FAQ Tartufi

Rivolto a
Cittadini
Enti pubblici
Imprese e liberi professionisti

Coloro che intendono intraprendere l'attività di ricerca e di raccolta dei tartufi sul territorio regionale devono sostenere un esame per l'accertamento dell'idoneità. Il superamento dell'esame di idoneità dà diritto al rilascio del tesserino di durata quinquennale valido su tutto il territorio nazionale. Annualmente è poi necessario corrispondere la tassa di concessione regionale per al ricerca e la raccolta dei tartufi, pari ad € 150 a decorrere dal 1° gennaio 2023. Con D.G.R. n. 13-225 del 4 ottobre 2024 l'importo della tassa annuale è stato ridefinito in euro 160,00, con decorrenza 1° gennaio 2025.

Gli esami si svolgono in almeno due sessioni annuali (primavera ed autunno) presso gli uffici delle province e delle città metropolitane.

La ricerca e la raccolta dei tartufi possono essere effettuate solo nei periodi previsti dalla Regione per ogni singola specie di tartufo e indicati nell'apposito calendario; con D.G.R. 29 aprile 2024 n. 15-8506 è stato approvato il calendario valido a partire dal 1° settembre 2024. La raccolta è comunque vietata per tutte le specie di tartufo dal 1° maggio al 31 maggio e dal 1° settembre al 30 settembre.

La ricerca e la raccolta si possono effettuare nei boschi e nei terreni non coltivati ma sono vietate nei terreni privati e nelle tartufaie segnalate ai sensi della normativa vigente.

La tutela del patrimonio tartufigeno, quale elemento della tutela dell'ambiente e dell'ecosistema, è materia esclusiva dello Stato e la sua valorizzazione, quale bene ambientale, è materia concorrente tra Stato e Regioni.
Nel quadro della tutela del tartufo quale elemento di biodiversità, nell'ambito di un ambiente naturale in equilibrio, sono da considerarsi in particolare le previsioni normative in materia di tutela del paesaggio (rafforzata per le aree riconosciute patrimonio UNESCO) quale il caso della tutela della vegetazione spondale e di conservazione della natura nelle aree della Rete Natura 2000 e, più in generale, della rete ecologica.
Possono peraltro essere rilevanti, per la conservazione degli elementi arborei fuori dal bosco (filari, siepi, boschetti), le regole della Condizionalità rafforzata 2023-2027 (istituito dal Regolamento (UE) n. 2021/2115) che stabilisce che ogni agricoltore beneficiario di pagamenti diretti e di pagamenti nell'ambito dello Sviluppo Rurale per la programmazione 2023-2027, è tenuto a rispettare i criteri di gestione obbligatori (CGO) e a mantenere i terreni in buone condizioni agronomiche e ambientali (BCAA).
La tutela del singolo specifico albero è infine possibile in presenza di requisiti peculiari quali, a titolo esemplificativo, caratteri di monumentalità ed eccezionalità riconosciuti all'esemplare.