La Regione ha stanziato 2,495 milioni di euro per i cantieri di lavoro attivabili presso comuni e altri enti territoriali piemontesi che hanno partecipato al bando 2020. 151 i progetti presentati da altrettanti soggetti pubblici: Comuni, Unioni di Comuni, Consorzi gestori delle funzioni socio-assistenziali.
I cantieri saranno avviati entro l’inizio di maggio, dopo le selezioni dei candidati effettuate dai singoli enti (vedi sotto l'elenco). Saranno circa 750 in tutto il Piemonte le persone che potranno essere inserite nelle attività lavorative. L’età minima richiesta per presentare domanda di partecipazione è di 45 anni. Possono candidarsi le persone disoccupate, iscritte al Centro per l’impiego. Ulteriori requisiti possono essere richiesti dai soggetti promotori, a seconda dei singoli bandi. Può candidarsi anche chi percepisce il reddito di cittadinanza, purché sia disoccupato e in possesso dei requisiti previsti dal singolo bando comunale.
I cantieri di lavoro sono interventi organizzati e attivati dagli enti locali, di carattere temporaneo e straordinario, che prevedono l’impiego di persone disoccupate in attività di servizio pubblico, come il rimboschimento, la sistemazione di ambienti montani, la costruzione di opere pubbliche, la piccola manutenzione del patrimonio pubblico, le attività ausiliarie del servizio pubblico in campo ambientale, culturale, turistico. I progetti possono essere integrati da percorsi formativi, finalizzati sia allo svolgimento delle attività cantieristiche sia a far acquisire ai lavoratori competenze spendibili nel mondo del lavoro.
Le risorse assegnate dalla Regione sono così suddivise, in base ai progetti presentati dagli enti, valutati e approvati da un’apposita commissione:
- ambito Alessandria-Asti: 42 enti - risorse totali 578.861 euro
- ambito Biella-Novara-Verbano-Vercelli: 38 enti - risorse totali 460.890 euro
- provincia di Cuneo: 11 enti - risorse totali 116.400 euro
- Città metropolitana di Torino: 60 enti - risorse totali 1.338.550 euro.
I cantieri possono durare da un minimo di 40 a un massimo di 130 o 260 giornate, a seconda dell’orario di lavoro previsto: se tempo pieno (35 ore settimanali) o part-time (30 oppure 25 oppure 20 ore settimanali). L’indennità viene pagata al lavoratore direttamente dall’ente e corrisponde a 35,17 euro al giorno per 7 ore di lavoro, 30,15 per 6 ore, 25,12 per 5 ore, 20,10 per 4 ore giornaliere. Per presentare la propria candidatura, gli interessati devono rivolgersi direttamente agli enti presso i quali saranno attivati i cantieri.
L’elenco completo degli enti che attivano i cantieri