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Il 24 febbraio 2021 è stata adottata la nuova "Strategia di adattamento ai cambiamenti climatici" da parte della Commissione Europea. Prevista dalla roadmap del Green Deal europeo, la nuova Strategia si basa sulla valutazione della precedente Strategia del 2013 e dei risultati della consultazione pubblica che si è svolta tra maggio e agosto 2020. La base per un maggior livello di ambizione e coerenza delle politiche in materia di adattamento è fornita anche dalla provvisoria legge europea sul clima, per cui è ad aprile 2021 stato raggiunto un accordo politico provvisorio tra il Consiglio e il Parlamento europeo.
La Strategia sottolinea come i cambiamenti climatici siano già in atto e dunque la necessità di costruire un futuro più resiliente, aumentando l’ambizione in materia di resilienza climatica. Il focus della nuova Strategia è, in particolare, la necessità di un’azione immediata per contrastare la realtà degli impatti dei cambiamenti climatici: arrestare tutte le emissioni di gas a effetto serra, infatti, non impedirebbe comunque gli effetti dei cambiamenti climatici che sono già in atto. Dunque, se da un lato l’UE continua a promuovere la mitigazione dei cambiamenti climatici con azioni dirette alla riduzione delle emissioni, dall'altro sa bene di dover affrontare le conseguenze ormai ineluttabili del cambiamento in atto.
La nuova Strategia di adattamento dell'UE mira a trasformare in realtà la visione per il 2050 di un'Unione resiliente ai cambiamenti climatici, rendendo l'adattamento:
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più intelligente, migliorando le conoscenze e la gestione delle incertezze;
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più sistemico, sviluppando politiche di sostegno a tutti i livelli e in tutti i settori;
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più rapido, accelerando l'adattamento a livello trasversale.
Per accelerare le azioni di adattamento, l'attuazione necessita di risorse commisurate alla sfida. Nel suo bilancio a lungo termine per il periodo 2021-2027, l'UE ha aumentato l'obiettivo di spesa a favore dell'azione per il clima del 30 %, con l'adattamento come componente chiave.
La nuova Strategia descrive anche l’intenzione dell’Unione Europea ad intensificare l’azione internazionale, promuovendo approcci subnazionali, nazionali e regionali all'adattamento, con particolare attenzione ai paesi dell'Africa, ai piccoli Stati insulari in via di sviluppo e ai paesi meno sviluppati.
In questo modo, l’ambizione dell’UE in materia di adattamento ai cambiamenti climatici andrà di pari passo con la sua leadership globale nella mitigazione dei cambiamenti climatici.