Scelta sociale - Bonus domiciliarità - Domande e risposte su rendicontazione

Rivolto a
Cittadini

La rendicontazione è il procedimento indispensabile per verificare che il destinatario fruisca del servizio di assistenza alle condizioni richieste dall’Avviso. Consiste nel caricamento di documentazione comprovante la spesa sostenuta e la prestazione di cui si usufruisce.

Dal sito sceltasociale.it accedendo alla voce “Rendicontazione”.

Il richiedente può accedere tramite SPID o CIE.

 

I formati accettati sono .pdf, .png e .jpeg.

Il file dev’essere di massimo 5 MB.

La documentazione richiesta si differenzia a seconda della tipologia contrattuale.

Contratto di lavoro subordinato:

- comprova del pagamento della retribuzione mensile spettante al lavoratore (per modalità di pagamento ammissibili v. FAQ n. 15);

 

- attestazione del versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali (inserendo, in un unico file, l'avviso di pagamento trimestrale ricevuto dall'INPS e la relativa ricevuta di pagamento. Questo documento andrà inserito per ciascuna mensilità di competenza)

 

Contratto stipulato con libero professionista:

- fattura emessa dall’assistente familiare riportante: soggetto prestante il servizio, soggetto fruitore del servizio, luogo della prestazione e numero di ore erogate.

 

- comprova dell’avvenuto pagamento (per modalità di pagamento ammissibili v. FAQ n. 15);

 

Contratto di prestazione con cooperativa, agenzia di somministrazione o altro soggetto giuridico:

- fattura emessa dalla cooperativa/agenzia/altro soggetto;

 

- comprova dell’avvenuto pagamento (per modalità di pagamento ammissibili v. FAQ n. 15).

 

La rendicontazione riferita ad ogni singolo mese di validità del buono può essere caricata sulla piattaforma in ogni momento. Una volta caricata la documentazione il sistema chiederà una conferma per il singolo mese.

Successivamente alle seguenti date

1 febbraio / 1 maggio / 1 agosto / 1 novembre

il sistema invierà automaticamente a Finpiemonte tutti i documenti caricati relativi ai mesi di competenza (indicativamente il trimestre precedente alla data di invio).

La rendicontazione è fatta per singolo mese. Quindi si possono caricare tutti i mesi di cui si dispongono i documenti. Se, alla data di invio del 1 agosto, mancassero i documenti di un mese (ad es. luglio), non c’è problema: i documenti di luglio possono essere inseriti anche successivamente. I 600 euro di luglio verranno, quindi, pagati con la successiva erogazione che avverrà dopo la fine del trimestre successivo, cioè dal 1 novembre.

Come indicato alla FAQ n. 7, le rendicontazioni mensili vengono raggruppate e inviate automaticamente dal sistema ogni tre mesi a Finpiemonte.

Finpiemonte, società finanziaria controllata da Regione Piemonte, si occuperà di liquidare i buoni mensili di 600 euro accorpandoli in 3 mensilità laddove possibile (quindi 1.800 euro pagati sull’IBAN indicato nella domanda).

Prima di liquidare cosa fa Finpiemonte? Si occupa di verificare la documentazione e “validare” la spesa di quel mese.

Può succedere che Finpiemonte non abbia validato (v. FAQ n. 10) la rendicontazione di tutti i mesi per qualche problematica nei documenti. Se, ad es., su 3 mensilità caricate, solo 2 vengano ritenute idonee, Finpiemonte procederà a validare le due mensilità complete e corrette e richiedere rettifica per la restante parte.

Nell’arco delle 24 mensilità si ha diritto ad indicare fino a due mesi di “sospensione del buono”, non frazionabili in settimane. Indicandoli sulla piattaforma, il sistema automaticamente proroga la data ultima di percezione.

In questo modo si ha diritto a ricevere sempre 24 mensilità.

Ad es. è possibile non raggiungere la spesa minima di 600 euro per una riduzione del numero di ore settimanali, magari nel periodo estivo oppure per una chiusura di un contratto di lavoro senza che vi sia il contestuale avvio di uno nuovo.

