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Gli inerti da calcestruzzo

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I materiali inerti, gestione e rilevanza

Pur considerati una risorsa mineraria relativamente comune, sono caratterizzate da qualità naturali proprie che vengono esaltate  dopo opportuni processi di lavorazione ed arricchimento, per il rispetto a specifiche costruttive dei materiali per le più importanti realizzazioni costruttive. A fronte di un basso valore unitario (tra i prodotti dell’industria estrattiva) risalta l’importanza di questi per l’industria delle costruzioni e per la società.

Gli inerti nella Regione Piemonte

L’incidenza del costo del trasporto riferito al valore unitario del materiale limita fortemente la distanza di commerciabilità di questi dall’insediamento estrattivo (l’ubicazione del giacimento, legato ad aree ben limitate e definite)  al punto d’impiego.

I dati sulla distribuzione, tipologia e potenzialità delle attività estrattive sono riportati, nelle more dell’entrata in vigore del PRAE, nella Relazione del Documento di Programmazione delle Attività Estrattive.

Per ulteriori dati quantitativi sulle attività estrattive è possibile consultare la documentazione a disposizione sul sito internet istituzionale di ARPA Piemonte.

Norme tecniche relative ai materiali inerti

A livello nazionale sono vigenti specifiche normative per la caratterizzazione tecnica degli inerti in funzione del tipo di impiego cui i materiali sono destinati.
A livello europeo opera invece il Comitato di Normazione (CEN), con normative che hanno notevoli riflessi di ordine giuridico, poiché coinvolgono l'aspetto amministrativo su ogni eventuale contenzioso, individuando responsabilità precise dal punto di vista della sicurezza in opera.
A seguito di questa situazione è definitivamente caduto il semplicistico convincimento che tutte le ghiaie o sabbie siano uguali o vadano sempre bene, imponendosi invece una specifica ricerca geognostica ed un conseguente programma di trattamento delle materie prime, il cui costo finale può variare quindi sensibilmente da zona a zona in funzione delle applicazioni.

Caratterizzazione economica degli inerti

Dal punto di vista economico, i principali parametri da considerare sono: valore unitario, destinazione d'uso, grado di necessità/utilità sociale, esauribilità, sostituibilità, raggio di commerciabilità, dimensione del mercato, localizzazione produttiva.
Gli inerti sono caratterizzati da basso valore unitario, sono destinati all'industria delle costruzioni e per questo necessari, sono risorse minerarie esauribili e di difficile o impossibile sostituibilità; il raggio di commerciabilità è reso molto basso dal valore unitario e dall'incidenza del costo di trasporto; ciò influenza anche la dimensione del mercato, in quanto la localizzazione produttiva non è libera (nonostante la diffusione del materiale), ma legata alla presenza di giacimenti minerari tecnicamente ed economicamente sfruttabili.

Il contesto geologico piemontese

Le aree più idonee per la coltivazione nel territorio piemontese sono:

  • Il settore settentrionale della pianura cuneese, nella parte terminale del bacino del Varaita;
  • Il settore della pianura torinese, a sud di Torino, a destra e sinistra del fiume Po;
  • Il settore di pianura vercellese, in prossimità dei centri di Santhià e Cavaglià;
  • Il settore di pianura novarese compresa fra Galliate e Cerano, in destra Ticino;
  • Il settore della pianura Alessandrina compresa fra Alessandria, Tortona e Novi Ligure.

Assetto idrogeologico

Le cave in terreni alluvionali ed in particolare le cave sotto falda possono costituire un pericolo per quanto riguarda l'inquinamento dei corpi idrici sotterranei; pertanto nell'ambito di una corretta pianificazione dell'attività di cava degli inerti alluvionali, oltre alla ricostruzione generale dell'assetto idrogeologico dell'area di pianura, riveste particolare importanza la determinazione della soggiacenza della prima falda, in modo da poter individuare le interazioni tra le eventuali escavazioni dei depositi alluvionali ed i corpi idrici sotterranei.
In molte zone della pianura piemontese la situazione idrogeologica si presenta piuttosto complessa, sia per la presenza di falde sovrapposte, in parte indipendenti ed in parte interconnesse, sia per la differenziazione delle alimentazioni, legate sia a zone di ricarica site nelle zone pedemontane e sia all'apporto dei corsi d'acqua superficiali; l'analisi della vulnerabilità delle falde risulta quindi indispensabile non solo nelle aree riservate al soddisfacimento di esigenze idropotabili ed alle aree di ricarica delle falde, ma anche in tutte le situazioni in cui la coltivazione interferisce con i corpi idrici sotterranei.

Assetto idraulico

A queste considerazioni si affiancano quelle relative alle interazioni tra le attività di cava e le fasce di pertinenza fluviale definite dall'Autorità di Bacino (fascia di deflusso della piena, fascia di esondazione, area di inondazione per piena catastrofica). In Piemonte l'attività estrattiva è anche concentrata nelle zone limitrofe ai corsi d'acqua, in considerazione della buona qualità del materiale e della vicinanza dei luoghi di trasformazione ed utilizzo, soprattutto per quanto riguarda l'ambito torinese.