Risparmiato 1 milione di tonnellate di petrolio in Piemonte nel 2020

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Il nuovo Rapporto Statistico sull’Energia offre il quadro della situazione energetica nella nostra regione

Diminuiscono i consumi energetici complessivi e le emissioni di CO2 mentre aumenta la percentuale di risorse rinnovabili utilizzate per coprire il fabbisogno di energia in Piemonte. Questa la buona notizia che emerge dai dati elaborati dagli uffici della Regione e contenuti nel Rapporto Statistico sull’Energia in Piemonte presentato in questi giorni. L’anno di riferimento è il 2020, ma sono presenti alcuni dati essenziali anche per quanto riguarda il 2021.

Il risparmio nei consumi energetici finali nel 2020, complice la pandemia di Covid, è stato pari al 7% rispetto al 2019, dato che sale al 14% se paragonato a quello del 2017. La decrescita è particolarmente evidente nel contesto dei prodotti petroliferi, legato al settore della mobilità che è stato fortemente penalizzato dai periodi di lockdown. Dovremo quindi presumibilmente aspettarci un rimbalzo nei consumi degli anni successivi. L’analisi dei dati relativi ai consumi di sola energia elettrica e di prodotti petroliferi, disponibili anche per il 2021, indica, infatti, un aumento che non riporta però ai livelli di consumo pre Covid. Saranno dunque gli indicatori degli anni 2022 e 2023 a dirci se si sia effettivamente instaurato un auspicabile fenomeno di riduzione virtuosa dei consumi energetici, supportato anche dagli ingenti aumenti dei costi delle bollette. Meno consumi significa anche meno emissioni di CO2: queste si riducono, infatti, del 7% rispetto al 2019, con un trend in decrescita continua che fa registrare un -28% dal 1990.

Il contributo delle fonti rinnovabili è cresciuto in modo abbastanza lineare negli ultimi anni, passando dal 16% del 2012 all’attuale 20,6%. Questo significa che di tutta l’energia che consumiamo, almeno un quinto deriva da fonti rinnovabili. Se da un lato, questa dinamica in atto mette in evidenza come la nostra Regione sia allineata agli obiettivi del proprio Piano Energetico Ambientale, dall’altro mette in risalto l’ulteriore salto di scala che bisogna attuare per convergere verso gli obiettivi della nuova strategia Europea al 2030, che prevede un obiettivo di rinnovabili più ambizioso pari a circa il 40% dei consumi finali.

Da segnalare poi che il Piemonte per soddisfare le proprie esigenze energetiche dipende per ben l’85% ancora da approvvigionamenti extraregionali, in particolare di gas naturale.

Non c’è dubbio che il percorso verso il processo virtuoso di transizione energetica in Piemonte è iniziato, ma, sicuramente, si deve accelerare il passo se si vogliono raggiungere gli ambiziosi obiettivi previsti a livello europeo.