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Scheda informativa

Assistenza sanitaria indiretta transfrontaliera in Piemonte

Rivolto a
Cittadini
Imprese e liberi professionisti
Terzo settore

L'assistenza sanitaria indiretta è prevista dall'Unione Europea per garantire a tutti i cittadini il diritto alla libera scelta del luogo di cura in qualsiasi paese dell'Unione

Ultimo aggiornamento 5 luglio 2023

 

Cittadini iscritti al SSN

I cittadini affiliati al servizio sanitario italiano devono chiedere autorizzazione preventiva all'Azienda ASL di competenza in talune fattispecie. Sono comunque escluse:

  • l’assistenza di lunga durata
  • l’assegnazione e l’accesso agli organi per i trapianti
  • i programmi pubblici di vaccinazione contro le malattie contagiose

L’assistito è tenuto ad anticipare i costi della prestazione sanitaria. L’entità del rimborso è pari alla tariffa regionale della prestazione, al netto dell’eventuale compartecipazione della spesa (ticket) se dovuta.

L’assistito ai fini di una maggiore garanzia del rimborso della prestazione che vuole ricevere in Ue, può presentare all’ASL una richiesta di verifica preventiva per accertare se, in base al tipo di prestazione, è necessaria una autorizzazione preventiva e per avere informazioni su modi, tempi ed entità del rimborso.

Tutte le richieste sono prese in carico dagli uffici delle ASL competenti per l’assistenza sanitaria all’estero.

Il Ministero della salute ha istituito il Punto di contatto nazionale che fornisce ai pazienti le informazioni per facilitare l’accesso all’assistenza sanitaria transfrontaliera all’interno dell’Unione europea.

Cittadini non iscritti al SSN

I cittadini che vengono in Regione Piemonte per curarsi, possono rivolgersi a strutture pubbliche o private accreditate o private.
 

    Domanda di verifica

    La persona assicurata che intende fruire in un altro Paese UE di una prestazione sanitaria presenta apposita domanda alla ASL di residenza per la verifica se la medesima è sottoposta ad autorizzazione preventivaLa ASL verifica ed entro 10 giorni dal ricevimento della domanda ne comunica l’esito al richiedenteOve sia verificata, da parte della ASL, la necessità di un’autorizzazione preventiva, la domanda di verifica vale quale richiesta di autorizzazione e i termini previsti per la procedura autorizzativa s’intenderanno decorsi dalla data di ricezione dell’istanza di verifica.

    Domanda di autorizzazione

    La domanda deve essere presentata alla ASL di residenza su apposito modulo:

    • deve essere accompagnata da una prescrizione medica indicata su una ricetta del SSN
    • deve esplicitare l’indicazione diagnostica o terapeutica e la prestazione sanitaria di cui si intende usufruire
    • deve indicare il luogo prescelto per la prestazione e il prestatore di assistenza sanitaria presso cui la persona assicurata intende recarsi
    • deve indicare le eventuali altre ulteriori specifiche necessarie ai fini dell’esame della richiesta dell’autorizzazione preventiva

    La ASL comunica, entro 30 giorni dal ricevimento della domanda di autorizzazione il provvedimento di diniego o concessione dell’autorizzazione. La ASL si avvale di unità operative specialistiche tutte le volte che:

    • in base a una valutazione clinica, il paziente sarebbe esposto con ragionevole certezza a un rischio per la sua sicurezza che non può essere considerato accettabile, tenuto conto del potenziale beneficio per il paziente stesso dell’assistenza sanitaria transfrontaliera richiesta
    • a causa dell’assistenza sanitaria transfrontaliera il pubblico sarebbe esposto con ragionevole certezza a notevoli pericoli per la sicurezza
    • l’assistenza sanitaria può essere prestata nel territorio nazionale entro un termine giustificabile dal punto di vista clinico, tenuto presente lo stato di salute e il probabile decorso della malattia
    Quando è previsto il rimborso 

    La Direttiva 24/2011/UE prevede l'assistenza indiretta: i pazienti devono pagare direttamente al prestatore di assistenza sanitaria le prestazioni di cui hanno usufruito in uno stato dell’Unione Europea. Le spese possono essere rimborsate dall’ASL di residenza solo se e nella misura in cui le prestazioni sanitarie erogate sono comprese nei Livelli Essenziali di Assistenza (art. 1 del D. Legislativo n. 502/1992 e s.m.i.).

    Il rimborso è alle condizioni e ai costi che sarebbero stati coperti sul territorio dello Stato di affiliazione, senza superare il costo effettivo.

    Domanda di rimborso

    Deve essere presentata alla ASL di residenza su apposito modulo entro 60 giorni dall’erogazione della prestazione, salvo comprovati casi eccezionali Alla domanda devono essere allegati:

    • l’originale della ricetta rossa SSN avente data antecedente a quella di erogazione della prestazione
    • la fattura originale emessa dal prestatore di assistenza sanitaria estero

    Esaminata la domanda e calcolato l’importo rimborsabile, la ASL dovrà corrispondere il rimborso nel termine di 60 giorni dal ricevimento della richiesta.

    Come è calcolato il rimborso

    In base alle tariffe regionali vigenti per la tipologia di prestazione usufruita al netto della compartecipazione della spesa sanitaria (ticket + quota aggiuntiva) non può superare il costo effettivo della prestazione ricevuta i pazienti godono degli stessi diritti di cui avrebbero beneficiato se avessero ricevuto tale assistenza in una situazione analoga nel territorio nazionale (esenzione da compartecipazione alla spesa sanitaria)

    Principali disposizioni della normativa UE

    L’accesso all’assistenza sanitaria transfrontaliera si applica solo per le prestazioni sanitarie usufruite in uno Stato membro dell’Unione Europea/ Spazio SEE (NON si applica per la Svizzera). L’accesso all’assistenza sanitaria transfrontaliera NON si applica a:

    • servizi assistenziali di lunga durata il cui scopo è sostenere le persone che necessitano di assistenza nello svolgimento di compiti quotidiani e di routine
    • assegnazione e accesso agli organi ai fini dei trapianti 
    • programmi pubblici di vaccinazione contro le malattie contagiose volti esclusivamente a proteggere la salute della popolazione nel territorio nazionale e subordinati ad una pianificazione e a misure di attuazione specifiche

    Contatti

    Riferimento
    Punto di contatto regionale - Assessorato alla Sanità
    Indirizzo
    via Nizza 330 - Torino
    Email
    mobilita.estero@regione.piemonte.it
    Note
    Consulta il Referente per la Direttiva 24/2011/UE presente in ogni ASL