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Scheda informativa

Bonifica Aree Inquinate

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Sul territorio della Regione Piemonte sono presenti circa 1800 siti potenzialmente contaminati, contaminati e bonificati censiti nell’anagrafe regionale dei siti contaminati – ASCO.

LE BONIFICHE IN PIEMONTE

Una fotografia dei dati contenuti nell’anagrafe regionale dei siti contaminati (ASCO) effettuata nel mese di febbraio 2019 mette in evidenza i seguenti dati.

Circa il 47% dei siti censiti in anagrafe è presente sul territorio della Città Metropolitana di Torino, 14% nella Provincia di Novara, 13% nella Provincia di Alessandria, 6% nelle Province di Biella e di Vercelli, 5% nelle Province di Asti, di Cuneo e del Verbano-Cusio-Ossola.

Della totalità dei siti, il 35% risulta con intervento non necessario, il 19% potenzialmente contaminato e in fase di verifica, il 29% contaminato accertato e il 17% bonificato con intervento concluso.

Un sito contaminato è un sito all’interno del quale le concentrazioni di contaminanti nelle diverse matrici ambientali (suolo, sottosuolo, acque sotterranee e superficiali) sono tali da determinare un rischio sanitario–ambientale non accettabile in funzione della destinazione d’uso e dello specifico utilizzo.

Dei siti bonificati, il 74% sono stati anche oggetto di certificazione.

Oltre il 50% delle cause di inquinamento riscontrate sul territorio regionale sono riconducibili alla presenza di sostanze contaminanti attribuibili alla cattiva gestione di impianti e strutture. Le altre principali cause di inquinamento sono riconducibili alla presenza di sostanze inquinanti dovuta alla scorretta gestione di rifiuti (oltre il 20%), eventi accidentali (17%) e, in ultimo, sversamenti incidentali su suolo e acque (8%).

Sul territorio piemontese è inoltre presente una contaminazione diffusa del suolo, di prevalente origine naturale, legata alla presenza di rocce contenenti naturalmente elevate concentrazioni di cromo, nichel e cobalto.

Sono individuabili inoltre aree caratterizzate da contaminazione diffusa di origine antropica, attribuibile a deposizioni atmosferiche (traffico stradale, riscaldamento domestico, attività industriali, inceneritori etc…) e attività legate all’agricoltura intensiva (utilizzo di concimi, fitofarmaci, fanghi di depurazione, liquami zootecnici etc…).

Le contaminazioni antropiche sono principalmente riconducibili a metalli pesanti (piombo, rame, zinco, antimonio, stagno, berillio) con concentrazioni più elevate in corrispondenza degli orizzonti superficiali e valori di fondo leggermente superiori ai limiti di legge.

E’ inoltre presente sul territorio piemontese un inquinamento diffuso delle acque sotterranee derivante dall’uso in ambito industriale di solventi clorurati.

Per maggiori approfondimenti sulle contaminazioni sul territorio regionale consultare l’ultimo aggiornamento della “Relazione sullo stato dell’ambiente” nella sezione territorio–stato e territorio-fattori.

 

ASCO – ANAGRAFE REGIONALE DEI SITI CONTAMINATI

L’Anagrafe Regionale dei Siti Contaminati della Regione Piemonte è stata istituita con D.G.R. n. 22-12378 del 26/04/04 in conformità con i criteri predisposti dalla ex ANPA ai sensi dell’art. 17 del D.M. 471 del 25/10/1999.

L’aggiornamento dell’Anagrafe dei siti inquinati avviene costantemente mediante un processo che coinvolge la Regione Piemonte, le amministrazioni Provinciali e l’ARPA Piemonte.

Ai fini della compilazione e dell’aggiornamento dei dati relativi ai siti censiti in anagrafe da parte delle Province e dei Dipartimenti di Arpa, nelle diverse fasi del procedimento di bonifica è prevista la compilazione, da parte del progettista, dei dati contenuti nella “Scheda di sintesi del sito”, allegata alla Deliberazione della Giunta Regionale n. 22 - 12378 del 26 aprile 2004 e successivamente modificata con determinazione dirigenziale n. 263 del 12 maggio 2008.

