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Scheda informativa

Influenza aviaria, indicazioni operative per la sorveglianza sanitaria

Rivolto a
Cittadini
Enti pubblici
Imprese e liberi professionisti
Terzo settore

A seguito dell’evoluzione della situazione dell’influenza aviaria a livello globale, il Ministero della Salute ha individuato le misure idonee per la sorveglianza sanitaria, che il settore Prevenzione, sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare dell'Assessorato regionale alla Salute ha diffuso alle Aziende Sanitarie sul territorio.

Ecco di seguito le principali:

Riconoscere segni e sintomi

Le infezioni da influenza aviaria, suina e altre zoonosi nell'uomo possono causare forme di malattia che possono manifestarsi con:

  • lieve infezione delle vie respiratorie superiori, con febbre e tosse
  • polmonite grave, sindrome da distress respiratorio acuto, shock e decesso
  • sintomi gastrointestinali come nausea, vomito e diarrea

Per le infezioni da virus dell'influenza aviaria A(H5N1) nell'uomo, il periodo di incubazione va in media da 2 a 5 giorni, fino a un massimo di 17 giorni.

 

Proteggere i lavori esposti

Si raccomanda a tutti gli operatori nel campo degli allevamenti avicoli o a contatto con uccelli selvatici, ai tecnici, ai veterinari aziendali e ai veterinari ufficiali di adottare ogni precauzione possibile al fine di ridurre la circolazione del virus per:

  • prevenire la contaminazione
  • limitare movimenti e spostamenti verso e negli allevamenti non strettamente necessi
  • disporre l'uso di idonei dispositivi di protezione individuale (DPI)
    I datori di lavoro devono fornire DPI adeguati e i lavoratori devono essere formati ed addestrati sul loro utilizzo e smaltimento. I DPI devono essere adeguatamente conservati.

Quando esiste un potenziale rischio di esposizione al virus dell’influenza aviaria è necessario:

  • adottare misure aggiuntive, come il distanziamento fisico e l'adeguata aerazione degli ambienti di lavoro
  • rivedere e integrare la valutazione del rischio sul posto di lavoro, tenendo conto di tutti i rischi, compreso l'aumento del carico fisico sui lavoratori derivato dall’utilizzo di dispositivi di protezione individuale (DPI).

Negli allevamenti deve essere garantita una separazione tra le aree potenzialmente contaminate e le aree pulite, si deve garantire che gli ambienti di vita non siano contaminati, ad esempio da indumenti da lavoro, per evitare ulteriori rischi per i lavoratori e i parenti. Devono essere stabilite misure specifiche per le operazioni di abbattimento e per il trattamento degli animali morti e dei rifiuti.

Raccomandare la vaccinazione antinfluenzale

Si raccomanda la vaccinazione antinfluenzale stagionale, offerta gratuitamente al personale che per motivi di lavoro è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani ed  estendibile a tutti i soggetti che per ragioni diverse siano potenzialmente esposti al rischio epidemiologico.

La vaccinazione contro l’influenza umana è una misura per prevenire fenomeni di ricombinazione genetica tra il virus stagionale umano e il virus dell’influenza aviaria

Monitorare lo stato di salute delle persone esposte

La Regione e le Aziende Sanitarie devono acquisire l’elenco dei lavoratori o di altre persone esposti.

L'elenco deve essere disponibile presso il servizio di Igiene e Sanità pubblica e aggiornato almeno su base mensile.

Le persone esposte dovranno essere informate dei possibili rischi.

Provvedimenti da prendere in caso di conferma della circolazione del virus in popolazioni animali o nell’uomo sul territorio regionale o individui provenienti da aree con sospetto o presenza di AH5N1

In caso di conferma della presenza del virus AH5N1 in popolazioni animali o nell’uomo, è indispensabile informare le persone esposte al rischio sulla necessità di:

  • adottare le cautele di carattere generale e le misure di igiene respiratoria nei confronti dei familiari ed evitare il contatto con soggetti in condizioni di fragilità (ad esempio immunodepressi, anziani, persone affette da patologie croniche...) nei 10 giorni successivi all’esposizione
  • riferire eventuali sintomi nel periodo di osservazione (10 giorni dall’esposizione a rischio)
  • mantenere il distanziamento e utilizzare i dispositivi di protezione individuale in caso di insorgenza di sintomi
  • monitorare la comparsa di qualsiasi problema di salute nei 10 giorni successivi all’ultima esposizione

In caso di accertata esposizione al rischio devono essere eseguiti test diagnostici molecolari per i virus influenzali nelle persone esposte asintomatiche a 5-7 giorni dall’esposizione o all’esordio della sintomatologia.