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Scheda informativa

Piani Eliminazione Barriere Architettoniche (PEBA)

Rivolto a
Enti pubblici

I PEBAPiani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche - sono gli strumenti comunali in grado di monitorare, progettare e pianificare interventi finalizzati al raggiungimento di una soglia ottimale di fruibilità degli edifici per tutti i cittadini, superando le barriere architettoniche.

Termine per l’adozione di PEBA

I Comuni dovranno approvare il PEBA con apposito provvedimento, entro e non oltre il 31 dicembre 2024, pena la revoca del contributo concesso.

Dell’adozione del PEBA deve essere data pubblicità attraverso idonea sezione del sito istituzionale del Comune

Il provvedimento adottato dovrà essere trasmesso, a mezzo Pec, al seguente indirizzo ediliziasociale@cert.regione.piemonte.it

Contributi ai Comuni per l'adozione dei PEBA

La Regione Piemonte, dopo aver stabilito i criteri di attribuzione del contributo statale da erogare ai Comuni che a settembre 2023 avevano presentato domanda, ha stilato la Graduatoria Comuni beneficiari 

Per evitare polverizzazione delle risorse, i contributi sono stati ripartiti tra i Comuni suddivisi in sei gruppi in base alla popolazione residente:

1. il primo gruppo è costituito dai Comuni con popolazione tra 5.000 e 20.000 abitanti, prevedendo un contributo di euro 8.000;

2. il secondo gruppo è costituito dai Comuni, in ordine di popolazione crescente, da 20.001 a 40.000 abitanti, prevedendo un contributo di euro 10.000;

3. il terzo gruppo è costituito dai Comuni, in ordine di popolazione crescente, da 40.001 a 106.000 abitanti, prevedendo un contributo di euro 15.000;

4. il quarto gruppo è costituito dai Comuni con popolazione superiore ai 105.000 abitanti, prevedendo un contributo di euro 20.000;

5. il quinto gruppo è costituito dai Comuni, in ordine di popolazione decrescente, da 4999 a 1000 abitanti, prevedendo un contributo di euro 4.000;

6. il sesto gruppo è costituito dai Comuni con una popolazione inferiore ai 1.000 abitanti, in ordine di popolazione decrescente, prevedendo un contributo di euro 2.000.

Le risorse residue, con il riparto tra i Comuni che hanno manifestato il loro interesse, sono state ripartite proporzionalmente tra i Comuni aderenti, a seconda del gruppo di appartenenza, a partire dal primo gruppo e poi a seguire fino ad esaurimento delle risorse e, comunque, il contributo non potrà superare il doppio del valore indicato ai punti da 1 a 6 del presente paragrafo.

Esito istruttoria