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Scheda informativa

Miniere e permessi di ricerca

Rivolto a
Enti pubblici
Imprese e liberi professionisti

Ricerca e di coltivazione di sostanze minerali di Ia categoria

L’appartenenza di una sostanza minerale alla categoria “miniera” è definita con il criterio merceologico dalla normativa nazionale. L’art. 2 del Regio Decreto n. 1443/1927 “Norme di carattere legislativo per disciplinare la ricerca e la coltivazione delle miniere” specifica l’appartenenza delle varie sostanze minerali alle categorie miniera (prima categoria) e cava (seconda categoria).

A titolo di esempio nella categoria delle miniere vi sono i minerali contenenti metalli o metalloidi, i combustibili solidi, liquidi e gassosi, i minerali radioattivi, fosfati, feldspato, caolino, argille refrattarie, argille per porcellana, magnesite, fluorite, barite, talco, olivina, marna da cemento, le acque minerali e termali. I minerali non elencati tra quelli appartenenti alle miniere sono considerati parte della categoria “cave”.

La ricerca e la coltivazione dei minerali appartenenti alla categoria “miniere”, è disciplinata dal R.D. 1443/1927 e dal relativo regolamento approvato con D.P.R. 382/1994.
Il d.lgs. 112/1998 con i successivi D.P.C.M. attuativi ha trasferito la competenza amministrativa alle Regioni e alle Province Autonome di Trento e Bolzano sulle miniere di minerali solidi a decorrere dal 1° gennaio 2001.

Nella Regione Piemonte attualmente sono attive una ventina circa di concessioni minerarie rilasciate per la coltivazione di giacimenti di minerali auriferi, talco, olivina, caolino, argille refrattarie, argille per porcellana e terraglia forte, feldspati. I minerali estratti sono impiegati nell’industria cosmetica, nella plastica, nell’industria siderurgica e per la produzione di materiali ceramici e refrattari. Alcune concessioni minerarie per la produzione di feldspato riprendono vecchie discariche di ex cave di granito ottimizzando il recupero di materia prima e il riassetto ambientale di aree degradate e instabili.

Permessi di Ricerca e Concessioni Minerarie

Per eseguire ricerche di nuovi giacimenti minerari è necessario richiedere un Permesso di Ricerca con durata temporale limitata a 2 anni, prorogabili per altri 2 anni. Se l’esito della ricerca è positivo e si dimostra l’esistenza di un giacimento economicamente e industrialmente utilizzabile , per la sua coltivazione si deve successivamente richiedere il rilascio della Concessione Mineraria.
Il progetto di ricerca mineraria deve essere preventivamente sottoposto alla procedura di Verifica di compatibilità ambientale ai sensi del d.lgs. 152/2006 e dell’art. 10 della l.r. 40/1998.
Nel caso della richiesta di una concessione mineraria il progetto di coltivazione del giacimento deve essere sottoposto alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi del d.lgs. 152/2006 e dell’art. 12 della l.r. 40/1998.

Contatti

Riferimento
Michelangelo Gilli
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Email
michelangelo.gilli@regione.piemonte.it