E’ in atto un aggiornamento della scheda che sarà a breve sostituita con una procedura informatizzata.

I dati dell’anagrafe regionale sono pubblicati e scaricabili sul Geoportale in formato cartografico e su Dati Piemonte in formato tabellare. Sia su Geoportale e su Dati Piemonte i dati sono aggiornati con frequenza quadrimestrale.

Occorre precisare che dati scaricabili sono relativi esclusivamente ai siti che risultano contaminati o con intervento di bonifica concluso. Non sono pubblicati i dati relativi ai siti potenzialmente contaminati, ai siti risultati non contaminati a seguito di analisi di rischio e ai siti con intervento non necessario (ad esempio a seguito di messa in sicurezza di emergenza).

 

SITI DI INTERESSE NAZIONALE (SIN)

Sul territorio della Regione Piemonte sono presenti cinque Siti di Interesse Nazionale (SIN), riconosciuti dallo Stato in funzione delle caratteristiche del sito, delle caratteristiche degli inquinanti e della loro pericolosità, al rilievo dell'impatto sull'ambiente circostante in termini di rischio sanitario ed ecologico, nonché di pregiudizio per i beni culturali ed ambientali.

La procedura relativa all’iter di bonifica dei SIN è attribuita alla competenza del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio che si avvale dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), delle Agenzie regionali per la protezione dell'ambiente delle regioni interessate (Arpa) e dell'Istituto superiore di sanità (ISS) nonché di altri soggetti qualificati pubblici o privati.

Per maggiori approfondimenti sui SIN in Piemonte si rimanda alle schede dedicate:

Sul territorio della Regione Piemonte è presente anche il SIN dell’Acna di Cengio (SV) che comprende un vasto territorio esteso tra la Liguria ed il Piemonte. Per maggiori informazioni consultare il sito ufficiale per l’ambiente della Regione Liguria 

L’area “Basse di Stura” nel Comune di Torino è stata ricompresa fino al 2001 nei siti di interesse nazionale. Con decreto del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del gennaio 2013 è stata esclusa dall’elenco dei SIN e la competenza del procedimento è passata al Comune di Torino secondo quanto previsto dalla L.R. 42/2000.

 

CENNI ALL’ITER DEL PROCEDIMENTO DI BONIFICA

L’attuale normativa nazionale di riferimento per la bonifica di siti contaminati è il D. Lgs. 152/2006 parte IV, titolo V, più volte modificata e aggiornata negli anni.

Per approfondimenti sulla normativa e sull’iter dei procedimenti di bonifica consultare il seguente file.

 

CENNI ALLA NORMATIVA REGIONALE E ALLE ATTIVITA’ DELLA REGIONE

In attuazione a quanto previsto dalla normativa nazionale, la Regione Piemonte ha emanato le seguenti leggi regionali, L.R. n. 42 del 7 aprile 2000 e successive L.R. n. 9 del 23 aprile 2007, L.R. n. 3 dell’11 marzo 2015 con le quali ha trasferito in capo ai comuni le competenze amministrative del procedimento di bonifica assegnate dalla normativa nazionale in capo alle regioni.

In ultimo con L.R. 11 marzo 2015 n. 3 la Regione Piemonte ha delegato ai Comuni la competenze relative alla gestione delle garanzie finanziare per la corretta esecuzione ed il completamento degli interventi di bonifica a partire dall’entrata in vigore della legge.

