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Scheda informativa

Sottomisura 10.1 Impegni agro-climatico-ambientali

Rivolto a
Imprese e liberi professionisti

PSR 2014-2020

Si tratta della sottomisura più articolata dell’intero PSR, con una dotazione finanziaria di circa 262 milioni di euro, e ramificata in nove operazioni, e ha come obiettivo generale la sostenibilità ambientale. Promuove tecniche di produzione e di gestione compatibili con la tutela dell’ecosistema, delle risorse naturali e del paesaggio, utili a mitigare i cambiamenti del clima e a favorire l’adattamento ad essi.

Poiché l’applicazione di determinate pratiche agronomiche può risultare più onerosa o meno remunerativa rispetto alle pratiche ordinarie, il premio è inteso come una compensazione dei costi aggiuntivi e/o del mancato reddito che ne deriva. I premi sono stati stabiliti tenuto conto degli aiuti che l’agricoltore riceve per il “greening” (I° pilastro della PAC) al fine di evitare una “sovracompensazione”.

Disposizioni comuni a tutte le operazioni

Campagna 2024

Campagna 2023

Campagna 2022

Campagna 2021

Proroga impegni 2020

Campagna 2019

Campagna 2018

Campagna 2017

Campagna 2016

Riduzioni ed esclusioni

 

Operazione 10.1.1 "Produzione integrata"

Richiede il rispetto dei seguenti impegni di base quinquennali:applicare sull’intera SAU (superficie agricola utilizzata), avvalendosi di assistenza tecnica, i disciplinari di produzione integrata (in particolare per: gestione del suolo, scelta del materiale di moltiplicazione, avvicendamento delle colture, fertilizzazione, difesa fitosanitaria, diserbo e irrigazione); effettuare la regolazione volontaria delle irroratrici di fitofarmaci, oltre al controllo funzionale; registrare le giacenze, gli acquisti e gli impieghi di fertilizzanti e fitofarmaci.

In aggiunta, possono essere assunti i seguenti impegni facoltativi, con premi supplementari: metodo della confusione sessuale, inerbimento controllato per fruttiferi e vite, coltivazione di erbai autunno-vernini da sovescio, sommersione invernale delle risaie, manutenzione di nidi artificiali.

Per gli impegni di base, sono erogati premi annuali per ettaro di superficie, differenziati per coltura (tra i 75 e i 400 euro/ha). Sempre a seconda della coltura, premi di base più elevati (tra 90 e 585 euro/ha) sono previsti per gli agricoltori che introducono per la prima volta la produzione integrata. Per gli impegni facoltativi, i premi variano dai 55 ai 300 euro/ha.

In generale, per la produzione agricola integrata volontaria (così come intesa dall’art. 20 del D.Lgs. n. 150 del 14 agosto 2012) la Regione Piemonte fa riferimento agli impegni previsti da specifiche Norme Tecniche redatte in conformità alle Linee Guida Nazionali di Produzione Integrata e, nella versione vigente, approvate con D.D. n. 182 del 5/3/2019.

Bandi e graduatorie

Riduzioni ed esclusioni

Operazione 10.1.2 "Interventi a favore della biodiversità nelle risaie"

Richiede l’attuazione dei seguenti impegni di base quinquennali: realizzare, per ogni ettaro lungo uno o più lati della camera di risaia, un fosso a sezione trapezoidale largo almeno 60 cm, profondo almeno 40 cm e lungo almeno 100 m/ha; mantenere inerbito per l’intero ciclo colturale un argine di risaia. Possono essere assunti, sull’intera superficie o parte di essa, i seguenti impegni facoltativi: mantenere le stoppie in campo nel periodo invernale; assicurare la sommersione invernale delle risaie per almeno 60 giorni; coltivare un erbaio da sovescio autunnovernino di leguminose, anche consociate; realizzare un fosso di sezione maggiore: 60 cm di larghezza e 60 cm di profondità, oppure 80 cm di larghezza e 100 cm di profondità.

I primi tre impegni devono essere attuati per almeno due anni su cinque e sono fra loro
incompatibili sulla stessa superficie.

Il premio annuale per gli impegni di base è di 125 euro/ha. Per gli impegni facoltativi i premi annuali variano da 40 a 235 euro/ha.

