Il Governo italiano ha recentemente messo in campo una misura a sostegno della filiera forestale e della lavorazione del legno, con l’obiettivo di promuoverne la sostenibilità e l’innovazione tecnologica. L’iniziativa, che rientra nella Legge n. 206 del 27 dicembre 2023 sul “Made in Italy”, prevede un investimento complessivo di 25 milioni di euro, destinati a rafforzare la gestione forestale sostenibile, la vivaistica e la filiera della prima lavorazione del legno.
L’iniziativa è stata firmata dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, insieme ai ministri competenti dell’Economia, dell’Agricoltura, e dell’Ambiente, ed è il risultato di un lungo processo di collaborazione con FederLegnoArredo, il Cluster Nazionale Italia Foresta Legno, le Regioni e Provincie autonome. L’obiettivo primario della misura è favorire l’adozione di pratiche di gestione forestale sostenibile, supportare la crescita delle imprese boschive e della filiera della prima lavorazione del legno, e promuovere l’utilizzo di tecnologie avanzate per ottimizzare la produzione e lavorazione del legno.
Un altro aspetto fondamentale della misura è il sostegno alla certificazione di gestione forestale sostenibile e al rafforzamento delle pratiche vivaistiche.
Il finanziamento complessivo di 25 milioni di euro è infatti suddiviso in due principali aree d’intervento:
Settore della vivaistica forestale
- 5 milioni di euro saranno destinati a contributi a fondo perduto per le Regioni al fine di promuovere la produzione e la gestione del materiale vivaistico, fondamentale per attività di rimboschimento, arboricoltura e sistemazione del territorio. Le risorse saranno distribuite tra le Regioni in base alla superficie forestale e alla richiesta specifica di ciascuna di esse.
Settore delle imprese boschive e della prima lavorazione del legno
- 20 milioni di euro andranno a sostenere la creazione e il rafforzamento delle imprese boschive e della filiera della prima lavorazione del legno. Di questi, 10 milioni di euro saranno erogati come contributi a fondo perduto, mentre i restanti 10 milioni saranno destinati a finanziamenti agevolati, con un’importante attenzione rivolta alle micro, piccole e medie imprese (MPMI), che riceveranno il 60% delle risorse. Le agevolazioni riguarderanno l’acquisto di macchinari e attrezzature avanzate, l’adozione di tecnologie digitali e automatizzate per migliorare l’efficienza produttiva e la creazione di sistemi di produzione automatizzati lungo tutta la catena
I beneficiari delle due linee di finanziamento sono, rispettivamente, le imprese vivaistiche che operano nella produzione, raccolta e distribuzione di materiale vivaistico destinato al rimboschimento, alla gestione ecologica e all’imboschimento e le imprese boschive che forniscono servizi di supporto alla silvicoltura (es. gestione forestale) con quelle operanti nella prima lavorazione del legno, come segherie e altre aziende che trattano il legno prima della sua lavorazione industriale. I codici ATECO di riferimento sono: 02.20, 02.40, 16.11, 16.12 e 16.21. Per tutti i beneficiari vige la condizione che la loro produzione non sia destinata all'utilizzo energetico.
Le spese ammissibili dovranno essere comprese tra i 50.000 e i 600.000 euro.
Modalità di Accesso alle Agevolazioni
Il processo di richiesta delle agevolazioni avverrà tramite due canali principali:
- Settore della vivaistica forestale. Le Regioni interessate dovranno presentare una domanda al Ministero entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto interministeriale, trasmettendo un modulo di richiesta specifico e, una volta acquisite le risorse, dovranno stabilirne le modalità di utilizzo in conformità ai contenuti del Decreto interministeriale;
- Imprese boschive e della prima lavorazione del legno. Le imprese dovranno seguire le indicazioni contenute nel decreto direttoriale del 4 aprile 2025, con un termine per la presentazione delle domande fissato tra il 15 maggio e il 10 luglio 2025. Le domande dovranno essere presentate esclusivamente tramite la piattaforma informatica di Invitalia, che gestisce la misura.
Le pagine istituzionali di riferimento sono quelle del Ministero del Made in Italy:
Decreto Interministeriale 20 febbraio 2025
Decreto direttoriale 4 aprile 2025