocca, se l’ostruzione non è risolta mettiti a cavalcioni sulla persona e pratica da 6 a 10 spinte addominali con una forte pressione sull’addome e spingendo verso l’alto sopra l’ombelico con il palmo delle mani.

Ictus e attacco ischemico transitorio cerebrale

Sintomi: perdita di conoscenza, paralisi dei muscoli facciali, debolezza di un lato del corpo, difficoltà respiratoria e di parola, dilatazione delle pupille.
Se non presenta polso e ventilazione pratica la rianimazione cardiopolmonare.
Se presenta il polso ma non respira pratica la respirazione bocca a bocca.
Se la persona è incosciente ma respira sistemala coricata su un fianco.

Intossicazioni e avvelenamenti

Chiama il 112.
Cerca di conoscere e conservare la sostanza ingerita, non fare assumere nulla se non su indicazione del 112.
In caso di veleno inalato porta la persona in luogo aerato, in mancanza di polso e respirazione pratica il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca simultaneamente.
In caso di veleno a contatto con la pelle lava con acqua corrente e liberala dai vestiti contaminati.

Annegamento

Recupera la persona rapidamente dall’acqua.
Se non presenta polso e ventilazione pratica la rianimazione cardiopolmonare.
Se presenta il polso ma non respira pratica la respirazione bocca a bocca.
Se la persona è incosciente ma respira sistemala coricata su un fianco.

Malessere e svenimento

Stendi la persona sul dorso ed assicurati che respiri liberamente, slaccia scarpe e cinture.
Applica un panno freddo sulla fronte e solleva gli arti inferiori di circa 30 gradi.
Se la persona vomita girala su un fianco per mantenere libere le vie respiratorie.

Crisi cardiaca

Sintomi: dolore persistente a livello del torace verso la spalla ed il braccio sinistro o verso il collo e respirazione affannosa.
Chiama il 112.
Se la persona utilizza abitualmente un farmaco che previene le crisi cardiache ed è cosciente, aiutatela ad assumere la dose prescritta.
Se non presenta polso e ventilazione pratica la rianimazione cardiopolmonare
Se presenta il polso ma non respira pratica la respirazione bocca a bocca.
Se la persona è incosciente ma respira sistemala coricata su un fianco.

Per approfondire: Linee guida European Resuscitation Council 2021

Allegati

Poster "Non fare il mago" 1
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Allegati

I comportamenti alla guida in Piemonte
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