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Scheda informativa

I Centri per uomini autori di violenza di genere

Rivolto a
Cittadini
Enti pubblici
Imprese e liberi professionisti
Terzo settore

In Piemonte sono attivi 16 Centri per uomini autori di violenza di genere.

Cosa sono 

I Centri per uomini autori o potenziali autori di violenza di genere, C.U.A.V., sono strutture nell'ambito delle quali il personale propone e realizza programmi rivolti agli autori di atti di violenza domestica, sessuale e di genere, per incoraggiarli ad adottare comportamenti non violenti nelle relazioni interpersonali, al fine di modificare i modelli comportamentali violenti e di prevenire la recidiva. I C.U.A.V. appartengono al sistema dei servizi antiviolenza pubblici e privati e lavorano tra loro in stretta sinergia.

Cosa fanno

I Centri realizzano programmi per uomini autori o potenziali autori di violenza di genere, sia nella propria struttura sia all’interno delle carceri, attraverso percorsi individuali e di gruppo. I programmi, in coerenza con la Convenzione di Istanbul, in particolare con l’art. 16, hanno l’obiettivo di prevenire e interrompere i comportamenti violenti, riservando attenzione prioritaria alla sicurezza e al rispetto dei diritti umani della donna e dei figli e delle figlie minori di età, di limitare la recidiva, favorire l’adozione di comportamenti alternativi, educare alla responsabilità mediante l’acquisizione di consapevolezza della violenza agita e delle sue conseguenze, nonché promuovere relazioni affettive improntate alla non violenza, alla parità e al reciproco rispetto.

 

Il Registro regionale dei Centri per uomini autori di violenza

La legge regionale n. 10 del 4 febbraio 2024 all'articolo 21 prevede l’istituzione di uno specifico registro regionale, cui possono iscriversi enti e organizzazioni che svolgono attività per gli autori e i potenziali autori di violenza di genere sul territorio regionale e che risultano in possesso dei requisiti previsti dall’ Intesa n. 184/Conferenza Stato R del 14 settembre 2022.

Il registro regionale è aggiornato e pubblicato sul Bollettino Ufficiale. Periodicamente gli uffici regionali provvedono al monitoraggio degli iscritti, per verificare che siano mantenuti i requisiti dichiarati al momento dell'iscrizione. I modelli per l'iscrizione al Registro sono scaricabili dalla scheda modulistica.

L'istanza di iscrizione al Registro regionale deve essere presentata alla Regione Piemonte - Direzione Welfare - Settore politiche per le famiglie, minori e giovani, sostegno alle situazioni di fragilità sociale, tramite posta elettronica certificata al seguente indirizzo:

famigliaediritti@cert.regione.piemonte.it

 

La ricerca e i dati

Report sui Centri per uomini autori di violenza E' il nuovo rapporto di ricerca dell'Ires Piemonte, che contiene la mappatura dei Centri per uomini autori di violenza nel territorio regionale e un'analisi dei dati raccolti nel corso del 2023.

L’esperienza dei CUAV in Piemonte 

La Regione Piemonte, in attuazione della legge n.4/2016, art. 20 comma 1, con il coinvolgimento di organismi istituzionali, delle reti territoriali dei centri antiviolenza e di altri soggetti del privato sociale, da anni promuove e sostiene la realizzazione di appositi interventi di recupero e accompagnamento rivolti agli autori di violenza di genere, al fine di limitare la recidiva, favorendo l'adozione di comportamenti non violenti nelle relazioni interpersonali, sul territorio regionale, compresi gli istituti penitenziari.

Il tema è stato già obiettivo dei primi due Piani triennali degli interventi per contrastare la violenza di genere nelle annualità 2017-2019 e 2022-2024, redatti in stretta collaborazione con la rete dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio nonché con il Centro esperto sanitario. Nell'ambito dei Piani, la Regione e tutti i soggetti della rete di sistema sono stati impegnati nel sostegno e nella promozione di sperimentazioni di interventi a favore degli autori di violenza e di coordinamento su tutto il territorio regionale, per promuovere una maggior sinergia dell’intera rete dei servizi socio-assistenziali e sanitari, per il contrasto della violenza di genere e delle sue ricadute su tutti i soggetti coinvolti dagli agiti e dalle condotte violente e persecutorie.