Bandi e graduatorie

Riduzioni ed esclusioni

Operazione 10.1.3 "Tecniche di agricoltura conservativa"

L’operazione è articolata in 3 azioni che, su superfici minime di 1 ettaro, prevedono i se-
guenti impegni quinquennali:

1) tecniche di minima lavorazione: non effettuare arature o vangature, né lavorazioni al di sotto dei 15 cm di profondità; 2) tecniche di semina su sodo: effettuare la semina diretta su sodo o la lavorazione in bande, applicabile se la distanza tra le file è di almeno 40 cm e consiste nel deporre il seme nel terreno lavorato lungo la fila di semina, a una profondità massima di 15 cm, in bande di larghezza massima di 20 cm e tali da non superare il 25% della superficie; mantenere in superficie i residui colturali della coltura principale; non effettuare ripuntature; 3) apporto di matrici organiche in sostituzione della concimazione minerale: distribuire materiali organici palabili di origine extraaziendale. Gli apporti annui devono essere di almeno 4 t/ha di sostanza secca per le colture arboree da frutto e di almeno 6 t/ha di sostanza secca per le colture erbacee di pieno campo (escluse le leguminose). Quantificare gli apporti azotati mediante un Piano di fertilizzazione annuale; in risaia, lasciar trascorrere almeno 20 giorni tra la distribuzione della matrice organica e la sommersione.

Per le tre azioni, inoltre, devono essere rispettati i seguenti impegni: comunicare l’avvio delle operazioni in campo e tenere aggiornate le registrazioni; non fare trascorrere più di 40 giorni tra la raccolta di una coltura e la semina della successiva; conservare la documentazione sull’eventuale ricorso a contoterzisti; non utilizzare fanghi di depurazione.

Sulla stessa superficie, l’Azione 1 è incompatibile con l’Azione 2; entrambe possono essere abbinate all’Azione 3 e richiedono che le macchine siano già nella disponibilità dei beneficiari (in proprio o per contoterzi). Non possono accedere all’Azione 3 i titolari di aziende zootecniche o di impianti per la digestione anaerobica. In almeno due anni del quinquennio può essere attuato l’impegno facoltativo “Coltivazione di erbai autunno-vernini da sovescio

I premi annuali sono i seguenti: 1) minima lavorazione: 180 euro/ha per anno; 2) semina su sodo: 280 euro/ha per anno; 3) apporto di matrici organiche: variabile in base alla coltura e agli ammendanti utilizzati, tra180 euro/ha e 300 euro/ha per anno. Per l’impegno aggiuntivo “Coltivazione di erbai autunno-vernini da sovescio”, il sostegno annuale è di 230 euro/ha.

Bandi e graduatorie

Riduzioni ed esclusioni

Operazione 10.1.4 "Sistemi colturali ecocompatibili"

L’operazione è articolata in tre azioni con impegni quinquennali:

1) conversione di seminativi in foraggere permanenti: coltivare per un quinquennio foraggere permanenti su terreni che nei 5 anni precedenti siano stati investiti a seminativi;

2) eseguire gli sfalci ordinari, non effettuare trattamenti e conservare la documentazione di acquisto del seme;

3) diversificazione colturale in aziende maidicole: a) garantire un livello di diversificazione colturale più elevato rispetto a quanto previsto dal “greening” b) applicare una rotazione nell’arco dei 5 anni che garantisca un’incidenza un’incidenza del mais non superiore al 60% della superficie dei seminativi. c) ai bordi di appezzamenti coltivati a seminativi, realizzare superfici inerbite in modo permanente di 5-10 m. di larghezza mediante graminacee poliennali anche consociate a leguminose. L’altezza e l’epoca degli sfalci dipende dalle specie seminate. E’ vietato l’uso di fitofarmaci e fertilizzanti.

