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Scheda informativa

Piani Mirati di Prevenzione

Rivolto a
Cittadini
Enti pubblici
Imprese e liberi professionisti
Terzo settore

La Regione Piemonte si impegna nella prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali nei settori più a rischio. Sono stati individuati 5 ambiti di rischio attraverso la condivisione con le parti sociali e datoriali, per i quali sono stati definiti specifici Piani Mirati di Prevenzione (PMP).

I PMP sono modelli partecipati di assistenza e supporto alle imprese nella prevenzione dei rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro in cui sono coinvolte le diverse figure del sistema aziendale della prevenzione. 

I PMP hanno l'obiettivo di raggiungere in particolare i lavoratori socialmente più svantaggiati, in genere occupati in microimprese e in mansioni che comportano maggiore esposizione a rischi per la salute e sicurezza.

L'attuazione sul territorio di Piani Mirati di Prevenzione è uno degli obiettivi del Piano Nazionale di Prevenzione 2020-2025, declinato a livello regionale nel Piano Regionale di Prevenzione 2020-2025, in particolare nei Programmi 6, 7, 8.

Per favorire la partecipazione e l’attuazione delle buone pratiche previste dal PMP anche da parte delle aziende con meno di 10 dipendenti sono state previste specifiche azioni di sostegno, tra cui:

  • il coinvolgimento attivo delle associazioni di categoria dei datori di lavoro, OOSS ed Enti paritetici;
  • l'organizzazione di seminari e corsi di formazione da parte degli SPRESAL per i rappresentanti delle microaziende.

I PMP sono previsti nei seguenti ambiti:

Agricoltura 

Rischio ambienti confinati nel settore agricolo e vitivinicolo

Negli ultimi anni si sono verificati ripetuti infortuni mortali che hanno coinvolto datori di lavoro, operai e familiari impegnati in operazioni di manutenzione o pulizia di cisterne o vasche, i cosiddetti "ambienti confinati" venuti a contatto con sostanze asfissianti, tossiche o comunque nocive, in assenza di protezioni adeguate.

I settori interessati sul territorio regionale sono il comparto zootecnico, ad esempio i silos per lo stoccaggio dei cereali, e il settore vinicolo, ad esempio all’interno di serbatoi. Gli infortuni, che spesso coinvolgono più lavoratori nel tentativo di aiuto reciproco, avvengono per:

  • carenza di informazione
  • mancanza di procedure di sicurezza
  • assenza di misure di emergenza
  • sottovalutazione del rischio

Il rischio principale è dovuto all’accesso sporadico all’interno di impianti, pozzi, serbatoi e a luoghi normalmente non utilizzati o accessibili in cui è presente un'atmosfera incompatibile con la vita, presenza di gas o vapori tossici e/o assenza di ossigeno.

Rischio ambienti confinati. Guida alle imprese

Rischio ambienti confinati. Scheda anagrafica e di prima valutazione

Rischio ambienti confinati. Scheda di autovalutazione (formato .pdf)

Rischio ambienti confinati. Scheda di autovalutazione (formato .xls)

 

Rischio da infortuni su attrezzature e macchine agricole

In Piemonte negli ultimi 10 anni si è registrata una notevole riduzione degli eventi infortunistici legati al comparto agricolo (circa il 50%); tuttavia restano numerosi gli eventi gravi e mortali che vedono coinvolti gli operatori agricoli che utilizzano trattrici e altre attrezzature.

Il PMP si rivolge alle imprese agricole e artigiane che operano nel settore cerealicolo, foraggero e della manutenzione del verde o del giardinaggio.

Rischio uso macchine agricole. Guida alle imprese

Rischio uso macchine agricole. Scheda di autovalutazione

Rischio uso macchine agricole. Scheda anagrafica e di prima valutazione

Edilizia: rischio caduta dall’alto

La “caduta dall’alto” nel comparto edile rappresenta una delle principali cause di infortuni mortali durante lo svolgimento di attività lavorative.

Il rischio è principalmente legato ai lavori in quota, ovvero un'attività lavorativa svolta ad altezza superiore a 2 metri rispetto a un piano stabile. Tali attività possono essere eseguite con l’ausilio di sollevatori di persone, con impalcature fisse e/o ponteggi, con ponti su cavalletti e scale portatili.

Rischio cadute dall'alto nei cantieri edili - Guida alle imprese

Rischio cadute dall'alto nei cantieri edili - Guida alle imprese - Allegato

Rischio di cadute dall'alto nei cantieri edili - Scheda anagrafica

Rischio di cadute dall'alto nei cantieri edili - Scheda di prima valutazione

Rischio di cadute dall'alto - Scheda di autovalutazione

Rischio cancerogeno professionale nelle attività di saldatura

I fumi di saldatura sono stati classificati dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro come agente sicuramente cancerogeno per l’uomo. Il PMP specifico intende ridurre l’esposizione dei lavoratori piemontesi agli agenti chimici generati nel corso delle operazioni di saldatura nelle imprese del comparto metalmeccanico.

Rischio cancerogeno - Guida alle imprese

Rischio cancerogeno - Scheda anagrafica (1a)

Rischio cancerogeno - Scheda di prima valutazione (1b)

Rischio cancerogeno - Scheda di autovalutazione (2)

Rischio patologie professionali dell’apparato muscolo-scheletrico nel settore della logistica

La finalità del PMP "Rischio sovraccarico biomeccanico del rachide nel settore della logistica" è coinvolgere le imprese del settore attraverso le diverse figure della prevenzione, al fine di ridurre i rischi connessi alla movimentazione dei carichi.

La valutazione approfondita di questi rischi può consentire l’adozione di provvedimenti volti a migliorare le condizioni di lavoro, permettendo il recupero di soggetti con ridotte capacità lavorative e il permanere al lavoro di soggetti con patologia.

Rischio muscolo-scheletrico. Guida alle imprese

Rischio muscolo-scheletrico. Scheda anagrafica e di prima valutazione

Rischio muscolo-scheletrico. Scheda autovalutazione (formato .xls)

Rischio muscolo-scheletrico. Scheda di autovalutazione (formato .pdf)

Rischio stress correlato al lavoro: aggressioni verso gli operatori sanitari

Con l'espressione “aggressione sul posto di lavoro” si intendono i fenomeni di violenza, le minacce, gli abusi in situazioni correlate al lavoro che comportano un rischio per il benessere, la sicurezza e la salute dei lavoratori.

I fenomeni di violenza e aggressione avvengono soprattutto a causa dell'interferenza di persone esterne che accedono a vario titolo negli ambienti di lavoro. In base alla Raccomandazione n. 8 del Ministero della Salute e all'art 28 del DLgs 81 del 2008, tutte le strutture sanitarie  dovrebbero elaborare e implementare un programma di prevenzione della violenza per:

  • diffondere politica di tolleranza zero verso atti di violenza, fisica o verbale all'interno dei servizi sanitari
  • assicurarsi che operatori, pazienti e visitatori ne siano a conoscenza
  • incoraggiare il personale a segnalare prontamente gli episodi subiti e a suggerire misure per ridurre o eliminare i rischi

Rischio stress lavoro correlato - Guida alle imprese

Rischio stress lavoro correlato - Scheda di autovalutazione