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Scheda informativa

Il cambiamento climatico in Piemonte

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In Piemonte, i dati relativi alle variabili climatiche, così come l’aumentata frequenza di eventi estremi (ondate di calore, precipitazioni intense e periodi di siccità prolungata) dimostrano come in larga misura il territorio sia già esposto a questi effetti.

Il Piemonte è caratterizzato da una geografia molto differenziata e sono molteplici le organizzazioni sociali, i modi di vivere e le attività che sono qui sviluppate. Questa complessità si traduce anche in ambito climatico e richiede un’attenta analisi delle vulnerabilità e degli impatti.
È importante, inoltre, evidenziare come il 43% circa del territorio regionale del Piemonte sia montuoso e le Alpi sono un hot-spot di cambiamento, cioè un’area dove gli effetti si manifestano in modo più evidente.

La conoscenza di come il clima sia cambiato negli ultimi anni, sia atteso cambiare negli scenari futuri e i relativi possibili impatti, è, quindi, fondamentale per comprendere quali siano le azioni da mettere in campo per contrastare il cambiamento climatico. Per affrontare tali aspetti, diviene fondamentale il contributo di Arpa Piemonte.
I dati raccolti evidenziano principalmente, oltre al riscaldamento, un’aumentata variabilità del clima, con frequenti eventi “fuori stagione” e un’intensificazione degli eventi estremi, sia sui trend di più lungo periodo che sulla variabilità inter-annuale.

Negli ultimi 60 anni in Piemonte le temperature massime giornaliere mostrano un incremento di 2 °C, accelerato negli ultimi 35 anni; le temperature minime sono aumentate di circa 1,5 °C.

Le precipitazioni hanno andamenti meno regolari (con anomalie locali nelle precipitazioni cumulate medie annue), periodi di scarsità sempre più frequenti, alternati a precipitazioni intense molto concentrate.

Negli ultimi 30 anni la neve fresca mostra un’anomalia negativa più evidente alle quote inferiori ai 1600-1700 m.

(Arpa Piemonte, 2019)

Come conseguenza del cambiamento climatico in atto, gli eventi estremi determinano anche in Piemonte danni economici a persone, ecosistemi e interi sistemi produttivi, danni alla salute fino alla perdita di vite umane e irreversibili danni ecologici.

La conoscenza e la consapevolezza di tali rischi è la base per pianificare e attuare opzioni di adattamento che contemplino tutti i comparti, siano specializzate da settore a settore e tra le diverse aree del territorio e siano basate su un approccio intersettoriale, sinergico e coordinato.


Il Rapporto Speciale sugli impatti del riscaldamento globale di 1,5°C pubblicato dall’IPCC nel 2018 stima che “le attività umane abbiano causato un riscaldamento globale di circa 1,0°C rispetto ai livelli preindustriali, con un intervallo probabile tra 0,8 e 1,2°C. È probabile che il riscaldamento globale raggiungerà 1,5°C tra il 2030 e il 2052 se continuerà ad aumentare al tasso attuale”.

Nella maggior parte delle regioni continentali, gli estremi caldi saranno più numerosi rispetto a quelli freddi, su scala giornaliera e stagionale. È quindi probabile che le ondate di calore saranno più frequenti e dureranno più a lungo. Ciononostante, si avranno comunque degli estremi freddi occasionalmente in inverno.

Anche in Piemonte l’analisi storica dei dati – rilevati a cura di Arpa Piemonte - evidenzia alcuni cambiamenti nelle variabili meteorologiche, tra i quali temperatura, piogge e neve.

Le temperature hanno subito un aumento, in particolare nei valori massimi, che raggiunge i 2,3°C negli ultimi 61 anni ed è in linea con quanto evidenziato dalla letteratura per l’area alpina.

L’andamento delle precipitazioni intense è più incerto, ma sembra essere in crescita. I giorni piovosi, considerando gli ultimi 18 anni circa, risultano in diminuzione pressoché su tutta la regione, mentre aumenta la lunghezza massima dei periodi secchi. La pioggia annuale, nello stesso periodo, ha subito delle modificazioni, con un aumento in alcune zone quali il Verbano, in corrispondenza della zona del Lago Maggiore, e una lieve diminuzione complessiva delle precipitazioni sul resto della regione, più rilevante sul biellese e sulla fascia meridionale tra Cuneo e Alessandria.

Nell'ambito delle attività legate alla costruzione della Strategia Regionale sui Cambiamenti Climatici, Regione Piemonte e Arpa hanno elaborato due report di ricerca che illustrano nel dettaglio l'andamento delle principali variabili climatiche: il primo consente di analizzare i cambiamenti climatici dal 1981 al 2010 e il secondo, attraverso l’utilizzo dei modelli regionali di ultima generazione disponibili a livello europeo, opportunamente trattati per adeguarli al clima del territorio regionale, consente di tracciare una proiezione di quella che sarà l’evoluzione climatica del Piemonte fino a fine secolo.

I dati dei due report sono confluiti in 9 schede di sintesi che riassumono i dati del clima in Piemonte nelle infografiche in allegato.

Per maggiori informazioni riguardo al clima in Piemonte, visita la pagina istituzionale della Relazione sullo Stato dell'Ambiente