Dalla pagina dedicata alla rendicontazione è possibile accedere alla sezione profilo ed inserire nuovi contratti di lavoro, specificandone la data di avvio e la durata.

Sezione “Profilo” – selezionare “Metodi di pagamento”.

Pagamento con bonifico bancario:

1) ricevuta di avvenuto bonifico riportante CRO o TRN

oppure

2) estratto conto con evidenziato il relativo addebito in conto (non sono ritenuti ammissibili semplici “screenshot” del sito home banking: ricevute e contabili devono risultare documenti ufficiali emessi dall’istituto bancario anche reperibili in modalità “home banking”. Sono ammessi documenti nativi digitali o scansioni di documenti cartacei)

 

Pagamento con carta di credito:

1) ricevuta addebito sulla carta di credito + estratto del conto della carta con evidenziato lo specifico movimento (nel caso l’estratto conto della carta sia solo periodico e pertanto disponibile solo a scadenza questo dovrà essere evidenziato in sede di rendicontazione). Non sono ritenuti ammissibili semplici “screenshot” del sito del gestore della carta: ricevute e contabili devono risultare documenti ufficiali emessi dal gestore della carta anche reperibili in modalità “home banking”. Sono ammessi documenti nativi digitali o scansioni di documenti cartacei.

 

Pagamento con assegno bancario:

1) scansione assegno compilato in ogni sua parte + copia estratto conto bancario attestante l’addebito dell’assegno

 

Pagamento con carta prepagata

1) ricevuta di addebito sulla carta prepagata + copia estratto conto bancario. Non è ammesso l’utilizzo di carte personali che non prevedano l’addebito della ricarica su un conto corrente bancario.

 

 

Il conto dev’essere necessariamente intestato all’assistente familiare/educatore professionale.

E’ necessario comunicarlo, rinunciando alla misura. Laddove avesse percepito indebitamente somme cui non aveva diritto in virtù della presenza di incompatibilità, dovrà provvedere alla restituzione delle stesse.

Laddove, in fase di verifica della documentazione inoltrata, risultino carenze ovvero errori puramente materiali, Finpiemonte procede a richiedere al cittadino rettifica di quanto inoltrato per poter procedere alla validazione della mensilità.

Per “revoca” si intende la sospensione definitiva dell’erogazione connessa alla perdita di uno o più dei requisiti indicati nella domanda ( ad es. trasferimento di residenza, decesso del destinatario).

La revoca è il provvedimento applicato al cittadino che non provvede per 6 mesi consecutivi all’invio della documentazione attestante il servizio. In tal modo il cittadino viene escluso dalla misura.

Si deve procedere a comunicare l’evento tramite piattaforma. In ogni caso vengono effettuati anche controlli cadenzati.

Si deve procedere a comunicare l’evento all’indirizzo mail sceltasociale@regione.piemonte.it ovvero tramite numero verde 800 333 444.

Per poter sbloccare l’accesso alla piattaforma (effettuato quindi con SPID o CIE del richiedente) si richiederà di compilare il modulo di procura speciale.

Laddove il destinatario ed il richiedente coincidessero, si invita a contattare l’indirizzo sceltasociale@regione.piemonte.it per maggiori indicazioni.

 

Si dovrà procedere alla stipula di un nuovo contratto con un nuovo datore di lavoro e pertanto tale variazione dovrà essere comunicata, caricando sulla pagina dedicata alla rendicontazione (sezione “profilo” – “contratti”) il nuovo contratto e denuncia INPS.

Finpiemonte, in sede di rendicontazione, può ravvisare la presenza di motivi ostativi (problemi/errori) che tuttavia possono essere sanati (es. errore caricamento avviso di pagamento INPS). In tal caso procede al "respingimento" della rendicontazione della singola mensilità. Si potrà rendicontare nuovamente quel mese nel corso della tranche successiva.

Se, in sede di verifica della rendicontazione, Finpiemonte ravvisa motivi ostativi (problemi/errori) non sanabili, procede alla non validazione della singola mensilità, la quale non potrà più essere rendicontata.