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La nuova legge regionale sui servizi educativi per l'infanzia

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E' in vigore la nuova legge regionale n. 30/2023 "Disciplina dei servizi educativi per l’infanzia e disposizioni relative al sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita sino a sei anni".

Dopo mezzo secolo di attesa, la Regione Piemonte ha dato vita a una nuova norma sui servizi educativi per l'infanzia che prevede una migliore qualità delle attività, una maggiore accessibilità per le famiglie con bambini da 0 a 6 anni, flessibilità e adeguamento ai nuovi orari di vita e lavoro.

La nuova legge in sintesi 

La Regione definisce così in modo compiuto il proprio ruolo nella governance del sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita sino ai sei anni, in coerenza con i principi del Decreto legislativo 65/2017.

Si tratta di un ruolo ampliato in modo significativo, grazie anche alle nuove responsabilità attribuite dal legislatore nazionale alle Regioni, in termini non solo di programmazione delle risorse economiche del Piano d'Azione pluriennale, ma anche di promozione qualitativa dell'intero  sistema integrato zero-sei.

La nuova legge mette al centro i bambini e le famiglie: nella realtà attuale è prioritario l'impegno delle istituzioni per assicurare la conciliabilità fra lo svolgimento di un'attività lavorativa e la responsabilità della cura dei bambini nell'età zero-sei anni.

Le novità della legge

Le principali novità riguardano l'avvicinamento e il consolidamento tra i servizi per la fascia di età 0-3 anni e quelli per la fascia 3-6 anni, e il rafforzamento del ruolo della Regione. Alla tradizionale funzione di programmazione e regolazione dell’offerta educativa, si aggiungono infatti la promozione qualitativa del sistema integrato, con la formazione innovativa dedicata degli operatori, i coordinamenti pedagogici territoriali, i poli dell’infanzia, l'istituzione di un Tavolo interistituzionale permanente e di una Conferenza regionale del sistema integrato 0-6.

La legge valorizza in modo particolare il ruolo dei Comuni in attuazione delle disposizioni nazionali e prevede un ordinamento organico del quadro dei servizi regionali 0-3 anni, costituito da nidi di infanzia e micronidi (anche aziendali), sezioni primavera e servizi integrativi, quali nido in famiglia, spazio gioco per bambini. 

Altra novità fondamentale è il passaggio delle competenze autorizzatorie, di vigilanza e di accreditamento in capo ai Comuni.

Disposizioni transitorie

Il passaggio ai Comuni delle competenze autorizzatorie non è immediato: occorrerà attendere l'emanazione da parte della Regione di specifici atti attuativi. In via transitoria, è quindi ancora operativo il regime previgente incardinato nella Commissione di vigilanza presso le ASL competenti per territorio.

In base all'art. 34, sono tuttora vigenti le disposizioni in materia di requisiti minimi strutturali e organizzativi dei servizi educativi (asili nido, micro-nidi, sezioni primavera, nidi in famiglia, centri di custodia oraria).

Mediante i successivi provvedimenti di disciplina dei requisiti strutturali e gestionali dei servizi, la nuova legge regionale pone le basi per una radicale e prossima trasformazione del sistema regionale dei servizi educativi per l'infanzia, che sarà configurato in modo da garantire una pluralità di offerte flessibili e differenziate, idonee a rispondere in maniera adeguata alle esigenze dei bambini e delle loro famiglie.

 

Il testo completo della legge

Legge regionale 3 novembre 2023, n. 30

 

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