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Scheda informativa

Alberi monumentali

Rivolto a
Cittadini
Enti pubblici

Gli alberi monumentali. Conoscenza e cura.

Gli alberi monumentali sono un bene comune da tutelare per il loro valore naturalistico, paesaggistico e storico-culturale, senza dimenticare la valenza didattica e le possibili ricadute legate al turismo ecocompatibile nelle zone rurali.

Da alcuni decenni oggetto di attenzione da parte della Regione Piemonte (la specifica legge regionale 50/1995 aveva portato ad approvare un elenco di 40 alberi circa 20 anni fa), gli alberi monumentali sono entrati a far parte della normativa dello Stato con la L.10/2013 art.7 che ha stabilito una definizione univoca di albero monumentale per tutta Italia, sanzioni per chi si renda responsabile di danneggiamenti e l’effettuazione del censimento nazionale.
Successivamente, con decreto interministeriale del 23.10.2014, sono stati definiti i criteri per il censimento e individuate le funzioni di competenza dei Comuni, delle Regioni e dello Stato finalizzate all'istituzione dell’Elenco degli alberi monumentali d’Italia.

Con lo stesso decreto sono stati individuati i criteri di monumentalità:
a) età e dimensioni; b) forma e portamento; c) valore ecologico; d) rarità botanica; e) architettura vegetale; f) pregio paesaggistico; g) pregio storico-culturale-religioso.

IL CENSIMENTO IN PIEMONTE: 10 ANNI DI ATTIVITÀ

Il censimento è stato avviato nella primavera  2015: in Piemonte i sopralluoghi di verifica e la compilazione delle schede di identificazione sono stati affidati dalla Giunta regionale all’IPLA, a supporto tecnico della Regione stessa e dei Comuni (molto numerosi e in gran parte privi di personale con specifiche competenze agroforestali o naturalistiche), scelta che ha garantito  omogeneità di valutazione degli esemplari; il Corpo Forestale dello Stato si è invece occupato soprattutto di verificare gli alberi già individuati col censimento nazionale del 1982.

A fine 2015 è stato così approvato il primo Elenco regionale, con 82 nuovi alberi monumentali, integrato a giugno 2016 con 36 degli alberi già classificati ai sensi della L.r. 50/95.
A questo punto se erano soddisfatti gli obblighi previsti dalle norme ministeriali, molte specie arboree autoctone risultavano poco o nulla rappresentate, e alcune aree del Piemonte ancora da indagare. Perciò a partire dal 2016 la Regione ha effettuato ulteriori indagini, sempre tramite l'IPLA e con la collaborazione degli Enti di gestione delle Aree protette e dei Carabinieri Forestali.

Grazie alle ulteriori segnalazioni, alle verifiche tecniche e alle istruttorie effettuate dal Gruppo di lavoro regionale, integrato dalle Soprintendenze competenti per territorio per l’attribuzione dei criteri di monumentalità, l’Elenco è stato progressivamente integrato, in ultimo con la Determinazione n. 67 del 28 gennaio 2025, arrivando al numero di 378 alberi o gruppi di alberi monumentali.

In particolare, a seguito dei rilievi in campo effettuati tra la fine del 2022 e l’estate 2024, sulle segnalazioni ritenute meritevoli di interesse pervenute dall’autunno 2022 a gennaio 2024, sono stati inseriti in elenco ben 63 nuovi alberi, singoli o come gruppo. Tra i nuovi entrati, considerando i soli requisiti dimensionali, si evidenziano:  un libocedro di 5,90 metri di circonferenza a Varallo Pombia (NO), un abete rosso di 5,28 metri a Crevoladossola (VCO) e un abete bianco di 5,00 metri a Valdieri (CN) all’interno del Parco Naturale delle Alpi Marittime, un viale a doppio filare di 163 robinie a Castelnuovo Don Bosco (AT).

Contestualmente si è purtroppo dovuto prendere anche atto di 4 perdite,  per morte naturale e/o eventi meteorologici estremi connessi alla crisi climatica in atto: tra queste la rovere di Villa del Bosco, la più grande ad oggi censita in Piemonte (4,95).

