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Prevenzione del rischio valanghivo
L’analisi storica degli eventi valanghivi e dei loro effetti negli ultimi 150 anni, condotta attraverso la consultazione di dati d’archivio, monografie e articoli di giornale d’epoca, ha permesso di stimare il ripetersi di eventi di particolare gravità, diffusi sull’arco alpino piemontese, all’incirca ogni 20-30 anni.
La prevenzione del rischio valanghivo è possibile innanzitutto attraverso una corretta pianificazione e gestione dell’uso del territorio montano, che si fonda su tre requisiti essenziali:
- la disponibilità di conoscenze dei fenomeni valanghivi del passato e dei loro effetti, facilitata dall’impiego di un Sistema Informativo Geografico che ne permetta la fruizione in modo rapido ed efficace;
- l’applicazione di criteri scientifici nella perimetrazione delle zone pericolose, attraverso l’impiego di modelli di calcolo della dinamica valanghiva o di strumenti di analisi storico-statistica;
- la presenza sul territorio di Commissioni composte da esperti per la previsione del pericolo valanghe a scala locale, a supporto dei Sindaci, al fine di attivare procedure di protezione civile per salvaguardare l’integrità di beni e l’incolumità delle persone.
La Regione Piemonte ha aderito sin dalla sua fondazione all'Associazione Interregionale Neve e Valanghe (A.I.NE.VA) nei cui organi operativi è rappresentata dal Dipartimento Sistemi Previsionali di ARPA Piemonte.
Tra gli strumenti disponibili per la valutazione del rischio valanghivo ha sicuramente una notevole importanza il Sistema Informativo Valanghe (SIVA) - realizzato e gestito dall'ARPA Piemonte, che consente l'analisi e l'esame di dati cartografici e data base alfanumerici associati periodicamente aggiornati, oltre a fotografie e documenti storici.
Con la L.r. 16/99 e il relativo Regolamento attuativo (D.P.G.R. 7 giugno 2002, n. 4/R) si è prevista l'istituzione delle Commissioni Locali Valanghe (CLV) da parte delle Comunità Montane; le Commissioni Locali Valanghe (CLV), agiscono come organi di supporto alla Comunità Montana e ai Sindaci dei Comuni ad essa afferenti, relativamente alla valutazione dei rischi associati ai fenomeni nivologici.
Il Settore Protezione Civile coordina e supporta l'operato delle CLV istituite c/o le Comunità Montane ai sensi della L.r. 16/99 artt. 33 e 40 e del relativo Regolamento attuativo (D.P.G.R. 7 giugno 2002, n. 4/R).
Attualmente sul territorio regionale operano una quindicina di Commissioni, che svolgono i seguenti compiti:
- esercitano attività di controllo e monitoraggio dei fenomeni nivometeorologici;
- formulano pareri tecnici a supporto dei successivi provvedimenti di competenza delle singole amministrazioni comunali;
- accertano le incipienti condizioni di pericolo valanghe su centri o nuclei abitati, opere pubbliche, impianti o strutture di interesse pubblico;
- accertano la cessazione dello stato di pericolo e ne forniscono comunicazione all'autorità competente.
Le CLV sono composte dal Presidente della Comunità Montana, o suo delegato, e da un congruo numero di esperti residenti nella Comunità Montana interessata, di comprovata esperienza in campo nivologico e in possesso di attestazione di superamento di specifico corso per osservatore nivologico (corso di secondo livello modulo 2a A.I.NE.VA.).
Il Settore Protezione Civile, con il supporto tecnico-scientifico dell'A.R.P.A. Piemonte – Dipartimento Sistemi Previsionali esercita le seguenti funzioni:
- promuove la coerenza e omogeneità dei Piani di attività delle diverse Commissioni;
- coordina l'attività delle CLV, curando gli aspetti relativi alla formazione e all'acquisto di strumenti e attrezzature;
- definisce standard operativi, metodologici, tecnici;
- definisce le modalità di richiesta e concessione dell'utilizzo degli elicotteri a gestione regionale per le operazioni di ricognizione, monitoraggio e prevenzione del rischio valanghivo. A seguito dell’evento di forte criticità per valanghe verificatosi nel dicembre 2008 la Regione Piemonte, con D.G.R. n. 43-12692 del 30/11/2009 ha costituito un Gruppo Tecnico di Coordinamento per la gestione di situazioni di emergenza valanghe sul territorio regionale, con la finalità di coordinare la gestione di situazioni di criticità da parte del Settore Protezione Civile e dell'Arpa Piemonte – Centro Funzionale Regionale, in collaborazione con i soggetti gestori della viabilità, della rete ferroviaria e con i fornitori dei servizi essenziali.
Nello stesso documento sono stati definiti i livelli di operatività richiesti alle Commissioni Locali Valanghe, in relazione ai livelli di criticità che si vengono ad instaurare nel corso di un’emergenza.