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Scheda informativa

Allevamenti: sorveglianza e controllo malattie

Rivolto a
Cittadini
Enti pubblici

Prevenzione, controllo ed eradicazione delle malattie degli animali produttori di alimenti

Il controllo dello stato sanitario di base degli allevamenti è orientato a contrastare le malattie infettive che riducono le produzioni e influenzano negativamente la qualità. I programmi regionali di prevenzione e sorveglianza interessano sia le malattie degli animali che possono trasmettersi all’uomo (zoonosi), sia le malattie innocue per l’uomo, ma nocive per le produzioni zootecniche (es. afta, peste suina, bluetongue); si applicano inoltre protocolli di emergenza, che prevedono interventi urgenti di equipe veterinarie.

I Servizi Veterinari delle ASL verificano nelle aziende zootecniche l’applicazione delle misure e dei provvedimenti previsti a garanzia della sicurezza alimentare e a tutela delle produzioni animali, e attuano piani nazionali obbligatori di prevenzione ed eradicazione di importanti malattie, alcune in Piemonte sconfitte da tempo ma costantemente monitorate: tubercolosi bovina, brucellosi bovina, pesti suine, afta epizootica, leucosi bovina enzootica, ecc. Si effettua la sorveglianza anche di malattie esotiche pericolose per l’uomo o per gli animali, diffuse da vettori (zanzare). Inoltre in Piemonte sono monitorate altre patologie che incidono negativamente sulle produzioni zootecniche, con importanti ricadute economiche, quali ad esempio la rinotracheite infettiva bovina e la malattia di Aujeszky dei suini.

I programmi di controllo si attuano attraverso centinaia di migliaia di campionamenti e analisi che portano all’aggiornamento costante della qualifica sanitaria di ogni singolo allevamento. Una importante quota di controlli riguarda inoltre gli spostamenti di partite di animali destinati alla nostra regione, per evitare la possibile introduzione di malattie.

Molti agenti patogeni sono comuni alle specie domestiche e selvatiche, e i selvatici possono essere veicolo di zoonosi gravi, come la rabbia, per questo in Piemonte viene attuata la sorveglianza sanitaria della fauna selvatica, attraverso il monitoraggio degli animali rinvenuti morti e dei capi abbattuti nel corso della stagione venatoria.

La qualità e salubrità della carne, del latte, delle uova e degli alimenti derivati sono legate anche ad altri aspetti, quali le condizioni di benessere degli animali, la somministrazione di mangimi e foraggi controllati e privi di contaminanti, l’uso dei farmaci solo in casi di effettiva necessità, i controlli sulla produzione del latte, sulla mungitura e sulla successiva produzione lattiero-casearia, la distribuzione del latte tramite macchinette erogatrici. Inoltre, tutti gli stabilimenti che ricevono latte per qualsiasi uso alimentare sono soggetti a vigilanza veterinaria per il controllo della materia prima.

Controllo del benessere e dell’alimentazione animale

La garanzia di condizioni di vita confortevoli e il rispetto delle esigenze fisiologiche e comportamentali delle singole specie suscitano un crescente interesse da parte dei cittadini. Le condizioni di benessere animale sono rispettate se sono soddisfatte 5 libertà:
- libertà dalla fame, dalla sete e dalla cattiva nutrizione;
- libertà dai disagi ambientali;
- libertà dalle malattie e dalle ferite;
- libertà di manifestare le caratteristiche comportamentali specie-specifiche;
- libertà dalla paura e dallo stress.

Gli operatori del servizio sanitario effettuano controlli sul benessere animale, a seconda delle specie, negli allevamenti, presso i mercati e le fiere e presso gli impianti di macellazione. Sono sottoposte a controllo anche le condizioni di trasporto.

Il controllo sull’alimentazione animale riguarda tutti gli alimenti zootecnici destinati a tutte le specie di animali produttori di alimenti e, in misura minore, agli animali d’affezione, nel rispetto del Regolamento CE 183/2005 che stabilisce requisiti di igiene dei mangimi.

In Regione Piemonte vengono attuati controlli in aziende di produzione e distribuzione mangimi (mangimifici e intermediari), essiccatoi, depositi e mezzi di trasporto. L’attività di controllo è svolta tramite audit, ispezioni ed esecuzione di analisi su campioni di mangimi. La programmazione, la frequenza e le modalità di intervento sono valutate in base all’identificazione di fattori di rischio o situazioni di allarme.

La politica regionale di gestione e programmazione in questo comparto comprende il puntuale censimento (aggiornato a dicembre 2017) delle aziende piemontesi del settore mangimi riconosciute/registrate ai sensi del Regolamento (CE) n. 183/2005, che richiama gli operatori a garantire in forma più responsabile e organizzata l’igiene e la sicurezza dei prodotti commercializzati.

Controllo di residui e contaminanti ambientali

L’accumulo di residui, volontari e involontari, negli alimenti può costituire un pericolo per la salute. Per “residuo” si intende una sostanza estranea all’organismo che si accumula o si deposita all’interno di cellule, tessuti, organi o produzioni di animali di interesse zootecnico destinati all’alimentazione umana. Alcuni residui, come ad esempio sostanze ormonali, antibiotici, antiparassitari, alcuni farmaci, contaminanti ambientali, tossine di origine animale e vegetale e altre sostanze vietate, possono essere pericolosi per la salute e sono quindi oggetto di sistemi organizzati di sorveglianza. Ogni anno la Regione Piemonte esegue controlli ufficiali per il monitoraggio di residui su campioni di origine animale (fegato, muscolo, urina, latte, uova ecc.) prelevati in allevamento e al macello e monitora le filiere produttive più soggette all’utilizzo di sostanze vietate a scopo anabolizzante, potenzialmente pericolose per il consumatore.

Controllo sul corretto impiego del farmaco veterinario e sulla sperimentazione animale

I servizi veterinari delle ASL piemontesi hanno il compito di vigilare sul corretto uso del farmaco veterinario per garantire il rispetto della normativa europea. Alcuni trattamenti potrebbero causare resistenze (antibiotici), altri potrebbero essere eseguiti non a scopo profilattico o terapeutico ma per aumentare le prestazioni produttive di uno o più animali (una sorta di “doping”); altri ancora potrebbero essere effettuati senza il rispetto dei tempi di sospensione (periodo durante il quale le concentrazioni del farmaco o dei suoi metaboliti nei prodotti alimentari derivati calano fino al valore di assenza o fino a valori pari o inferiori al valore soglia consentito), o ancora altri potrebbero essere effettuati con farmaci o metodiche inappropriate. Il monitoraggio viene eseguito presso ditte produttrici dei farmaci, fabbricanti di premiscele, grossisti, venditori al dettaglio, farmacie, parafarmacie, aziende agricole. Anche le prescrizioni da parte dei medici veterinari sono sottoposte a controllo.

Dal 1° gennaio 2019 entra in vigore la ricetta veterinaria elettronica che fornirà una piena tracciabilità delle prescrizioni veterinarie e della diffusione dei farmaci veterinari sul territorio, utile per ottenere una programmazione regionale ancora più mirata nel settore specifico.