Un'équipe dell’ASL di Biella lavora per proteggere la voce. Parola chiave: tempestività
È di certo la tempestività una delle parole chiave che più caratterizzano il percorso di prevenzione e controllo messo in atto dalla struttura di otorinolaringoiatria dell’ASL di Biella con un percorso di assistenza dedicato al controllo delle patologie che interessano la laringe.
I tumori maligni della laringe sono tra le neoplasie più frequenti del distretto testa - collo, con un incidenza purtroppo aumento: rappresentano infatti il 45% delle neoplasie otorinolaringoiatriche e costituiscono il 2,5% di tutte le neoplasie dell'organismo.
Sono più frequenti nei maschi, di età superiore a 55 anni. La sopravvivenza dei pazienti con tumore della laringe varia in base all'estensione della neoplasia e dipende strettamente dalla diagnosi precoce. Gli studi scientifici dimostrano come le possibilità di guarigione siano tanto superiori quanto più la lesione è individuata agli stadi iniziali. Se diagnosticati precocemente, le possibilità di preservare le funzioni d'organo e di effettuare trattamenti conservativi sono molto elevate, con percentuali di guarigione che arrivano al 95%. Al contrario, una individuazione tardiva determina spesso basse possibilità di sopravvivenza.
Tra i sintomi più frequenti nella maggior parte dei casi vi sono:
- alterazioni della voce (disfonia)
- raucedine o abbassamento del tono vocale che perdura più di due settimane
- difficoltà o dolore nella deglutizione, irradiato talvolta all'orecchio (otalgia riflessa
- più raramente, ingrossamento delle ghiandole linfatiche del collo
In questi casi, si rende necessaria una visita specialistica otorinolaringoiatrica, durante la quale verrà effettuato un attento esame endoscopico e proposti eventualmente una biopsia ed esami radiologici (ecografia, TC, RMN).
L’esame di controllo che viene eseguito è l’endoscopia con fibre ottiche: un esame indolore che permette, con l’introduzione di una sonda nel naso, di valutare con estrema accuratezza l'eventuale presenza di ulcerazioni, lesioni o neoformazioni faringee e laringee e la motilità delle corde vocali.
Già da tempo la rinnovata Struttura Complessa di Otorinolaringoiatria, diretta dal dott. Carmine Fernando Gervasio, ha avviato un'intensa attività di chirurgia oncologica del distretto testa - collo. “La scelta di creare un percorso dedicato – sottolinea il dott. Gervasio – nasce dalla volontà di offrire a una popolazione, il più possibile vasta e in particolar modo alle categorie maggiormente a rischio, la possibilità di uno screening precoce. La precocità della diagnosi di tumore e la migliore accuratezza consentiranno al paziente di sottoporsi a trattamenti molto meno demolitivi rispetto al passato, chirurgici o radioterapici, preservando in molti casi la laringe e le sue importanti funzioni nella fonazione, respirazione e deglutizione”.
Il fumo di sigaretta costituisce il principale fattore di rischio nello sviluppo di questo tumore e la probabilità di ammalarsi aumenta linearmente con il numero di sigarette fumate. Al contrario, diminuisce notevolmente dopo 5 anni di astensione. L'abuso di alcool, in aumento anche fra i giovanissimi, rappresenta il secondo importante fattore di rischio, soprattutto quando associato al fumo.
Altri fattori di rischio sono i deficit nutrizionali e immunologici (spesso presenti nei forti bevitori) e l'esposizione a sostanze tossiche, come polveri di cemento, amianto, nichel, cromo, asbesto.