Prevenzione dello spreco alimentare

Il 5 febbraio 2024 si celebra l’undicesima Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare.

Il tema scelto per quest’anno è “Make the difference: stop foodwaste!”. La Giornata intende favorire la diffusione di buone pratiche antispreco quotidiane attraverso la condivisione di esperienze di enti, gruppi e singoli. 
L’iniziativa nasce nel 2014 a partire dalla campagna di sensibilizzazione per l’economia circolare e lo sviluppo sostenibile Spreco Zero di Last Minute Market, fondata dall’economista Andrea Segrè, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e il patrocinio di istituzioni internazionali e RAI per il Sociale.
Oltre a numerose iniziative a livello locale e nazionale, la campagna "Spreco zero" mette a disposizione lo Sprecometro, un’applicazione gratuita che permette di monitorare gli sprechi domestici e fornisce informazioni sulle iniziative antispreco.

I numeri dello spreco

Lo spreco di cibo è la perdita di alimenti ancora perfettamente commestibili durante tutta la filiera produttiva e commerciale: nel 2022 sono andate sprecate nella filiera italiana oltre 4 milioni di tonnellate di cibo, per un valore di 9 miliardi di euro.
Anche nelle nostre case la situazione non è migliore: nel 2022 abbiamo gettato in media circa mezzo chilo di cibo a settimana, oltre 27 chili di cibo l’anno a persona (dati tratti dal Report “Il caso Italia” 2023 di Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability - WWIO).
Lo spreco di cibo rappresenta un problema non solo economico ma etico, sociale e ambientale.
Come dice chiaramente l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile, non si può immaginare di affrontare i grandi temi globali come la fame, le disuguaglianze sociali, i cambiamenti climatici e la perdita di integrità biologica del pianeta senza affrontare contemporaneamente il problema della perdita e dello spreco degli alimenti.
Il tema degli sprechi porta a riflettere sul più ampio concetto di sostenibilità. Due esempi su tutti: il fumo porta a sottrarre terreno alle coltivazioni, consumare ingenti quantità di acqua per la produzione di sigarette e altri derivati e inquinare suolo e acque con le microplastiche prodotte dalla decomposizione dei mozziconi; la “fast fashion” fa sì che la filiera della moda sia al 3° posto per impatto ambientale dopo il settore dei trasporti per depauperamento delle risorse naturali, emissioni di CO2, inquinamento.

(fonti: WHO - World No Tobacco Day 2022 e World No Tobacco Day 2023European Environment Agency)

Cosa possiamo fare

È necessario non solo favorire una cultura “antispreco” ma promuovere uno stile di vita etico e rispettoso della salute umana, animale e della sostenibilità ambientale, secondo l’approccio One Health.
Quando buttiamo il cibo, infatti, finiscono nella spazzatura anche le risorse che sono servite a produrlo, trasformarlo e trasportarlo. 
Adottare alcuni cambiamenti nelle abitudini quotidiane può avere un grande impatto sulla sostenibilità ambientale:

- pianifica i tuoi pasti settimanali. Molti di noi hanno imparato a farlo durante il lockdown: mantieni questa buona abitudine che riduce di molto lo spreco;
- verifica le scorte prima di fare la spesa. Questo aiuterà a evitare di acquistare doppioni e stimola la fantasia in cucina: a volte alcuni ingredienti sono sostituibili con quello che abbiamo in casa incoraggiando a creare varianti sorprendenti;
- scrivi una lista della spesa: è il metodo più semplice per comprare solo ciò che serve e prestare attenzione alla sostenibilità del prodotto che stiamo acquistando, compreso il packaging;
- congela. Se i piani cambiano o hai cucinato più del dovuto, il congelatore è un ottimo alleato;
- se puoi, fai il compost: ciò che non è buono per te può essere una ricchezza per il tuo orto!

(fonte: US Environment Protection Agency)

Le iniziative regionali

L’informazione, l’educazione a un acquisto consapevole e a una corretta conservazione degli alimenti, la diffusione di una cultura del consumo sostenibile hanno un ruolo fondamentale nel far acquisire al consumatore un’abitudine alimentare più sana.
Anche in quest’ottica, la Regione Piemonte, nell’ambito delle azioni previste dal Piano della Prevenzione (PL13 Alimenti e Salute) nel mese di ottobre 2023, ha avviato una indagine conoscitiva, che si è conclusa a gennaio 2024, con l’obiettivo di rilevare la consapevolezza del consumatore circa l’utilità dell’etichetta nutrizionale e definire un programma di comunicazione regionale che possa svolgere un ruolo nella diffusione di una cultura del consumo alimentare consapevole, responsabile e sostenibile. 

La Regione Piemonte propone inoltre il progetto “Una buona occasione” per prevenire gli sprechi alimentari e ridurre le eccedenze.

Le iniziative delle ASL

ASL Cuneo2