Tipologia di contenuto
Scheda informativa

Antibiotico resistenza - Indicazioni per operatori veterinari

Rivolto a
Cittadini
Enti pubblici
Imprese e liberi professionisti
Terzo settore

La resistenza agli antimicrobici influenza non solo l’ambito umano, ma anche quello veterinario e ambientale.
Le interazioni tra questi sistemi determinano infatti:

  • la comparsa di microorganismi multiresistenti
  • la riduzione dell'efficacia degli antibiotici in commercio
  • la necessità di produrre nuovi farmaci efficaci entro tempi brevi

Gli antimicrobici di importanza critica per l’uomo

L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce Critically important antimicrobials (CIA) for human medicine gli antimicrobici con importanza critica utilizzati per il trattamento di infezioni gravi e pericolose per le quali esistono poche opzioni terapeutiche disponibili.

Questi farmaci devono essere utilizzati in modo ponderato: generalmente se ne sconsiglia l'uso in veterinaria e in agricoltura.

I rischi in medicina veterinaria

  • contaminazione ambientale, a causa dell’utilizzo dei reflui degli allevamenti per la concimazione
  • rischio diretto per gli operatori, a seguito dell'esposizione protratta (ad esempio la preparazione di mangimi medicati)
  • trasmissione attraverso il consumo di alimenti, dovuta all'ampio utilizzo di antimicrobici nel trattamento degli animali destinati al consumo umano

La diffusione nell'ambiente

La diffusione di geni di resistenza nell’ambiente avviene principalmente negli scarichi di trattamento dei reflui urbani delle attività ospedaliere, industriali e zootecniche. I comportamenti cruciali riguardano in particolare:

  • il riuso non appropriato di effluenti zootecnici
  • il mancato trattamento dei reflui industriali

In Europa gli antimicrobici sono considerati "inquinanti emergenti".
Le buone prassi per limitarne l’impatto sull’ambiente prevedono il corretto smaltimento dei materiali contaminati, con particolare rifeirmento a:

  • farmaci scaduti
  • acque reflue ospedaliere e da impianti di produzione di farmaci
  • fanghi attivi dagli impianti di depurazione
  • residui provenienti da allevamenti zootecnici e da impianti di acquacoltura

Le conseguenze a livello ambientale sono rappresentate da:

  • inquinamento, con contaminazione del suolo e delle acque superficiali e sotterranee
  • persistenza, con danni agli ecosistemi e rischi per la flora e la fauna

Come contrastare il fenomeno

Le azioni del professionista veterinario:

  • rispettare le condizioni di benessere degli animali
  • fare un uso prudente dei farmaci antimicrobici attraverso:
    • test di sensibilità del patogeno
    • utilizzo preferenziale di antimicrobici a spettro limitato
  • ricorrere alla metafilassi solo in casi di effettiva necessità
  • perseguire una corretta alimentazione degli animali
  • mettere in atto idonee misure di biosicurezza e di igiene
  • seguire programmi di eradicazione e monitoraggio delle malattie infettive
  • effettuare appropriate campagne di vaccinazione degli animali

Gli strumenti a supporto dei professionisti veterinari

Classyfarm

ClassyFarm è un sistema informativo disponibile nella piattaforma ministeriale della medicina veterinaria, che elabora una notevole mole di dati provenienti da diverse fonti e consente di classificare l’allevamento in base al rischio tenendo conto di diversi criteri:

  • biosicurezza
  • benessere animale
  • parametri sanitari e produttivi
  • alimentazione animale
  • consumo di farmaci antimicrobici
  • lesioni rilevate al macello

Questo strumento permette di rendere più efficienti i controlli delle autorità competenti e fornire informazioni utili agli allevatori per migliorare la propria azienda.

La ricetta elettronica veterinaria

La ricetta elettronica veterinaria ha completamente sostituito la ricetta cartacea e rappresenta un importante strumento per:

  • tracciare l'intero ciclo di gestione dei medicinali e dei mangimi medicati per uso veterinario
  • rilevare il consumo reale di medicinali veterinari
  • rafforzare la lotta all’antimicrobico-resistenza 
  • rendere più efficiente l’attività di farmacosorveglianza e di analisi del rischio sanitario
Il monitoraggio per animali per produzione alimentare e alimenti

L’attività di monitoraggio della resistenza antimicrobica negli animali da produzione alimentare e negli alimenti (nella fase di produzione primaria, di distribuzione e di importazione) viene effettuata seguendo le indicazioni del Piano di monitoraggio armonizzato sulla resistenza agli antimicrobici (AMR) dei batteri zoonotici e commensali in base alla decisione (UE) 2020/1729.

I dati vengono raccolti nei paesi membri dell’Unione Europea per:

  • valutare e determinare le tendenze e le fonti dell’AMR nei batteri
  • individuare la comparsa di nuovi meccanismi dell’AMR
  • fornire i dati necessari all’analisi dei rischi per la salute pubblica e animale
  • creare i presupposti per le raccomandazioni politiche in materia di sanità pubblica e animale
  • fornire indicazioni per le pratiche di prescrizione degli antimicrobici
  • valutare l'efficacia delle azioni di contrasto