Le attività svolte dalla Regione Piemonte nell’ambito dei siti contaminati, sono principalmente le seguenti:

  • in attuazione a quanto previsto dall’art. 239 del D.Lgs. 152/2006, si occupa della predisposizione dei piani per gli interventi di bonifica e ripristino ambientale per le aree caratterizzate da inquinamento diffuso, dove per inquinamento diffuso si intende l’inquinamento delle matrici ambientali determinato da fonti diffuse e non imputabile ad una singola origine;

  • in attuazione a quanto previsto dall’art. 250 del D.Lgs. 152/2006, può agire in sostituzione dei soggetti responsabili della contaminazione inadempienti o non individuabili qualora non provvedano né il proprietario del sito né altri soggetti interessati, né il comune territorialmente competente;

  • ha istituito, in attuazione all’art. 251 del D.Lgs. 152/2006 e alla normativa regionale, l'anagrafe dei siti da bonificare ed si occupa, coinvolgendo le province e l’Arpa, al suo aggiornamento;

  • predispone il Piano di Bonifica e provvede al suo aggiornamento. Il Piano regionale per la bonifica delle aree inquinate è stato approvato con la Legge Regionale 7 aprile 2000, n. 42;

  • propone i siti da individuarsi dal Ministero dell'ambiente per la bonifica a carattere nazionale;

  • provvede alla gestione delle garanzie finanziarie per la corretta esecuzione ed il completamento degli interventi di bonifica per i siti di interesse nazionale e per le garanzie già versate ed accettate prima dell’entrata in vigore della L.R. 11 marzo 2015 n. 3;

  • promuove la realizzazione di studi, di indagini, di ricerche, di documentazioni, di progettazioni, di organizzazione di dati anche finalizzati all'attività di pianificazione.

 

APPROFONDIMENTO RELATIVO ALLE GARANZIE FINANZIARIE

La gestione delle garanzie finanziarie per l’esecuzione di interventi di bonifica, ripristino ambientale e di messa in sicurezza permanente di siti inquinati è stata assegnata alla competenza della Regione Piemonte, come previsto dalla normativa nazionale e dalla L.R. 42/2000.

La Regione ha delegato ai Comuni la competenze relative alla gestione delle garanzie finanziare a partire dall’entrata in vigore della L.R. n. 3 dell’11/03/2015.

Restano in capo alla Regione la gestione delle garanzie finanziarie per i Siti di Interesse Nazionale (SIN) e la gestione delle garanzie prestate prima dell’entrata in vigore delle legge regionale.

Lo svincolo delle garanzie finanziarie prestate alla Regione avviene tramite determinazione dirigenziale a seguito del ricevimento della certificazione di avvenuta bonifica ai sensi dell’art. 248 c. 2 del D.Lgs. 152/06 da parte della Provincia.

Per approfondimenti in merito ai criteri e alle modalità di presentazione delle garanzie fare riferimento alle seguenti DGR:

  • D.G.R. n. 41-10623 del 06/10/2003 nella quale sono indicati i criteri e le modalità di presentazione ed utilizzo delle garanzie finanziarie per l’esecuzione di interventi di bonifica, ripristino ambientale e di messa in sicurezza permanente di siti inquinati, ai sensi del D. Lgs. n. 22/97 e successive modifiche ed integrazioni.

  • D.G.R. 25-4754 del 14/12/2006 con la quale è stato aggiornato lo “Schema di condizioni contrattuali per la costituzione di fidejussione bancaria o polizza assicurativa a garanzia degli obblighi derivanti dall’esecuzione di interventi di bonifica o di messa in sicurezza, operativa o permanente, di siti inquinati ai sensi del D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152, art. 242”.

E’ possibile scaricare un foglio di calcolo utile per la determinazione dell’importo delle Garanzie Finanziarie, dell’importo dei costi forfettari e dei costi di certificazione provinciale.

E’ inoltre scaricabile una tabella di sintesi da inserire nei provvedimenti di approvazione di progetti operativi di bonifica.

APPROFONDIMENTO RELATIVO ALLA GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE NEI SITI IN BONIFICA

per approfondimenti sulla gestione delle terre e rocce da scavo nei siti in bonifica consultare la scheda informativa "Terre e rocce da scavo"

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    A1603A - SERVIZI AMBIENTALI - Bonifiche
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