Le azioni 1) e 3) non sono cumulabili con nessun altro intervento

I premi annuali sono 1) conversione di seminativi: 450 euro/ha; 2) diversificazione colturale in aziende maidicole: 435 euro/ha attribuiti a colture alternative al mais per la quota eccedente il 25% dei seminativi richiesto dal greening, o per la quota eccedente l’incidenza registrata nel periodo di riferimento per le aziende non soggette al greening. 3) inerbimenti multifunzionali: 1.250 euro/ha o 210 euro/ha in caso le stesse superfici siano utilizzate come aree di interesse ecologico per il greening o soggette alla condizionalità BCAA1 (fascia tampone).

Bandi e graduatorie

Riduzioni ed esclusioni

Operazione 10.1.5 "Tecniche per la riduzione delle emissioni di ammoniaca e gas serra in atmosfera"

L’operazione, che richiede che le macchine necessarie siano già nella disponibilità dei beneficiari (in proprio o per contoterzi), è articolata in due azioni, alternative, con i seguenti impegni quinquennali:distribuzione degli effluenti con interramento immediato mediante un’attrezzatura in grado di incorporarli direttamente nello strato di terreno; distribuzione degli effluenti sottocotico o rasoterra in bande, mediante un’attrezzatura per l’interramento del materiale sottocotico su terreno inerbito, oppure dotata di serbatoio a pressione atmosferica.

I premi annuali sono i seguenti: 1) distribuzione degli effluenti con interramento: 300 euro/ha; 2) distribuzione degli effluenti sottocotico o rasoterra: 70 euro/ha.

Per entrambe le azioni, inoltre, deve essere rispettato l’impegno di non utilizzare fanghi di depurazione e di comunicare preventivamente l’avvio delle operazioni in campo, tenere aggiornate le registrazioni e conservare la documentazione sul ricorso a contoterzisti. Le particelle possono variare nel corso del quinquennio: la loro superficie complessiva può variare entro il limite del 20%. .

Bandi e graduatorie

Riduzioni ed esclusioni

Operazione 10.1.6 "Difesa del bestiame dalla predazione da canidi sui pascoli collinari e montani"

Gli allevatori si impegnano per 5 anni ad adottare i seguenti sistemi di difesa per il bestiame
al pascolo in collina e montagna: adesione all’operazione 10.1.9 “Gestione eco-sostenibile dei pascoli”; trasporto, montaggio e spostamento ogni 10 giorni, tra settori di pascolo, di pali e reti elettrificate, alimentate da batterie ricaricate con pannelli fotovoltaici e dimensionate in dipendenza del numero di capi, per il ricovero notturno; presenza di cani da guardiania appartenenti alle razze da difesa dal lupo (1 ogni 100 capi, con un minimo di 2 cani per mandria o gregge); custodia continuativa con presenza dell’allevatore, della famiglia o di suo personale dipendente.

Gli allevatori che aderiscono all’operazione 10.1.8 “Allevamento di razze autoctone minacciate di abbandono” e hanno la sede aziendale o i pascoli in Comuni con pregresse predazioni da canidi possono derogare dall’adesione all’operazione 10.1.9.

Il sostegno prevede un importo minimo annuale per azienda di 300 euro e 50 euro ad ettaro di pascolo gestito secondo gli impegni.

Bandi e graduatorie

Riduzioni ed esclusioni

Operazione 10.1.7 "Gestione di elementi naturaliformi dell’agroecosistema

L’intervento è articolato in tre azioni:

