Le osservazioni del partenariato sul FESR Piemonte

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Raccolti i contributi degli stakeholder, che saranno tenuti in considerazione dalla Regione nella fase di attuazione delle misure

Rafforzare le condivisione, anticipare il più possibile le informazioni sulla pubblicazione dei bandi, impostare gli interventi sulla base delle specifiche esigenze delle imprese.

Sono queste, in estrema sintesi, le esigenze prevalenti che sono emerse a seguito della consultazione sulla bozza del PR FESR Piemonte 2021-2027 che si è svolta dal 18 al 31 marzo 2022.

Sono 12 le documentazioni ricevute dal partenariato, che hanno spaziato su tutte le Priorità del Programma e sulle relative azioni previste, con un livello di dettaglio che nella maggior parte dei casi potrà trovare un riscontro più concreto nell’attuazione delle misure dal punto di vista amministrativo. In questa fase, infatti, considerata l’interlocuzione ancora in corso con la Commissione Europea e il quadro normativo in evoluzione a seguito delle emergenze internazionali in corso, non è ancora possibile specificare tutti gli aspetti di dettaglio che sono stati oggetto delle osservazioni,  ma su alcuni punti è già possibile dare indicazioni più puntuali.

Innanzitutto, il cronoprogramma sui bandi: la Regione si impegna comunicare e ad aggiornare con cadenza regolare il calendario degli avvisi sui bandi in uscita, al fine di dare il tempo alle imprese di potersi preparare a cogliere le opportunità previste, con un orizzonte temporale di medio periodo. 

In merito all’adeguatezza delle risorse sugli interventi, c’è da precisare che i fondi del FESR saranno necessariamente in complementarietà con le altre fonti di finanziamento (in primis, il PNRR). Per tale ragione, le dotazioni del Programma si affiancano ed aggiungono a quelle gestite a livello nazionale, in parte, attraverso i “bandi a cascata” che le Regioni saranno chiamati a gestire, con il Piano di Ripresa e Resilienza e con le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione, Il tutto in una logica di integrazione e non di sovrapposizione, così come del resto viene richiesto dagli stessi stakeholder.

Sulle tipologie di aiuto, si cercherà il più possibile di venire incontro alle esigenze manifestate dalle imprese (abbassamento della soglia minima di ammissibilità sui progetti, diversificazione degli strumenti di sostegno, prevalenza del fondo perduto lì dove è consentito), tenendo presente che il tutto dovrà essere attuato nell’ambito dei vincoli europei, con margini di manovra non sempre ampi. La Regione, dal canto suo, recependo indicazioni specifiche, è già riuscita ad ottenere alcuni importanti risultanti, come la previsione di includere le grandi imprese tra i beneficiari delle misure sull’efficientamento energetico. Verrà poi bilanciata la promozione di progettualità importanti con interventi di più contenuto valore economico, che siano comunque funzionali a rispondere a fabbisogni specifici del sistema regionale e del tessuto produttivo.

Sul tema delle strategie territoriali, rispetto all’esigenza espressa dai comuni sul rafforzamento della capacità amministrativa, sono previsti interventi a supporto della preparazione delle strategie e della fase di attuazione delle stesse, nonché un’azione specifica sul tema . Inoltre, precisando che la definizione delle aree oggetto delle strategie risponde a criteri che devono essere condivisi sia con la Commissione che con il livello nazionale, si cercherà di valorizzare il più possibile i partenariati territoriali già in essere.

Infine, una nota metodologica che riguarderà tutto il Programma e che varrà per l’intero settennato:  il monitoraggio continuo sull’andamento delle misure permetterà di valorizzare quelle più performanti e che realizzino il miglior “effetto leva” sul sistema economico del territorio. Si cercherà quindi di aumentare eventualmente le dotazioni lì dove necessario, nell’ambito delle fasi di riprogrammazione che si potranno rendere necessarie in un periodo temporale così lungo e soggetto a profondi cambiamenti, come ben dimostrato dagli ultimi 2 anni dall’emergenza pandemica e dalla crisi geopolitica in corso.