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Le imprese agricole che producono e/o utilizzano in campo matrici organiche sono tenute ad alcune procedure amministrative obbligatorie, nel rispetto della Direttiva Nitrati.
La direttiva europea 91/676/CEE (detta anche "Direttiva Nitrati") definisce i criteri e i vincoli a cui attenersi nella gestione della fertilizzazione organica. In Piemonte il Regolamento regionale 10/R/2007 promuove l'utilizzo delle matrici organiche a scopo fertilizzante con modalità agronomicamente corrette, e nelle aree designate come Zone Vulnerabili ai Nitrati (ZVN), dove l'ambiente è più fragile e le pratiche agronomiche possono avere un potenziale effetto negativo sui suoli e le risorse idriche, dispone vincoli più restrittivi secondo un apposito Programma d'azione, nonché alcuni obblighi amministrativi.
Adempimenti per l'utilizzo agronomico
Le aziende agricole che producono e/o utilizzano in campo a fini fertilizzanti matrici organiche (effluenti zootecnici, acque reflue e digestati degli impianti a biogas) sono tenute ad alcune procedure amministrative obbligatorie, nel rispetto della Direttiva Nitrati.
Tutte le aziende:
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classificate “ricadenti in ZVN” che nell’anno producono e/o utilizzano più di 1000 kg di azoto organico,
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classificate “non ricadenti in ZVN” che nell’anno producono e/o utilizzano più di 3000 kg di azoto organico,
inviano tramite un applicativo web integrato con l'Anagrafe Agricola Unica del Piemonte una comunicazione con informazioni in merito agli animali presenti in stalla, ai terreni che ricevono le matrici organiche, ai flussi delle cessioni e acquisizioni, ai trattamenti applicati nonché alle strutture di stoccaggio disponibili in azienda. Per le aziende che gestiscono digestato, la comunicazione dà informazioni sulla localizzazione dell’impianto, le matrici in ingresso, il destino del digestato prodotto. Acquisite tali informazioni, il sistema informatico verifica la congruenza della situazione aziendale con i vincoli normativi vigenti.
Ad un sottoinsieme di aziende a maggior dimensione agro-ambientale viene richiesta anche la presentazione di un piano di utilizzazione agronomica (PUA), tramite un applicativo web integrato con la Comunicazione. Il PUA verifica il rispetto dei vincoli alla fertilizzazione delle colture.
Tutte le aziende tenute alla presentazione del PUA annotano le operazioni di fertilizzazione, sia organica che minerale, sia sui terreni condotti che su quelli asserviti, su un registro da conservare in azienda e aggiornare entro 7 gg da ciascun intervento. In ZVN, il medesimo registro va compilato anche da parte delle aziende non zootecniche che conducono più di 20 ha di SAU. Gli impianti che producono digestato classificato sottoprodotto sono tenuti anche a compilare un registro dei materiali in ingresso/uscita dall'impianto di digestione anaerobica.
Allegati
- Reg 10/R/2007 (testo coordinato vigente dal 1/1/2024) - documento privo di valore legale
- File pdf - 524.38 KB
- Dati di riferimento per calcolo PUA
- File pdf - 149.38 KB
- Scheda tecnica Carbonati e gessi di defecazione da fanghi
- File pdf - 145.89 KB
- Calendario divieti invernali 24/25.pdf
- File pdf - 55.08 KB
Link utili
Contatti
- Riferimento
- Monica Bassanino, Settore Produzioni Agrarie e Zootecniche
- Telefono
- +390114324223