Compatibilità delle attività estrattive

Rivolto a: Enti pubblici; Imprese e liberi professionisti; Terzo settore

Rapporti tra la difesa del suolo, le attività estrattive e la loro pianificazione (Prae)

Le attività della difesa del suolo riguardano sia gli aspetti di pianificazione dell'attività estrattiva nella Regione sia di valutazione dei singoli progetti di attività estrattiva.

Appartengono al primo gruppo di attività di collaborazione con il Settore polizia mineraria, cave e miniere per la redazione del PRAE (Piano regionale della attività estrattive come previsto dalla l.r. n. 23 del 17 novembre 2016 “Disciplina delle attività estrattive: disposizioni in materia di cave” ) e di coordinamento con l'Autorità di bacino. Il secondo gruppo di attività è costituito prevalentemente dall'espressione di pareri tecnici sui progetti di estrazione di materiali inerti, allorquando le aree interessate dalle attività ricadano nelle fasce fluviali, o, alternativamente, interessino attività di versante in areali delimitanti dissesti PAI. Ciò nell'ambito delle procedure previste dalle leggi regionali 69/78 e 40/98. Contestualmente alle due attività descritte (pianificatoria e istruttoria), rivestono una certa rilevanza la predisposizione o l'istruttoria dei progetti di rinaturazione/riassetto morfologico coinvolgenti ampie aree del territorio, anche attraverso progetti-pilota.

L'espressione di pareri tecnici in merito alla compatibilità dei progetti con il P.A.I. è resa anche in adempimento alla delega alla Direzione difesa del suolo da parte dell'Autorità di bacino del fiume Po per la rappresentanza in sede di conferenza dei servizi.

L'Autorità di bacino ha espresso parere favorevole al documento di programmazione delle attività estrattive, con deliberazione del Comitato istituzionale n.10/2002.

La Regione Piemonte ha successivamente emanato gli indirizzi in ordine ai criteri per la redazione dei piani provinciali di attività estrattiva, nei territori interessati dal PAI, con Dgr n. 24-13678 del 18/10/2004. Successivamente, con la Dgr 15-11505 del 3/6/2009 sono stati forniti degli indirizzi specifici per le attività estrattive lungo il fiume Tanaro. Su tale modifica l'Autorità di bacino del fiume Po ha espresso parere con deliberazione n.3/2009