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Il progetto ha l'obiettivo di creare gli strumenti culturali e operativi necessari per diffondere la cultura del sollievo
Il dolore è un fenomeno complesso che ricopre una naturale e importante funzione in quanto segnala la presenza di un male fisico. Purtroppo, però, nelle patologie croniche, perde la sua connotazione di segnalatore di pericolo e diventa, a sua volta, una vera e propria malattia. Antichi retaggi culturali, che connotavano il dolore come sintomo ineluttabile, hanno contribuito a sottovalutarne il significato ed a trascurarne la cura. Negli anni passati la comunità internazionale si è mobilitata per modificare tale approccio e l’OMS ha approvato il progetto “Ospedale Senza Dolore”, che è stato recepito da tutti i Paesi occidentali e che ha, come obiettivo principale, quello di creare gli strumenti culturali e operativi necessari a combattere il dolore.
Il Ministero della Salute ha pubblicato le “Linee Guida per la realizzazione dell’Ospedale Senza Dolore”, (GU 29 giugno 2001 n. 49) semplificando la normativa per la prescrizione dei farmaci analgesici oppiacei. Le linee guida hanno definito:
- l’adozione da parte delle Regioni degli atti necessari alla loro applicazione e le procedure di valutazione dei risultati delle Aziende Sanitarie Locali (Asl) e delle Aziende Sanitarie Ospedaliere (ASO)
- l’organizzazione e lo svolgimento di azioni rivolte al paziente ricoverato, o istituzionalizzato: il primo passo per affrontare le complesse problematiche legate al dolore, allo scopo di debellare il dolore inutile e di estendere le opportune azioni alla rete di cure primarie, con il coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale (MMG) e dei Pediatri di Libera Scelta (PLS)
- l’impostazione organizzativa della Rete degli Ospedali senza Dolore e i percorsi diagnostico-terapeutici