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Scheda informativa

Avviso di accertamento TCR

Rivolto a
Cittadini
Enti pubblici
Imprese e liberi professionisti

Cos'è e cosa è possibile fare dopo averlo ricevuto

La Regione invia ai contribuenti un “Avviso di accertamento” quando, in seguito a verifiche effettuate presso gli archivi delle tasse sulle concessioni regionali, constata l’irregolarità della loro posizione fiscale per le concessioni o autorizzazioni di cui sono titolari o per avere esercitato un’attività per cui è richiesta una concessione o autorizzazione senza averla ottenuta (ad esempio, la pesca senza licenza).

Pagamento (se il contribuente ritiene corretti i rilievi formulati nell’avviso)

Il contribuente può regolarizzare la sua posizione pagando, entro sessanta giorni dalla data di notificazione dell’avviso, l’importo indicato tramite il bollettino allegato all’avviso di accertamento, presso gli uffici postali (alle condizioni previste da Poste Italiane S.p.A.).

Rateizzazioni (se il totale da pagare è di almeno 250 euro)

Gli importi chiesti in pagamento mediante l’avviso possono essere rateizzati.
Poiché l’incasso delle somme accertate è stato affidato alla concessionaria Soris S.p.A., la domanda di rateizzazione deve essere presentata presso i suoi sportelli di Torino, via Vigone 80, o mediante la procedura riportata sul sito della Soris, entro il termine di scadenza del pagamento (sessanta giorni).

Non può avere la rateizzazione chi non è in regola con i pagamenti di eventuali piani di rateizzazione già accordati in passato.

Contestazioni (se il contribuente ritiene errati, in tutto o in parte, i rilievi contenuti nell’avviso)

Per far conoscere le sue osservazioni il contribuente deve utilizzare esclusivamente il il servizio telematico TCR MOON – Modulistica on line relativa alle tasse sulle concessioni regionali, compilare il modello elettronico e allegare la documentazione necessaria, seguendo le istruzioni.

ATTENZIONE: non possono essere accettate contestazioni inoltrate con mezzi diversi da quelli sopra indicati. Non inviare via PEC.

I contribuenti che non dispongono della conessione a internet possono spedire domanda e documentazione all'indirizzo:

REGIONE PIEMONTE, DIREZIONE RISORSE FINANZIARIE, SETTORE POLITICHE FISCALI E CONTENZIOSO AMMINISTRATIVO

Piazza Piemonte, 1 - 10127 Torino (TO).

I motivi della contestazione così verranno esaminati e, se ritenuti validi, consentiranno di annullare o riformulare l’atto e correggere i dati contenuti negli archivi.

Ricorso (se il contribuente intende contestare l’avviso in via giurisdizionale)

Contro l’avviso può essere proposto, entro sessanta giorni dalla data di notificazione, il ricorso giurisdizionale davanti alla Corte di giustizia tributaria di primo grado di Torino. La presentazione del ricorso non sospende i termini di riscossione: per ottenere la sospensione dei termini di riscossione occorre presentare specifica domanda alla Corte di giustizia tributaria di primo grado di Torino (anche nello stesso ricorso) che deciderà se disporla o meno.

Riscossione coattiva (se il contribuente non contesta i rilievi, non presenta ricorso e non paga)

Se, trascorsi sessanta giorni dalla data di ricezione dell’avviso, non risulteranno pervenuti o il pagamento della somma indicata o il foglio “osservazioni del contribuente” compilato in segno di contestazione dei rilievi contenuti, il Settore competente provvederà al recupero coattivo del tributo, con maggiori costi a carico del contribuente.

 

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