1) Gestione di formazioni vegetali e aree Umide realizzate quali investimenti non produttivi nell’operazione 4.4.1 del PSR 2014-2020 o della misura 216 del precedente PSR 2007-2013: siepi arboree arbustive, filari, piccole formazioni boschive, alberi isolati, zone umide, stagni, laghetti. Devono essere costituite da specie autoctone o storicamente presenti. La manutenzione comprende il controllo delle infestanti, l’irrigazione di soccorso, il reintegro delle fallanze, la potatura, la pulizia degli argini ecc. Sono vietate l’acquacoltura e la pesca. Gli elementi devono essere circondati da una fascia di rispetto inerbita. Sono consentiti gli interventi fitoiatrici ammessi in agricoltura biologica. La durata dell’impegno è di 10 anni. 2) Coltivazioni a perdere per la fauna selvatica su terreni investiti a seminativi nei 5 anni precedenti, con l’esclusione delle aree in cui è praticata la caccia. Le coltivazioni a perdere devono avere un’estensione compresa tra 500 e 4.000 mq, larghezza minima di 10 m, densità pari a quella adottata a scopi produttivi, e devono comprendere almeno due specie tra quelle indicate nelle disposizioni applicative. È escluso l’uso di concimi di sintesi o di trattamenti fitosanitari. Le coltivazioni a perdere devono rimanere in campo fino al 30 settembre dell’anno successivo alla semina, per le colture autunno-vernine, o fino al 1° marzo per le colture a semina primaverile. La durata dell’impegno è di 5 anni, con possibilità di variare le particelle e le colture. 3) Gestione di fasce inerbite ai margini dei campi, di larghezza compresa tra 5 e 10 m, seminate con miscuglio comprendente leguminose. È escluso l’utilizzo di fitofarmaci e fertilizzanti. A tutela della fauna selvatica in fase di riproduzione, sfalci e trinciature devono essere effettuati al di fuori del periodo 1° marzo - 31 luglio. L’impegno ha durata quinquennale.

I pagamenti annuali sono i seguenti: gestione di formazioni vegetali e aree umide: 1.000 euro/ha; coltivazioni a perdere per la fauna selvatica: 1.000 euro/ha; gestione di fasce inerbite ai margini dei campi: 1.000 euro/ha. Il premio per ettaro si riduce a 80 euro/ha (azioni 1 e 3) e 250 euro/ha (azione 2) nel caso le stesse superfici siano utilizzate come aree di interesse ecologico per il greening o soggette alla condizionalità BCAA1 (fascia tampone).

Bandi e graduatorie

Riduzioni ed esclusioni

Operazione 10.1.8 "Allevamento di razze autoctone minacciate di abbandono"

Sostegno all’allevamento in purezza delle seguenti razze:

Bovini: Pezzata Rossa d’Oropa, Varzese (Tortonese), Valdostana Pezzata Nera, Barà-Pustertaler, Bruna linea carne;

Ovini: Sambucana, Garessina, Frabosana, Saltasassi, Tacola, delle Langhe, Savoiarda;

Caprini: Sempione, Vallesana, Roccaverano, Grigia delle valli di Lanzo.

Il numero di UBA (unità di bestiame adulto) minimo ammissibile è 1 UBA per le razze bovine, 0,30 UBA per altre specie. Nel corso dei 5 anni di impegno il numero dei capi per ogni razza dovrà aumentare o almeno essere mantenuto invariato. Premio annuo di 400 euro per UBA.

Bandi e graduatorie

Riduzioni ed esclusioni

Operazione 10.1.9 "Gestione eco-sostenibile dei pascoli"

Garantire il corretto pascolamento e densità del bestiame, attraverso i seguenti impegni: pascolamento turnato con spostamento della mandria fra superfici suddivise con recinzioni fisse o mobili in sezioni omogenee, in funzione dello stato vegetativo e di utilizzazione della cotica; pascolamento con carico di bestiame di: 1-2 UBA/ha/anno in pianura, 0,5-1 UBA/ha/anno in collina, 0,2-0,5 UBA/ha/anno in montagna; periodo di pascolamento di almeno 180 giorni/anno complessivi (pianura, collina, montagna) e di almeno 80gg se solo in montagna; mantenimento della superficie a pascolo permanente; eliminazione meccanica di arbusti, tagli di pulizia delle infestanti; divieto di uso di fitofarmaci, diserbanti e disseccanti; predisposizione di punti acqua e sale (o punti di abbeverata); divieto di fertilizzazione minerale; divieto di sfalci di affinamento ad eccezione dello sfalcio di pulitura a fine turno) trasformazione di seminativi e prati in pascoli (in pianura).

La conduzione dei capi nei pascoli deve essere svolta dal titolare o da personale dell’azienda; in caso di capi concessi in affido devono essere monticati almeno il 70% dei capi in proprietà. Il sostegno minimo ammissibile è di 300 euro per azienda. Premio annuo di 110 euro per ettaro (ha) in montagna, 120 euro/ha in collina e 450 euro/ha in pianura.

Bandi e graduatorie

Riduzioni ed esclusioni

 

Allegati

Testo M10 da PSR vigente
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