Tipologia di contenuto
Scheda informativa

Corridoi umanitari

Rivolto a
Cittadini
Enti pubblici
Imprese e liberi professionisti
Terzo settore

Con i corridoi umanitari i cittadini di paesi terzi o apolidi riconosciuti bisognosi di protezione internazionale vengono trasferiti in uno Stato membro dell’UE direttamente dal paese terzo da cui richiedono asilo.

Foto corridoi umanitari, in aeroporto, Fcei; foto guerra aleppo siria di Ragheb M da Pexels.

Che cosa sono

I Corridoi umanitari nascono nel 2015 in Italia, in piena emergenza rifugiati, su iniziativa della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, l’Unione delle chiese metodiste e valdesi, la Comunità di Sant’Egidio, attraverso un protocollo d’intesa con il governo italiano.
Con i corridoi umanitari il sistema di accoglienza è organizzato fin dal paese di partenza, in modo da garantire una modalità di ingresso in Europa legale e in sicurezza, evitando così sia il traffico di esseri umani sia le morti in mare.
Insieme alla sicurezza, i corridoi umanitari hanno come obiettivo l’integrazione, per questo i beneficiari sono seguiti fin dalla fase che precede la loro partenza verso l’Europa e, una volta arrivati, sono inseriti in percorsi di integrazione volti al conseguimento dell’autonomia, con attenzione anche all’aspetto psicologico e all’accettazione da parte delle comunità ospitanti.
I corridoi umanitari sono gestiti da organizzazioni della società civile (religiose e non governative) con fondi privati, per cui non gravano se non in minima parte sul bilancio dello Stato. In Italia sono finanziati attraverso i fondi derivanti dall’otto per mille.

Fondamento giuridico

Secondo il codice comunitario dei visti lo Stato membro che lo ritenga necessario può rilasciare eccezionalmente visti con validità territoriale limitata per motivi umanitari o di interesse nazionale o in virtù di obblighi internazionali (art. 25 Regolamento (CE) n. 810/2009).

Cifre

Rifugiati arrivati in Europa attraverso i corridoi umanitari (a settembre 2019):
2.239 Italia
364 Francia
150 Belgio
7 Andorra
2.760 tot. Europa

1.741 arrivati in Italia dal Libano, di cui 90% nuclei familiari, 689 minori; rappresentano il 39,6% del totale dei rifugiati arrivati finora dal Libano.

498 arrivati dall’Etiopia, di cui 90% nuclei familiari, 208 minori; rappresentano il 41,8% del totale dei rifugiati arrivati finora dall’Etiopia.

A due anni dal loro arrivo, 151 persone su 1000 hanno raggiunto la piena autonomia e 304 su 1000 l’autonomia parziale, nel senso che dipendono dalle associazioni solo più per l’alloggiamento.
Considerato che i minori rappresentano circa il 40% del totale dei rifugiati, le cifre indicano che si sono raggiunti eccellenti risultati in termini del conseguimento dell’autonomia da parte dei nuclei familiari.

Fonte cifre: Sant’Egidio, Humanitarian corridors in Europe, september 2019.