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Scheda informativa

Rete Natura 2000 in Piemonte

Rivolto a
Cittadini
Enti pubblici
Imprese e liberi professionisti

Con la Direttiva 92/43/CEE (detta Direttiva "Habitat") del 21 maggio 1992, l'Unione Europea si è impegnata nella conservazione della biodiversità, integrando la legislazione comunitaria sulla protezione della natura emanata con la Direttiva 79/409/CEE (detta Direttiva "Uccelli") del 2 aprile 1979 - recentemente abrogata e sostituita dalla Direttiva 2009/147/CE).

Si definisce così un quadro comune per la conservazione delle piante, degli animali e degli habitat, attraverso la creazione di una rete coerente di ambienti da tutelare, la cosiddetta Rete Natura 2000.

In attuazione dei disposti comunitari la Regione Piemonte ha definito sul proprio territorio i siti che fanno parte della Rete Natura 2000, individuando le specie e gli habitat inseriti negli allegati delle Direttive.

In tal senso la Regione Piemonte ha pubblicato in collaborazione con l'IPLA alcuni volumi tematici sulla Rete Natura 2000, i cui contenuti vengono divulgati anche qui di seguito, attraverso un servizio che permette di ricercare e scaricare tali delle schede di approfondimento in pdf.
Successive integrazioni e aggiornamenti delle schede vengono qui pubblicati, per il momento non si prevede la realizzazione della versione cartacea delle pubblicazioni.

Il primo intento è quello di far conoscere e apprezzare al pubblico la ricchissima biodiversità del Piemonte, attraverso la presentazione degli habitat, delle specie, definiti dalle direttive comunitarie come quelli più significative, presenti in Piemonte e dei Siti individuati appositamente per proteggerli dal generalizzato degrado del territorio. Al cittadino "comune" un piccolo ambiente palustre può sembrare insignificante, e l'attenzione dell'Unione Europea alla sua tutela poco comprensibile; forse egli lo guarderà con maggiore benevolenza se gli sarà spiegato che quell'ambiente, all'apparenza poco significativo, ospita animali o piante in via di estinzione, ed è pertanto meritevole di essere tutelato.

Oltre a stimolare consapevolezza  del cittadino nei confronti degli ultimi frammenti di habitat naturale sopravvissuti all'antropizzazione del territorio, soprattutto in pianura, i volumi ed il servizio internet che segue sono anche rivolti agli amministratori pubblici di Province, Comuni e Comunità Montane che, in più occasioni, negli oltre 10 anni intercorsi tra l'individuazione della rete Natura 2000 (nel 1996) ad oggi, si sono dimostrati spesso "distratti" nei confronti della tutela di questi territori.

La tutela dei Siti della Rete Natura 2000 non è rimandata alla maggiore o minore sensibilità delle persone o degli amministratori, ma è obbligatoria per legge ai sensi della legislazione vigente (DPR 357/97 e DPR 120/2003, l.r. 19/2009 e s.m.i.). La normativa infatti stabilisce che la pianificazione e la programmazione territoriale devono tenere conto della valenza naturalistico-ambientale di Siti costituenti la Rete Natura 2000 e che ogni intervento, attività, piano o progetto, interno o esterno ai siti, che possa in qualche modo influire sulla conservazione degli habitat o delle specie per la tutela dei quali sono stati individuati, è sottoposto ad un'opportuna valutazione dell'incidenza che può avere sui siti interessati.

Allegati

tabella superifici psic sic zsc zps.pdf
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Riferimento
Settore Biodiversità e Aree Naturali
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biodiversita@regione.piemonte.it