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Scheda informativa

Statistiche sui tagli boschivi

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I dati relativi alle comunicazioni ad autorizzazioni ai tagli boschivi sono raccolti a partire dalla stagione silvana 2010-2011 grazie alla presentazione online tramite il servizio dedicato (Tagli boschivi - Comunicazioni e autorizzazioni forestali). I dati analizzati in dettaglio riportati di seguito riguardano tuttavia il periodo compreso tra settembre 2011 e agosto 2022, pari a 11 stagioni silvane poiché si è ritenuto di escludere la stagione silvana 2010-2011 visto che, per la modalità di registrazione dei dati non omogenea sul territorio, questi non hanno fornito un’affidabilità ritenuta sufficiente. Inoltre, alcuni sono analizzati esclusivamente per il periodo 2013-2019 in quanto, a partire dal 2013, il dato dichiarato nelle comunicazioni di taglio è verificato in base alla carta forestale e a specifici livelli geografici ed è quindi maggiormente affidabile.

Le istanze di taglio

Nel 2016 è stata pubblicata la nuova Carta Forestale del Piemonte che riporta una superficie boscata di 932.514 ettari, con un aumento netto della superficie di 57.854 ettari rispetto al precedente dato elaborato nel 2000 (874.660 ha).

Ogni anno sono stati tagliati mediamente oltre 3.400 ettari per un totale complessivo che supera i 37.500 ettari nel periodo considerato. Sono state presentate complessivamente oltre 44.300 richieste di taglio, circa 4.000 all’anno. Le comunicazioni semplici rappresentano il 98% delle istanze globali e interessano circa il 77% della superficie.

La Città Metropolitana di Torino mantiene il primato in termini di numero di istanze mentre le superfici utilizzate sono pressoché alla pari con la Provincia di Cuneo. Il dato sulla superficie media mostra una tendenza a un modesto aumento e consente di apprezzare le differenze tra le diverse realtà territoriali: la superficie del singolo intervento di taglio in Piemonte è in media di 8.500 m2, con un minimo di 5.400 m2  a Biella e un massimo di 12.400 m2  a Cuneo. 

Il maggior numero di istanze, come tipo di governo, riguarda il ceduo, con il 46% delle istanze totali. Per quanto riguarda la superficie media di intervento, si conferma l’andamento precedente con superfici medie inferiori all'ettaro, ad eccezione del governo misto. Il Regolamento forestale, come modificato dal Regolamento n. 4/R 2015, ha introdotto norme di gestione specifiche per Robinieti e Castagneti, a prescindere dalla forma di governo, perciò, a partire dall’annata silvana 2015-2016 gli interventi nei castagneti e nei robinieti sono stati considerati a parte (nella tabella allegata però sono presentati nei cedui, in quanto l’assoluta maggioranza di tali formazioni afferisce a questa forma di governo, nonché per continuità di raffronto con gli anni precedenti).

Le ceduazioni prevalgono a livello di numero di istanza mentre circa il 68% delle superfici percorse si dividono sostanzialmente in parti uguali tra ceduazioni e tagli di miglioramento. Interessante anche il circa 16% di superfici interessate da tagli di maturità della fustaia. 

Castagneti, Faggete e Robinieti sommano circa il 59% della superficie interessata da interventi selvicolturali mentre, per quanto riguarda le conifere, le principali Categorie sono i Rimboschimenti e i Lariceti. Per contro i popolamenti di conifere sono quelli che hanno valori unitari più elevati, spesso superiori all’ettaro.

Sulla base delle superfici dichiarate, utilizzando le rese unitarie ricavate da fonti inventariali si sono stimati i volumi tagliati, che nel periodo 2011 - 2022 ammontano complessivamente a circa 3.070.000 m3 di legname, mediamente 279.060 m3/anno, dato con un minimo incremento (+2%) rispetto a  quanto riportato nelle precedenti analisi.

Per un'analisi più approfondita dei dati si rimanda all'allegato.

Allegati

statistiche_sui_tagli_boschivi_2022.pdf
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