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Scheda informativa

Le specie animali esotiche invasive

Rivolto a
Cittadini
Enti pubblici
Imprese e liberi professionisti
Terzo settore

Una delle principali cause, riconosciute a livello internazionale, della riduzione del livello di biodiversità nel mondo, è rappresentato dalla presenza e dallo sviluppo di specie esotiche (denominate anche specie aliene o alloctone) animali o vegetali.

Nell’ambito animale, per esotica si intende una specie o sottospecie introdotta dall’uomo volontariamente o involontariamente in un nuovo territorio al di fuori del naturale areale di distribuzione (per intenderci anche una specie autoctona in Sicilia, può essere alloctona in Piemonte perché non naturalmente presente). Ogni elemento di tali specie che abbia la possibilità di sopravvivere e successivamente riprodursi è incluso nella definizione. Le specie esotiche, una volta introdotte in un determinato contesto territoriale, estraneo al loro areale d’origine possono trovare condizioni più o meno adatte al loro sviluppo e mettere a punto diverse strategie di adattamento al nuovo ambiente e sviluppare carattere di invasività.

Le specie aliene/alloctone/esotiche che trovano le condizioni ottimali per riprodursi e diffondersi e causano danni ecologici, economici e sanitari vengono definite invasive.

Quindi le specie esotiche invasive sono quelle specie che causano problemi:

  • all'ambiente: l’impatto delle specie invasive sugli ecosistemi può portare ad una graduale degradazione ed alterazione dell’habitat invaso e al declino delle specie native, a volte fino all’estinzione delle popolazioni locali, portando ad una diminuzione della biodiversità;

  • all'economia: le specie esotiche invasive possono avere impatti negativi di diversa natura sull’economia. Ad esempio, ridurre la produzione delle colture agrarie, danneggiare infrastrutture e manufatti, aumentare i costi di manutenzione e gestione del territorio;

  • alla salute pubblica: alcune specie esotiche presentano caratteri di nocività per la salute dell’uomo in quanto possono essere veicolo di agenti patogeni con effetti vari sull’uomo.

La normativa di riferimento per specie esotiche invasive è in vigore, nei paesi dell’Unione Europea, dal 2015 con il Regolamento 1143/2014, recante disposizioni volte a prevenire e gestire l’introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive. Dallo stesso discendono le liste delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale, che viene via via aggiornata.

Il regolamento è stato recepito in Italia con D. Lgs. 230/2017 (Decreto Legislativo ) che stabilisce le norme atte a prevenire, ridurre al minimo e mitigare gli effetti negativi sulla biodiversità causati dall’introduzione e dalla diffusione, sia deliberata che accidentale, delle specie esotiche invasive all’interno dell’Unione europea, nonché a ridurre al minimo e mitigare l’impatto che queste specie possono avere per la salute umana o l’economia. Gli interventi si basano su: la prevenzione, il rilevamento precoce e l’eradicazione rapida o la gestione nel caso di specie già ampiamente diffuse.

Al fine di creare uno spazio di confronto tra i diversi Enti che si occupano in Piemonte di specie animali esotiche e delle problematiche tecniche e gestionali determinate dalla loro presenza in ambito agricolo, sanitario e di conservazione della biodiversità, è stato attivato un Gruppo di Lavoro sulle specie animali esotiche, con Determina Dirigenziale della Giunta Regionale n. 262/A1000A/2023 del 17/05/2023.

Del gruppo di lavoro fan parte esperti della tematica di diversi Enti, quali l’Università di Torino (DBIOS, DISAFA, DSV), ARPA Piemonte, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, IRSA-CNR di Pallanza (VB) nonché altri Settori Regionali.

Obiettivi del gruppo sono:

  • creare un punto di riferimento regionale sulla tematica delle specie esotiche animali,

  • definire misure concrete e linee guida regionali per la prevenzione/gestione/lotta e contenimento e per il monitoraggio delle specie esotiche animali,

  • diventare un soggetto regionale di riferimento per il confronto con ISPRA e Ministero dell’Ambiente per la definizione di elenchi di specie esotiche animali nazionali, Piani di azione, Linee Guida e misure di gestione e monitoraggio previsti dal Decreto Legislativo 230/2017,

  • rispondere a quanto richiesto alle regioni dal Decreto Legislativo 230/2017 in maniera coordinata e uniforme a livello piemontese,

  • partecipare alla definizione dei criteri di istituzione dei centri di detenzione degli animali esotici da compagnia e alla valutazione delle domande di istituzione degli stessi sul territorio regionale,

  • definire lo status a livello regionale di specie animali esotiche comprese o escluse dall’Elenco Unionale del Regolamento Europeo,

  • coordinamento con le norme previste dalla l.r. 6/2010 “Norme per la detenzione, l’allevamento, il commercio di animali esotici e istituzione del Garante per i diritti degli animali” e con la Commissione Regionale prevista all’art. 14 della medesima legge,

  • coordinamento con le norme previste per la gestione venatoria e alieutica,

  • sviluppare a livello regionale strumenti di informazione e formazione per cittadini, amministratori e funzionari pubblici, operatori territoriali (guardaparco, carabinieri forestali, guardie venatorie e guardiapesca…..) e professionisti del settore faunistico.

Allegati

Specie unionali
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Procione
File pdf - 1.88 MB
Quadro normativo su attività di vigilanza esotiche invasive
File pdf - 5.13 MB

Contatti

Riferimento
Settore Sviluppo Sostenibile, biodiversità e aree naturali
Email
specie.esotiche@regione.piemonte.it