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Scheda informativa

L'Agenda mondiale per lo sviluppo sostenibile

Rivolto a
Cittadini
Enti pubblici
Imprese e liberi professionisti
Terzo settore

La dimensione globale dello sviluppo sostenibile

Il 1° gennaio 2016 sono entrati in vigore a livello internazionale l'Agenda globale per lo sviluppo sostenibile e i relativi Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) adottati all'unanimità dagli Stati membri delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015. 
I 193 Stati membri dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030. 
L'Agenda 2030 e gli SDGs sono il nuovo quadro di riferimento per lo sviluppo, dopo la conclusione della fase degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDGs). 
La realizzazione dei nuovi Obiettivi di sviluppo è affidata all'impegno di tutti gli Stati. 
La loro attuazione a livello nazionale, che ha il suo cardine nell'adozione di "strategie nazionali di sviluppo sostenibile", come quella approvata dal nostro Paese nel dicembre 2017 (SNSvS), non è più circoscritta alla dimensione economica dello sviluppo ma è affiancata alla realizzazione degli altri due pilastri fondamentali: l'inclusione sociale e la tutela dell'ambiente. 

Il processo di cambiamento del modello di sviluppo viene monitorato attraverso un sistema basato su 17 Obiettivi, 169 Target e oltre 240 indicatori ed investe le competenze di attori internazionali, nazionali e locali, sollecitato dagli organismi delle Nazioni Unite e dall'Unione interparlamentare. 

Gli obiettivi

Gli obiettivi, interconnessi e indivisibili, bilanciano le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile: crescita economica, inclusione sociale, tutela dell'ambiente, estendendo l'Agenda 2030 dal solo pilastro sociale previsto dagli Obiettivi del Millennio agli altri due pilastri, economico ed ambientale. 

Gli SGDs si incardinano sulle cosiddette "cinque P": 
persone: eliminare fame e povertà in tutte le forme e garantire dignità e uguaglianza; 
prosperità: garantire vite prospere e piene in armonia con la natura; 
pace: promuovere società pacifiche, giuste e inclusive; 
partnership: implementare l'agenda attraverso solide partnership; 
pianeta: proteggere le risorse naturali e il clima del pianeta per le generazioni future. 

Questi i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile: 

  1. sconfiggere la povertà: porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo;
  2. sconfiggere la fame: porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione, promuovere un'agricoltura sostenibile;
  3. salute e benessere: assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età;
  4. istruzione di qualità: fornire un'educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento permanente per tutti;
  5. parità di genere: raggiungere l'uguaglianza di genere e l'empowerment (maggiore forza, autostima e consapevolezza) di tutte le donne e le ragazze;
  6. acqua pulita e igiene: garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell'acqua e delle strutture igienico sanitarie;
  7. energia pulita e accessibile: assicurare a tutti l'accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni;
  8. lavoro dignitoso e crescita economica: incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti;
  9. imprese, innovazione e infrastrutture: costruire un'infrastruttura resiliente e promuovere l'innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile;
  10.    ridurre le disuguaglianze: ridurre l'ineguaglianza all'interno di e fra le nazioni;
  11.    città e comunità sostenibili: rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili;
  12.    consumo e produzione responsabili: garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo;
  13.    lotta contro il cambiamento climatico: promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico;
  14.    vita sott'acqua; conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile;
  15.    vita sulla terra: proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell'ecosistema terrestre, gestire sostenibilmente le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e far retrocedere il degrado del terreno, e fermare la perdita di diversità biologica;
  16.    pace, giustizia e istituzioni forti: promuovere società pacifiche e più inclusive per uno sviluppo sostenibile; offrire l'accesso alla giustizia per tutti e creare organismi efficienti, responsabili e inclusivi a tutti i livelli;
  17.    partnership per gli obiettivi: rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile.

Il percorso di definizione dell'Agenda 2030 ha visto un elevato livello di partecipazione non solo del sistema delle Nazioni Unite e degli Stati membri, ma anche di attori della società civile internazionale, con conseguente ampia produzione di proposte e documenti che ha reso complessa la sintesi in un testo unitario 

L'adozione dell'Agenda globale delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile e degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 2030 rappresenta un evento storico da più punti di vista, in quanto: 

  • è stato espresso un chiaro giudizio sull'insostenibilità del precedente modello di sviluppo, non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale: si è quindi superata l'idea che la sostenibilità sia una questione esclusivamente ambientale e si è affermata una visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo; 
  • tutti i paesi, senza più distinzione tra sviluppati, emergenti e in via di sviluppo, sono chiamati a contribuire allo sforzo necessario a portare il mondo sul percorso della sostenibilità. Pertanto ogni paese deve impegnarsi a definire una propria strategia nazionale di sviluppo sostenibile (SNSvS), che consenta di raggiungere i relativi obiettivi, dando conto dei risultati conseguiti all'interno di un processo coordinato dall'ONU.

L’attuazione dell'Agenda richiede un forte coinvolgimento di tutte le componenti della società, dalle imprese al settore pubblico, dalla società civile alle istituzioni filantropiche, dalle università e centri di ricerca agli operatori dell'informazione e della cultura. 

Il contributo della Regione Piemonte è realizzato attraverso l'adozione della Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile, che permea la programmazione dell’ente a 360 gradi.