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Il cittadino apprende in ogni situazione durante tutta la vita e ha il diritto di vedere riconosciuto ciò che ha appreso. Quali sono le procedure e i soggetti abilitati al rilascio degli attestati?
Da tempo l’Europa chiede di realizzare sistemi nazionali per la certificazione delle competenze comunque acquisite.
Noi apprendiamo durante tutta la nostra vita: tra i banchi di scuola, sul luogo di lavoro e nel tempo libero.
Ciò che abbiamo imparato può trovare corrispondenza in una o più “competenze”.
Le competenze possono essere certificate, cioè “messe sulla carta” o meglio su un “Certificato”.
L’apprendimento avviene in ogni luogo ed è distinto come segue:
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Apprendimento formale: vi rientrano i percorsi di apprendimento che rilasciano una certificazione riconosciuta (es. corsi di formazione professionale, Scuola, Università);
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Apprendimento non formale: sono i contesti con scopo formativo che non rientrano nelle istituzioni formali (es. servizio civile, privato sociale);
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Apprendimento informale: è l’apprendimento nel corso della vita quotidiana e delle interazioni che ne derivano (es. vita lavorativa, familiare e sociale).
A seconda dell’ambito in cui si svolge l’apprendimento, vi sono differenti indicazioni operative relative a:
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certificazione dell’apprendimento formale;
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certificazione dell’apprendimento in ambito non formale e informale.