I 378 ALBERI DELL’ELENCO REGIONALE: DOVE, QUALI SPECIE, I PIÙ GRANDI

La distribuzione dei 378 esemplari attuali risulta in 216 Comuni, situati prevalentemente nei territori torinese (83), cuneese (41), alessandrino (28) e del VCO (22).

Torino ha ben 14 alberi e gruppi di alberi; seguono con 7 presenze Stresa, con 5 Acqui Terme, Angrogna, Biella, Campiglione Fenile, Cavour, Racconigi, San Secondo di Pinerolo e Valdieri; con 4: Bioglio, Briga alta, Caravino, Castagneto Po, Cavallermaggiore, Chiusa di Pesio, Fenestrelle, Oulx, Pollone e Santena.

A testimoniare la diversità ambientale della nostra regione, dalla montagna (alcuni soggetti ad oltre 2000 m di quota) alle fasce fluviali planiziali e ai laghi, dagli ecosistemi naturali ai parchi storici e alle alberate cittadine, gli alberi censiti appartengono a ben 95 specie: 47 autoctone del Piemonte (di cui 1 - il Faggio - presente anche con due varietà ornamentali), 3 naturalizzate da molti secoli (i due gelsi e il noce comune), 6 non autoctone del Piemonte ma parte della flora italiana (Cipresso comune, Corbezzolo, Pino domestico e Pino nero, Sughera e Tamerice), 39 esotiche. Tra le specie esotiche, presenti soprattutto nelle aree urbane, la più rappresentata è il Platano, con 26 elementi, poi l’Ippocastano con 15 e il Cedro dell’Atlante con 11; 11 gelsi tra le naturalizzate. Tra le autoctone prevalgono  la Farnia e il Faggio con 21 soggetti, il Castagno e il Larice con 17, poi la Roverella con 11, il Frassino con 10, il Salice bianco con 9 e il Pino cembro con 7.

Dimensioni: gli alberi più imponenti appartengono alle seguenti specie: Cedro dell'Atlante (un esemplare di 13 m di circonferenza a Montalenghe, uno di 11 m a Perosa Canavese), i Platani di Racconigi e Santena (rispettivamente quasi 11 e 9,70 metri), il Castagno (oltre 11 m a Bioglio, oltre 9 m a Monteu Roero e a Melle), Salice bianco (10 metri a Mornese), Sequoia gigante e S. costiera (quasi 9 metri a Pettinengo e 8 a Biella, rispettivamente), Tiglio a grandi foglie (8,30 m a Macugnaga), Canfora (7,20 metri) a Stresa, Olmo del Caucaso (oltre 7 m) a Bra. 
Ma non sfigurano nemmeno:  Larice (6,60 m a Pietraporzio, 6,50 m a Antrona Schieranco), Faggio (6,47 metri a Trasquera, 5,65 a Limone Piemonte), Frassino (6,34 metri a Ceresole Reale), Noce del Caucaso (6,05 a Torino), Libocedro (5,90 a Varallo Pombia) e Farnia (5,88 metri a Racconigi).
Non mancano i gruppi di alberi: i platani del viale di Cherasco e del Parco Cavour a Santena, i larici dell’Alpe Veglia (Varzo) e del Parco delle Alpi Marittime (Valdieri), i cembri di Usseaux, i tre Abeti di Douglas del Lago di Meugliano (oggi Comune di Valchiusa), con  il record di altezza (56 metri per il soggetto  più alto) per il Piemonte.

Dall’estate 2024 è fruibile un apposito strato cartografico del Geoportale regionale all’interno del portale Sistema di Conoscenze Ambientali – SCA il catalogo “Alberi Monumentali del Piemonte: dati del censimento”, banca dati, realizzata con il supporto del CSI e finalizzato a dare completa informazione sugli alberi monumentali inseriti nell’Elenco regionale. 
Sono in corso attività per rendere disponibili tali informazioni sui diversi applicativi regionali a supporto delle attività istituzionali, autorizzative, di conoscenza del territorio nell’ambito dei processi di pianificazione e tutela ambientale e paesaggistica.
Si prevede inoltre di aggiornare il portale “Piemonte Outdoor” al fine di integrare le informazioni già presenti (attualmente sono 27 gli alberi illustrati) con quelle degli Alberi Monumentali in elenco regionale che possono essere punti di interesse ai fini escursionistico e turistico. 

