Settimana mondiale per la riduzione del consumo di sale

“It’s time to shine the spotlight on salt” (“È ora di accendere i riflettori sul sale”) è il messaggio scelto per lanciare l’edizione 2024 della Settimana mondiale di sensibilizzazione per la riduzione del consumo alimentare di sale.

L’iniziativa intende sensibilizzare l’industria alimentare, compreso il settore della ristorazione pubblica e collettiva, a fare di più per ridurre l’utilizzo di sale nelle preparazioni alimentari, fornendo anche opzioni più salutari, e incoraggiare il pubblico a fare piccoli cambiamenti nelle proprie abitudini alimentari, culinarie e di acquisto.

La settimana è promossa dalla World Action on Salt, Sugar and Health (WASSH), Associazione con partner in 100 Paesi dei diversi continenti costituita nel 2005 per migliorare la salute delle popolazioni attraverso la graduale riduzione dell’introito di sale, fino a meno di 5 grammi al giorno (corrispondenti a circa 2 grammi di sodio), target raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della sanità (OMS). Dal 2020 WASSH include anche un focus su zucchero e calorie in eccesso, che mira a ridurre l’introito dello zucchero aggiunto ampliando, così, gli aspetti della riformulazione per aiutare i Paesi di tutto il mondo ad adottare un’alimentazione più sana.

Mangiare regolarmente troppo sale può aumentare il rischio di ipertensione arteriosa, e conseguentemente di ictus e infarto, due tra le maggiori cause di morte nel mondo, responsabili di 17,9 milioni di decessi all’anno.

Un ruolo fondamentale è giocato quindi dalla prevenzione, attraverso la sensibilizzazione dei Governi sulla necessità di una ampia strategia di popolazione multisettoriale in materia e, parallelamente, aiutando le persone ad adottare comportamenti alimentari più sani. Spesso non ci rendiamo conto della quantità di sale che assumiamo, perché la maggior parte del sale che consumiamo è già presente negli alimenti che acquistiamo.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda non più di 5 g di sale al giorno, ma a livello globale ne consumiamo molto di più. Se l’assunzione di sale da parte della popolazione si riducesse a 5 g al giorno, si potrebbero evitare 1,65 milioni di morti per malattie cardiovascolari ogni anno.

​Consigli per ridurre il consumo di sale

​Come ridurre il consumo di sale a meno di 5 g al giorno? Ecco 5 azioni concrete, raccomandate anche da WASSH:

1. Usare erbe, spezie, aglio, peperoncino, erbe aromatiche e agrumi al posto del sale per aggiungere sapore al cibo.
2. Scolare e risciacquare verdure e legumi in scatola e mangiare più frutta e verdura fresca.
3. Controllare le etichette prima di acquistare per scegliere prodotti alimentari meno salati.
4. Ridurre gradualmente il sale nelle ricette preferite, consentendo alle papille gustative di adattarsi.
5. Non mettere a tavola sale e salse salate, in modo che anche i più giovani della famiglia si abituino a non aggiungere il sale.

Cosa possono fare le istituzioni e i produttori

È fondamentale l’impegno da parte delle aziende alimentari, delle istituzioni e dei cittadini per la riduzione dell’introito di sodio attraverso la riformulazione dei prodotti alimentari e il minor ricorso all’utilizzo del sale in cucina e a tavola.
Lo scorso anno, per la prima volta, l’OMS lancia un rapporto che esplora i progressi dei Paesi che implementano politiche di riduzione dell’assunzione di sodio e il loro impatto sulla dieta della popolazione e sulle malattie cardiovascolari: “WHO global report on sodium intake reduction”.

Un approccio globale alla riduzione del sodio comprende l’adozione di politiche obbligatorie e dei quattro interventi “best buy” dell’OMS relativi al sodio che contribuiscono notevolmente a prevenire le malattie non trasmissibili, che sono:

1. Riformulare gli alimenti per contenere meno sale e fissare obiettivi per la quantità di sodio negli alimenti e nei pasti.

2. Stabilire politiche di appalto pubblico alimentare per limitare gli alimenti ricchi di sale o sodio nelle istituzioni pubbliche come ospedali, scuole, luoghi di lavoro e case di cura.

3. Etichettatura frontale della confezione che aiuti i consumatori a selezionare prodotti a basso contenuto di sodio.

4. Comunicazione sui cambiamenti comportamentali e campagne sui mass media per ridurre il consumo di sale/sodio

Nell’ambito del rapporto, l’OMS ha sviluppato una Scheda di valutazione nazionale del sodio per gli Stati membri in base al tipo e al numero di politiche di riduzione del sodio in atto.

Le politiche nazionali

In Italia sul tema lavorano già da tempo sia il Programma “Guadagnare salute: rendere facili le scelte salutari” (DPCM 4 maggio 2007), nel cui ambito sono stati siglati numerosi Protocolli d’intesa tra il Ministero della salute e Associazioni di produttori di alimenti artigianali o industriali volti a ridurre il contenuto di sale in diverse categorie di prodotti alimentari, sia il Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) 2020-2025 (Intesa Stato-Regioni del 6 agosto 2020) che prevede una linea strategica di intervento per la riduzione del consumo di sale, confermando così l’importanza dell’obiettivo nel contesto della promozione di una sana alimentazione per la prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili.

Le iniziative in Piemonte

Nel Piano Regionale della Prevenzione (PRP) 2020-2025 il problema dell’eccessivo consumo di sale è oggetto del programma “Alimenti e Salute” che coinvolge diversi servizi sanitari ospedalieri e territoriali in azioni congiunte finalizzate alla promozione di abitudini alimentari sane incentivando la progressiva riduzione dell’utilizzo di sale a livello domestico, nella ristorazione collettiva scolastica e socio-assistenziale, nella ristorazione pubblica e nell’industria alimentare.
Tra le iniziative promosse a livello regionale, il progetto “Con meno sale la salute sale” portò a un accordo di collaborazione con l’Associazione Regionale Panificatori, siglato il 13 marzo 2015, che impegnava i panificatori aderenti a produrre linee di pane con meno sale e a fornire informazioni ai clienti attraverso poster e opuscoli.

​Iniziative delle Aziende Sanitarie in occasione della settimana mondiale:
ASL Vercelli
ASL VCO
ASL TO5