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Scheda informativa

Che cos'è l'infarto

Rivolto a
Cittadini
Terzo settore

L’Infarto Miocardico Acuto (STEMI = ST Elevation Myocardial Infarction) è una sindrome conseguente all'occlusione improvvisa di un’arteria coronaria.Essa si verifica poichè all’interno delle coronarie si possono formare depositi di sostanze grasse, le placche, costituite in particolare da colesterolo, che ostacolano la normale circolazione del sangue. 

Come si manifesta

Alcuni attacchi cardiaci si manifestano in maniera improvvisa e intensa, non lasciando quindi alcun dubbio, nel soggetto colpito, di che cosa stia accadendo.Molti altri, invece, cominciano lentamente in maniera subdola con lieve dolore o sensazione di disagio.I principali sintomi di un inizio di infarto del miocardio sono:

  • dolore al torace: senso di forte oppressione, peso, costrizione dolorosa al centro del petto che dura alcuni minuti, può andare e venire o protrarsi nel tempo
  • dolore in altre zone: il dolore può irradiarsi ad una o ad entrambe  le braccia, alle spalle o al dorso, al collo, alla mandibola oppure allo stomaco

Attenzione! Nel paziente diabetico, talvolta anche nell’anziano (due popolazioni ad alto rischio per Infarto), l’esordio di uno STEMI può in alcuni casi non essere accompagnato da sintomi in forma sfumata: fiato corto, nausea, vomito, malessere

Sono segnali d'allarme importanti: se persistono per almeno 5 minuti non perdere tempo, chiama il 118.

Come si cura

I trattamenti "salva-vita" dopo l'infarto hanno come obiettivo principale la riapertura della coronaria occlusa nel più breve tempo possibile.Due interventi terapeutici possono essere utilizzati per ricanalizzare rapidamente la coronaria e permettere rapidamente che il flusso sanguigno sia ripristinato nella normalità:

  • l’angioplastica primaria (ovvero eseguita durante uno STEMI), che eseguita in tempi adeguati, ha mostrato di essere il trattamento di scelta dell’infarto, perché più efficace (aumenta il numero di riaperture/riperfusione  delle coronarie, riduce il numero di riocclusioni, migliora la funzione di pompa del cuore e la sopravvivenza) e più sicuro
  • la Trombolisi (o Fibrinolisi): benché il trattamento farmacologico mediante trombolisi sia un sistema di riperfusione più facilmente disponibile, la sua efficacia è paragonabile a quella dell’angioplastica solo se applicata entro le prime 2 ore dall’insorgenza del dolore.
La prevenzione

La prevenzione dell’infarto del miocardio può essere di due tipi: prevenzione primaria e prevenzione secondaria. La prevenzione secondaria (post infarto)Oltre ai farmaci e ad interventi come l’angioplastica e by-pass, le abitudini di vitasono di fondamentale importanza per proteggere il cuore dopo un attacco cardiaco ed evitare recidive.Lo stile di vita del cittadino diventa quindi una vera e propria terapia per il suo cuore.

  • non fumare
  • adotta un’alimentazione equilibrata: preferisci il pesce, le carni bianche, le verdure cotte e crude, consuma regolarmente la frutta e limita i grassi di origine animale
  • cammina a passo svelto per 30-60 minuti al giorno, tutti i giorni
  • raggiungi e mantieni il tuo peso ideale e la circonferenza vita inferiore a 102 cm se sei un uomo e a 88 cm se sei una donna
  • non isolarti, mantieni i contatti sociali e riduci lo stress eccessivo
  • assumi correttamente i farmaci nelle dosi e agli orari stabiliti: non associare altri farmaci senza aver consultato il medico, non sospendere bruscamente i trattamenti, non assumerli insieme a bevande alcoliche, porta sempre con te l’elenco dei farmaci che ti sono stati prescritti e la Trinitrina
  • combatti il colesterolo: segui un’alimentazione equilibrata: riduci i grassi saturi (burro, formaggi stagionati,  insaccati, carni rosse, uova) e aumenta il consumo di verdure, frutta,  legumi, pesce, carni bianche e olio di oliva
  • sorveglia l'ipertensione arteriosa: riduci il sale nell’alimentazione, mantieni il peso ideale, riduci il consumo di alcool, riduci il livello di stress, controlla la pressione periodicamente dal tuo medico, in farmacia o utilizzando apparecchi per l’auto-misurazione e prendi nota dei valori riscontrati