Approvato il piano 2021-2024 di interventi dedicati all'inclusione lavorativa delle persone con disabilità, in stretta sinergia con i Centri per l'Impiego, il mondo della scuola e della formazione professionale.
Sono 40 i milioni di euro riservati esclusivamente all’inclusione lavorativa per le persone con disabilità, stanziati dalla Regione Piemonte per il periodo 2021-2024, con la delibera di giunta approvata venerdì scorso 30 aprile.
52.241 sono gli iscritti alle “liste speciali” con una netta prevalenza di invalidi civili (96%): tra le patologie prevalgono i disabili fisici, cui seguono le disabilità di tipo psichico e sensoriale. Sul fronte della offerta di lavoro, le aziende che hanno presentato il prospetto, al 31 gennaio 2021, sono state 9.767. La risposta più efficace non poteva che essere, appunto, una progettazione integrata tra politiche economiche sociali e welfare.
Il piano sarà finanziato prevalentemente con risorse del Fondo regionale disabili, integrate con risorse provenienti dal prossimo POR FSE 2021-2027, in sinergia con altri strumenti regionali e nazionali dedicati alle politiche di sostegno verso soggetti con disabilità. Il progetto vedrà la collaborazione tra Regione Piemonte e Agenzia Piemonte Lavoro attraverso i Centri per l’Impiego che operano sul territorio. L’obiettivo sarà garantire l’accesso, la permanenza e la qualificazione dell’occupazione delle persone con disabilità attraverso interventi mirati all’inserimento o re-inserimento al lavoro, al mantenimento lavorativo, all’inclusione sociale; non mancheranno percorsi orientativi e formativi di raccordo scuola/lavoro e di incentivo, oltre che di supporto, alle imprese nell’inserimento di persone fragili.
Alla luce degli indirizzi nazionali e di uno sviluppo integrato delle competenze, sarà data particolare attenzione al rafforzamento delle competenze digitali, più che mai necessario sia per l’inserimento lavorativo sia per un’adeguata possibilità di fruizione dei diritti sociali, che sempre più richiedono conoscenze informatiche, oltre che delle possibilità di miglioramento della propria vita privata. Saranno utilizzati dei Buoni Servizi Lavoro, già utilizzati nel corso della precedente programmazione, oppure dei tirocini da parte dei Centri per l’Impiego, oltre a misure di sostegno per le imprese con interventi formativi ad hoc.
Saranno promossi interventi in stretta collaborazione con il mondo della scuola e della formazione, per accompagnare i giovani in questa fase di passaggio. Già a partire dalle classi superiori del 3°, 4° e 5° anno saranno organizzati dei percorsi mirati e personalizzati, sia all’interno degli strumenti di programmazione già esistenti, sia eventualmente attraverso la creazione di nuove misure ad hoc.”
Tutti i progetti dovranno concludersi con un esito occupazionale, sia esso un percorso di alternanza scuola lavoro, di impresa formativa o di impresa simulata, oppure un inserimento lavorativo vero e proprio attraverso un contratto stabile oppure un tirocinio per favorirne l’inserimento nel mercato del lavoro.