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Il Piemonte contro la tratta di esseri umani

Rivolto a
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Imprese e liberi professionisti
Terzo settore

Contro la tratta di esseri umani: l’impegno della Regione Piemonte per contrastare questo grave crimine e aiutare le vittime.

La tratta di esseri umani è un grave crimine. È un abuso dei diritti e della dignità fondamentali di un individuo, commesso da criminali che sfruttano persone vulnerabili al solo scopo di ottenere un guadagno economico.

Colpisce vittime di tutti i generi ed età ed è spesso difficile da scoprire e investigare. Consiste nel trasportare o trasferire una persona con l’inganno o la violenza per sfruttarla:

  • sessualmente
  • sul lavoro
  • per accattonaggio
  • per attività illecite
  • per l’espianto di organi

L’impegno del Piemonte

La Regione è impegnata da oltre un decennio nelle politiche anti-tratta, al fine di coordinare le azioni delle istituzioni pubbliche e delle organizzazioni anti-tratta a livello regionale. Il progetto "Piemonte in rete contro la tratta", lanciato nel 2008, si è sviluppato con edizioni successive fino al 2016.

I nuovi progetti regionali combinano, in una logica multifondo, i seguenti programmi nazionali ed europei:

  • Piano nazionale di azione contro la tratta e il grave sfruttamento
  • Fondo sociale europeo
  • Fondo europeo asilo, migrazione e integrazione (Fami)

La Regione si è inoltre dotata di strumenti propri a sostegno delle vittime di tratta:

  • riconosce le donne trafficate quali vittime di violenza di genere. In quanto tali, sono tutelate dalla legge regionale di contrasto alla violenza di genere e sostegno alle vittime n. 4/2016. Questa legge prevede tra l'altro l’accesso al fondo di solidarietà per il patrocinio legale alle donne vittime di violenza.
  • uno specifico obiettivo del piano regionale  triennale degli interventi per contrastare la violenza di genere 2017-2019 è dedicato al potenziamento degli interventi di prevenzione della tratta.
  • una cabina di regia regionale contro la tratta e lo sfruttamento degli esseri umani è stata istituita nel dicembre 2016 al fine di rafforzare la cooperazione istituzionale e quella tra settore pubblico e privato.

Dati

La tratta è un fenomeno sommerso molto difficile da far emergere.

A livello mondiale i dati stimati sono:

  • 3 milioni le vittime nel mondo, in prevalenza donne e bambini, secondo stime Onu.
  • 35 miliardi di dollari i guadagni annuali dei trafficanti, sempre secondo stime Onu.
  • 1 milione all’anno i minori vittime del traffico, secondo stime dell’Organizzazione internazionale del lavoro.

Nell'Unione europea il 70% delle vittime e dei sospettati identificati sono cittadini UE.

In Italia, diversamente dal resto d’Europa, la maggior parte delle vittime sono donne nigeriane.

In Piemonte il 90% delle persone ospitate in centri specializzati per l'assistenza alle vittime della tratta di esseri umani sono donne nigeriane.

I soggetti più a rischio

L’arrivo di profughi via mare ha avuto un impatto importante, in quanto i trafficanti prendono di mira le persone più vulnerabili: donne e minori non accompagnati.

L’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) ritiene che una percentuale compresa tra il 70 e l’80% delle donne nigeriane sbarcate nel periodo 2014-2016 sia una probabile vittima di tratta.

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