ATTI DI APPROVAZIONE 

L’Elenco regionale piemontese è man mano confluisce nell’Elenco degli alberi monumentali d’Italia, completo dei dati di identificazione e delle informazioni relative alla localizzazione, catalogo di dati online visualizzabili su Google Maps. È di recente approvazione il settimo aggiornamento dell'elenco nazionale da parte del MASAF (decreto dirigenziale prot. n. 0579238 del 04.11.2024, pubblicato in G.U. n. 267 del 12.11.2024), in cui non sono ancora confluiti i 63 ultimi inserimenti effettuati dalla nostra regione, si prevede questo avverrà nel prossimo periodo autunnale.

Le Determine di approvazione regionali:

D.D. 28 dicembre 2015, n. 3932  
D.D. 3 agosto 2017, n. 2512   
D.D. 20 Luglio 2020, n. 345 
D.D. n. 579 del 21 ottobre 2022rettificata con D.D. n. 589 del 27 ottobre 2022
D.D. 28 Marzo 2023, n. 223  
D.D. 26 Giugno 2023, n. 456
D.D. 28 Gennaio 2025, n. 67  

TUTELA, VALORIZZAZIONE, DIVULGAZIONE

Grazie al trasferimento dal MiPAAF (ora MASAF) di fondi finalizzati alla tutela e valorizzazione degli alberi monumentali sulla base della D.G.R.  n. 4-6350 del 28.12.2022 si è provveduto: 

  • alla realizzazione dei cartelli descrittivi, come previsto dal Decreto Interministeriale, relativi ai circa 250 alberi censiti negli anni precedenti, oggi in fase di posa su tutto il territorio piemontese a cura delle squadre degli operai forestali regionali. Sono inoltre in corso le attività per realizzare i cartelli per gli alberi di più recente inserimento;
  • all’approvazione di un bando per l’erogazione di contributi relativi alle spese sostenute per il monitoraggio (valutazioni fitosanitarie e di stabilità) e la cura (potature, consolidamenti, deimpermeabilizzazione) degli alberi inseriti nell’elenco regionale. L’istruttoria delle 51 istanze pervenute nell’ambito delle quattro finestre temporali previste dal Bando si è conclusa con l’approvazione delle rispettive graduatorie ammissione a contributo: 

D.D. del Settore Foreste n. 531 del 24.07.2023 per le istanze pervenute entro il 31 marzo e D.D. del Settore Foreste n. 1045 del 21.12.2023 per le istanze pervenute entro il 30 settembre e D.D. del Settore Foreste n. 734 del 24.09.2024 per le istanze pervenute entro il 31 marzo e D.D. del Settore Foreste n. 1079 del 23.12.2024 per le istanze pervenute entro il 30 settembre 2024.
Nella primavera 2022 il Settore Foreste ha pubblicato la guida (redatta a cura dell’IPLA) “Gli alberi monumentali. Conoscenza e cura”, rivolta principalmente a proprietari, gestori, tecnici e amministratori degli Enti locali

LA GESTIONE DEGLI ALBERI MONUMENTALI
Come procedere se si vuole intervenire sull’albero e nella sua zona di protezione, o nel caso di morte o danni per eventi naturali?

Dal 2017, a seguito dell'assorbimento del Corpo Forestale dello Stato nell'Arma dei Carabinieri, il rilascio dei pareri sulle autorizzazioni di modifica e abbattimento degli alberi è stato trasferito alla Direzione Economia Montana e Foreste del MASAF, la quale ha emanato una circolare (nella versione definitiva,  redatta col supporto delle Regioni, approvata a marzo 2020), relativa ai procedimenti amministrativi da seguire per gli interventi sugli alberi monumentali, distinti per entità e urgenza.

