In merito ai bandi agroambientali dello sviluppo rurale in via di attivazione, si segnalano in particolare alcuni impegni che richiedono l’inserimento di elementi di elevata valenza ambientale inframmezzati alle coltivazioni, finalizzati a favorire la biodiversità degli agroecosistemi, in modo che gli agricoltori interessati possano tenerne conto nella programmazione delle semine primaverili.
Azione 10.2 - Formazioni lineari erbacee
L’intervento prevede la creazione di strisce inerbite di almeno a 5 metri di larghezza, interposte tra le superfici coltivate e la rete idraulica aziendale e/o interaziendale o il reticolo idrografico, per un’estensione complessiva di almeno 2.000 mq. L’impegno si applica per 5 anni su appezzamenti fissi. Laddove la copertura vegetale sia mancante o disomogenea, occorre effettuare la semina primaverile nel primo anno di impegno. Sono consentiti sfalci e trinciature, evitando i periodi in cui potrebbero compromettere la riproduzione della fauna selvatica. E’ vietato l’impiego di fertilizzanti e prodotti fitosanitari. I pagamenti annuali sono pari a 1.400 euro/ha
Azione 12.1 - Colture a perdere
L’azione è applicabile in aree protette, oasi di protezione faunistica e zone di ripopolamento e cattura e richiede di destinare almeno l’1% dei seminativi e, comunque, almeno 0,5 ettari ad aree coltivate per l’alimentazione e il rifugio della fauna selvatica. L’impegno dura 5 anni, durante i quali i terreni interessati possono variare rispettando la quota % della superficie aziendale a seminativo risultante dalla domanda iniziale. Occorre seminare ogni anno almeno due specie erbacee da mantenere in coltura, non raccolte, almeno fino al 30 settembre dell’anno successivo in caso di semina autunnale e almeno fino al 1° marzo dell’anno successivo in caso di semina primaverile. E’ vietato l’uso di fitofarmaci e fertilizzanti,a eccezione di un’eventuale fertilizzazione organica alla semina. I pagamenti annuali sono pari a 1.200 euro/ha
Azione 12.2 - Corridoi e fasce ecologiche
L’azione si applica per 5 anni a parcelle fisse e richiede di destinare almeno l’1% dei seminativi e, comunque, almeno 0,5 ettari alla costituzione di superfici inerbite ai margini degli appezzamenti Occorre mantenere per tutto il periodo di impegno l’incidenza risultante dalla domanda iniziale. E’ richiesta la semina di un miscuglio di almeno due specie erbacee che garantisca il massimo prolungamento della vegetazione e la scalarità delle fioriture, al fine di favorire la funzione di rifugio della fauna selvatica e l’attività dell’entomofauna. E’ vietato l’utilizzo di fertilizzanti e di prodotti fitosanitari; al fine di favorire la ricrescita delle essenze seminate, occorre effettuare uno sfalcio all’anno con asportazione del prodotto ottenuto entro due settimane dallo sfalcio, evitando i periodo in cui potrebbe compromettere la riproduzione della fauna selvatica. I pagamenti annuali sono pari a 1.200 euro/ha
Sotto-azione 22.2.2 - Mantenimento di una porzione di camera costantemente allagata e non coltivata
L’intervento dura 5 anni e si applica a superfici che possono variare da un anno all’altro. Esso richiede di mantenere non coltivata e costantemente allagata una porzione di superficie investita a risaia nell’anno precedente, nel periodo compreso tra la sommersione iniziale delle camere (primavera) e l’asciutta di pre-raccolta, per un’estensione non superiore all’1% della superficie a riso e almeno pari a 1.000 m2. Sulla superficie oggetto di impegno, compresi gli argini, sono vietati l’utilizzo di fertilizzanti e prodotti fitosanitari e la pratica dell’acquacoltura. Il controllo meccanico della vegetazione sugli argini deve essere effettuato nel rispetto dei periodi di riproduzione della fauna selvatica. In assenza di sommersione sono consentite lavorazioni e operazioni di arieggiamento del suolo. Al termine del periodo di impegno le superfici interessate possono tornare alla condizione originaria. I pagamenti annuali sono pari a 1.400 euro/ha