In attuazione del primo Piano triennale degli interventi per contrastare la violenza di genere triennio 2017-2019, sono stati finanziati tramite specifici bandi promossi nel 2018 e 2019, interventi e azioni, anche di carattere sperimentale, attivati dai Centri che si occupano dell’ascolto e del trattamento degli autori di violenza contro le donne, per sviluppare percorsi di cambiamento degli autori di violenza.

Nel 2020, con finanziamenti del Dipartimento delle pari opportunità nell’ambito del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, è stata attuata, in collaborazione con l’Istituto di Ricerche Economico e Sociali del Piemonte – IRES Piemonte, un’azione di ricerca intervento a regia regionale, realizzata con il coinvolgimento di tutti i soggetti (Enti Pubblici e del Terzo Settore) operanti sul territorio piemontese, che si occupano di ascolto e trattamento di uomini autori di violenza contro le donne e che avevano presentato progetti e ottenuto un finanziamento sui bandi regionali per la realizzazione di interventi per gli autori di violenza di genere negli anni 2018 e 2019. A conclusione della ricerca, è stata predisposta una scheda comune di rilevazione dati dell’utenza di ascolto e trattamento, sperimentata e validata nel 2022 da parte di tutti i C.U.A.V. operanti in Piemonte, approvata quale strumento di monitoraggio regionale dei dati dell’utenza CUAV.

Negli anni 2022-2023, grazie al contributo del Dipartimento Pari Opportunità assegnato mediante avviso pubblico ex art. 26 bis del DL 104/2020, convertito con modificazioni dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126, si è realizzato il progetto RI.VI.VERE, in cui la Regione Piemonte, unitamente a un partenariato qualificato di Centri del territorio piemontese, ha realizzato un progetto articolato di percorsi formativi specifici per operatori e operatrici dei Centri e professionisti e operatori di primo contatto, e di approfondimenti finalizzati a individuare rinnovate strategie organizzative e nuovi strumenti di ascolto, presa in carico e trattamento degli uomini autori di violenza, anche al fine di prevenire la recidiva del comportamento violento.

L’esperienza maturata negli anni dalla Regione, di concerto con tutti i soggetti istituzionali e del privato sociale nella progettazione e attuazione di interventi volti alla promozione e al recupero degli uomini autori di violenza, ha evidenziato che, accanto alla necessità di assicurare adeguate risposte all’accoglienza e rieducazione degli uomini autori di violenza, si rendeva necessario attivare e potenziare la rete dei soggetti che operano in tale ambito, ipotizzare percorsi sul tema che valorizzino le specificità, le risorse e le competenze tra loro molto diverse dei vari soggetti, appartenenti all’ambito pubblico e del privato sociale, per consentire un percorso condiviso di rafforzamento delle competenze, nonché lo studio e la messa a punto di nuovi strumenti operativi comuni e di innovative metodologie organizzative condivise per l’ascolto e il trattamento degli autori di violenza. Per questa finalità, con D.G.R. n. 13-8459 del 22.4.2024, è stato istituito il Tavolo di coordinamento regionale dei Centri per uomini autori o potenziali autori di violenza, con funzioni di confronto, scambio di informazioni e condivisione di esperienze, nonché di programmazione delle iniziative inerenti al tema specifico e di consultazione sul riparto dei finanziamenti di iniziativa regionale e/o statale.

Dal 2023 annualmente il Dipartimento per le Pari Opportunità, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, assegna a tutte le Regioni risorse dedicate ai Centri per uomini autori di violenza, finanziamenti che, integrati laddove disponibili con risorse regionali, vengono assegnati dalla Regione sulla base di una programmazione condivisa con i Centri ora riuniti nello specifico Tavolo regionale.

Anche nelle annualità 2022-2023 e 2023-2024, nella realizzazione del secondo Piano triennale degli interventi per contrastare la violenza di genere, tramite risorse del Dipartimento per le pari opportunità, sono state finanziate azioni di sostegno di interventi di ascolto, presa in carico e trattamento di uomini maltrattanti da parte dei Centri CUAV.

Nel corso degli anni si è quindi consolidata una rete di soggetti pubblici e del terzo settore, promotori di progetti finalizzati al trattamento di uomini autori o potenziali autori di violenza e/o titolari dei primi centri di accoglienza.

Con l’Intesa n. 184/CSR del 14 settembre 2022 tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano, sono stati stabiliti a livello nazionale i requisiti minimi dei Centri per uomini autori di violenza domestica e di genere. Con l’Intesa n. 9/CSR del 25 gennaio 2024 vengono prorogati a settembre 2025 i termini per l’adeguamento dei CUAV ai requisiti previsti.