- Rivolto a
- Cittadini
- Enti pubblici
Le Associazioni Fondiarie nascono con l’obiettivo di recuperare la produttività delle proprietà fondiarie frammentate e dei terreni agricoli incolti o abbandonati attraverso la gestione associata, consentendo la valorizzazione del patrimonio fondiario, la tutela dell’ambiente e del paesaggio, la prevenzione dei rischi idrogeologici e degli incendi nonché l’applicazione di misure di lotta obbligatoria degli organismi nocivi ai vegetali.
Si tratta di un importante esperimento di gestione comunitaria del territorio che già comincia a dare i suoi frutti poiché, senza interferire con il diritto di proprietà, in modo intelligente e produttivo l’associazione rivitalizza le attività agro-silvo-pastorali, garantisce la conservazione del paesaggio e incentiva il turismo e le produzioni locali.
La Regione Piemonte, con l’approvazione della Legge regionale n. 21 del 2 novembre 2016, riconosce nell'associazionismo fondiario uno strumento per il miglioramento dei fondi e per la valorizzazione funzionale del territorio, comprendenti tutti i terreni di qualsiasi natura (agricoli, forestali o misti). L’obiettivo è di ricostituire delle aree di coltivazione produttive ed economicamente sostenibili in grado di agevolare l'occupazione, la costituzione ed il consolidamento di nuove imprese agricole.
Cos’è un’Associazione Fondiaria
- È una libera unione fra proprietari di terreni pubblici o privati con l’obiettivo di raggruppare aree agricole e boschi, abbandonati o incolti, per consentirne un uso economicamente sostenibile e produttivo.
- Non è a scopo di lucro ed è disciplinata da uno Statuto, nel rispetto delle norme e disposizioni vigenti in materia (Codice Civile artt. 14-42).
- Ogni associato aderisce su base volontaria e gratuita e conserva la proprietà dei beni, che non sono usucapibili. Può esercitare il diritto di recesso nei limiti dei vincoli temporali contrattuali stabiliti tra l’associazione ed i gestori.
- Le cariche associative sono gratuite così come le prestazioni fornite dagli aderenti (salvo rimborsi spese previsti da Statuto).
Le attività delle Associazioni Fondiarie
Le Associazioni Fondiarie si occupano di:
- gestire le proprietà conferite dai soci o assegnate;
- redigere e attuare il piano di gestione, in cui sono individuate le migliori soluzioni tecniche ed economiche in funzione degli obiettivi di produzione agricola e forestale e di conservazione dell’ambiente e del paesaggio (cessione in affitto dei terreni a soggetti membri dell’associazione stessa o a soggetti esterni che si impegnano a condurli nel rispetto delle buone pratiche agricole, degli equilibri idrogeologici, della salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio e nel segno dell’economicità ed efficienza)
- partecipare, grazie anche ai Comuni, all’individuazione dei terreni silenti (proprietario sconosciuto o non rintracciabile) e al loro recupero;
- provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei fondi e delle opere di miglioramento fondiario grazie alle entrate derivanti dai canoni di affitto.
Buoni esempi
La legislazione francese da tempo promuove l’accorpamento delle proprietà abbandonate attraverso l’Association foncière pastorale e i Groupements pastoraux, garantendo anche l’apporto delle associazioni di produttori. Questo modello di gestione comunitaria del territorio è stato introdotto in Italia grazie all’impegno e al lavoro di chi ha creduto nelle potenzialità della propria terra.
In Piemonte sono già nate diverse Associazioni Fondiare fra cui: Carnino, piccola frazione montana del Comune di Briga Alta (Cn) - la prima in Regione, attiva dal 2012 – Avolasca (AL), Caldirola (AL), Tonengo d’Asti (AT), Montemale (Cn), Ostana (Cn), Macra (Cn), Upega (Cn), Stroppo (Cn), Melle (Cn), Rittana (Cn), Lauriano (To), Usseglio (To), Rassa (VC). Altre realtà sparse nel territorio regionale sono in corso di costituzione.
Il ruolo dei Comuni e delle Unioni di Comuni
I Comuni singoli o associati hanno un ruolo molto importante nella costituzione delle associazioni fondiarie promuovendo iniziative volte alla diffusione di una cultura associativa, fra i proprietari dei terreni, e offrendo supporto informativo e tecnico.
Le Unioni di Comuni, o i Comuni non aderenti al alcuna Unione, possono inoltre intervenire nell’assegnazione alle associazioni fondiarie dei terreni abbandonati o incolti o di cui non si conosce il proprietario.
Contatti
- Riferimento
- Settore Sviluppo della Montagna
- Telefono
- 011 4321486
- 0171 321911