Tipologia di contenuto
Scheda informativa

Amianto e rischi per la salute

Rivolto a
Cittadini
Enti pubblici
Imprese e liberi professionisti
Terzo settore

Gli effetti dannosi per la salute umana associati all’esposizione ad amianto sono ampiamente documentati nella letteratura medica e scientifica e sono principalmente a carico dell’apparato respiratorio a seguito dell’inalazione delle fibre di amianto. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha confermato la cancerogenicità dell’amianto per l’uomo con prove di certezza per il mesotelioma maligno, il tumore del polmone, il tumore della laringe e il tumore delle ovaie, mentre più limitate sono le evidenze per il tumore del colon-retto, della faringe e dello stomaco.

Le principali patologie delle vie respiratorie correlate all’inalazione di fibre di amianto in ambito lavorativo sono:

  • ispessimenti e placche pleuriche
  • asbestosi
  • tumore polmonare
  • mesotelioma
     

Patologie benigne

Ispessimenti e placche pleuriche

Sono lesioni benigne circoscritte della pleura parietale, la membrana che riveste la cavità toracica e i polmoni.

Le placche pleuriche sono attribuibili all’esposizione lavorativa all’amianto, anche a basse esposizioni. Solitamente non comportano alcuna alterazione funzionale respiratoria e sono diagnosticate incidentalmente durante esami radiologici del torace.

Un diffuso ispessimento pleurico necessita invece di livelli di esposizione più elevati e può essere associato a dolore toracico o disagio respiratorio che può essere lieve, raramente moderato, e più raramente gravemente restrittivo. In questi casi possono essere considerate opzioni di trattamento per alleviare i sintomi.

Asbestosi

Si tratta di una malattia cronica definita come una fibrosi interstiziale diffusa del polmone derivante da esposizione a polvere di amianto.
La diagnosi si fonda sulla documentata esposizione ad amianto e su un quadro radiologico caratteristico, con identificazione di aumentati livelli di corpuscoli di amianto o fibre di amianto nel tessuto polmonare.
Questa patologia è associata a livelli relativamente elevati di esposizione e comporta alterazioni della funzionalità respiratoria.

Patologie minori

Nei soggetti esposti ad amianto possono evidenziarsi patologie di minore gravità quali lesioni delle piccole vie aeree (asbestos airway disease), versamento pleurico benigno e atelettasia rotonda, che solitamente non si accompagnano ad alterazioni della funzionalità respiratoria.


Patologie maligne

    Mesotelioma

    È un tumore maligno raro a prognosi infausta, strettamente associato all’esposizione ad amianto; interessa lo strato di cellule (mesotelio) che riveste alcune cavità del corpo (polmoni, cuore, addome). La sede maggiormente colpita è quella pleurica.

    Il rischio di mesotelioma maligno cresce al crescere della dose di esposizione ad amianto; mesoteliomi maligni possono verificarsi anche in casi con bassa esposizione all’amianto.

    La malattia è caratterizzata da un lungo periodo di latenza, intercorrente dalla prima esposizione ad amianto alla diagnosi della patologia (15-50 anni). L’esposizione professionale ad amianto è quella maggiormente responsabile dei casi di mesotelioma maligno, con il coinvolgimento di numerosi settori lavorativi (edile,  minerario-estrattivo, tessile, produzione di manufatti in cemento amianto, rotabili ferroviari e molti altri).

    La sorveglianza epidemiologica dei casi di mesotelioma è affidata dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 308/2002 al Registro Nazionale dei Mesoteliomi (ReNaM) istituito presso l’INAIL, che si struttura come un network ad articolazione regionale.
    Presso ogni Regione è istituito un Centro Operativo Regionale (COR) con compiti di identificazione di tutti i casi di mesotelioma nel proprio territorio e di analisi della storia professionale, residenziale e ambientale dei soggetti ammalati. I dati relativi ai casi di mesotelioma per il periodo 1990-2020 della Regione Piemonte sono disponibili sul sito del Registro Mesoteliomi Maligni.

    Tumore polmonare

    Le fibre di amianto inalate possono provocare lesioni cellulari nel tessuto polmonare che - nel tempo - possono portare allo sviluppo di cellule cancerogene. Il rischio aumenta in modo significativo con l'aumentare della quantità e della durata dell'esposizione.
    Il tumore ai polmoni causato dall'amianto può richiedere molti anni o decenni per svilupparsi dopo l'esposizione iniziale. L'attribuzione del tumore del polmone all’amianto deve essere avvalorata da una storia lavorativa di consistente esposizione all’amianto e deve tener conto di numerosi altri fattori di rischio.
    Il fumo di tabacco è il cancerogeno che più frequentemente è associato all’insorgenza del tumore polmonare e l’esposizione a fumo in un ex-esposto ad amianto incrementa in maniera sinergica il rischio di tumore del polmone attribuibile all'esposizione all'amianto.