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Novembre 2014
In arboricoltura da legno obiettivo primario è ottenere dalle piante principali (“piante obiettivo”) tronchi da lavoro di pregio elevato e nel minor tempo possibile. Per valutare se le piante principali degli impianti a ciclo medio lungo si stanno sviluppando nei tempi e nei modi adeguati a raggiungere gli obiettivi, alcuni anni fa è stato messo a punto il metodo sintetico dell’Indice di qualità (IQ).
L’IQ è un numero, ricavato a seguito della valutazione del vigore delle piante (rapidità di accrescimento) e della forma del fusto, con pesi diversi a seconda che l’impianto si trovi nella fase di qualificazione (fino al 5-6° anno di età) o nella successiva fase di dimensionamento.
Nella fase di qualificazione, cui si riferisce il manuale allegato, si considerano solo due classi di qualità per la forma del fusto; nel vademecum sono illustrate le tappe da seguire per calcolare prima l’IQ delle singole specie e poi l’IQ dell’intera piantagione.
Negli impianti di vecchia concezione, con elevate densità di piante potenzialmente principali, dopo aver calcolato l’IQ dell’impianto si può ricavare anche il valore dell’IQ potenziale, cioè quello che si potrebbe idealmente ottenere se si selezionassero le migliori 100 piante principali ad ettaro.
Per gli impianti di arboricoltura da legno realizzati con la Misura 221 o con l’operazione 8.1.1 del PSR 2014-2020, la quinta annualità del premio di manutenzione viene erogata a seguito di valutazione della piantagione tramite il metodo dell'IQ: fino a 40 punti l’impianto è considerato insufficiente o pessimo, con valore 41-60 sufficiente e con IQ da 61 a 100 buono o ottimo; alle tre fasce corrisponde un premio di manutenzione pari rispettivamente a 0, 500, 1000 euro ad ettaro.
Allegati
- vademecum_iqprofessionisti.pdf
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