Sul sito istituzionale del MASAF sono consultabili, anch'esse nella versione approvata a marzo 2020, le “Linee guida per gli interventi di cura e salvaguardia degli Alberi Monumentali”, rivolte prevalentemente ai proprietari dei grandi alberi, ma anche alle imprese addette alla loro cura e ai funzionari tecnici dei Comuni, con lo scopo di divulgare buone pratiche di gestione e fornire un riferimento per i procedimenti amministrativi.

Per gli eventi che abbiano danneggiato gravemente o irrimediabilmente l'albero, è stata predisposta una “scheda di segnalazione danni o morte albero monumentale”, scaricabile, in formato pdf ed excel, alla sezione "strumenti di lavoro" del sito web del MASAF.
La scheda va inviata al Comune competente per territorio; questo, una volta ricevuta o compilata la scheda, dovrà trasmetterla al  MASAF- Di.For. 4, e per conoscenza al Settore Foreste della Regione e all’unità territoriale dei Carabinieri Forestali, unitamente a tutta la documentazione necessaria alla richiesta di parere per gli eventuali interventi necessari alla messa in sicurezza o all’abbattimento della pianta, secondo le indicazioni riportate nella circolare n. 461 del 05.03.2020.

In ogni caso, in particolare per gli interventi incisivi e programmabili, il Comune competente per territorio e il proprietario possono chiedere preliminarmente un sopralluogo al Settore regionale Foreste; questo, tramite IPLA, produrrà una relazione tecnica (senza il ricorso a valutazioni strumentali, di competenza dei tecnici liberi professionisti), a supporto del Comune e del proprietario, utilizzabile per l’invio al Ministero per la formulazione del parere nel caso si ritenga opportuno intervenire sull’albero.

PER EFFETTUARE NUOVE SEGNALAZIONI

L’elenco piemontese, con quasi 400 soggetti,  è arrivato a rappresentare quasi tutte le specie arboree autoctone e un gran numero di esotiche, con molte presenze di esemplari di grandi dimensioni per alcune specie.
In via prioritaria si tende quindi a garantire la tutela e la valorizzazione degli esemplari già in elenco, senza incrementare in maniera significativa il numero dei soggetti sottoposti a tutela. 
Saranno in ogni caso valutate segnalazioni di alberi o insiemi di alberi che rispettino prioritariamente i valori dimensionali limite indicati dalla circolare ministeriale, con dimensioni maggiori se relative a specie già ben rappresentate (ad esempio platano e castagno) o di particolare pregio relativamente agli altri criteri di monumentalità.

Una nuova segnalazione può essere effettuata tramite la Scheda di segnalazione tenendo conto dell’Elenco specie e dei valori indicativi minimi di circonferenza aggiornati dalla Direzione Foreste in data 09.03.2020.

Le schede di segnalazione relative alla candidatura di nuovi alberi, preferibilmente accompagnate da fotografie (albero nel contesto, pianta intera, eventuali dettagli), dovranno essere trasmesse in formato .pdf:

    • al Comune di competenza (mail oppure PEC)
    • al Settore Foreste della Regione Piemonte (preferibilmente tramite PEC all'indirizzo foreste@cert.regione.piemonte.it oppure all'indirizzo mail foreste@regione.piemonte.it)
    • all’IPLA (alberi.monumentali@ipla.org)
 

Si precisa che i sopralluoghi di verifica sulle piante segnalate vengono effettuati nel periodo vegetativo (da maggio a ottobre), per motivi di accessibilità, in montagna, e soprattutto per poter meglio verificare, con la presenza delle foglie, lo stato di salute degli alberi; inoltre viene data priorità alle segnalazioni pervenute nell’anno precedente e alle richieste di sopralluogo per problemi su alberi già in elenco. Quindi dalla segnalazione alle fasi di verifica tecnica, istruttoria ed eventuale inserimento nell’elenco regionale trascorrono in genere parecchi mesi

 

 

Si rimanda al sito web del MASAF per gli approfondimenti, in particolare su strumenti di lavoro e normativa.

Allegati

scheda_segnalazione_alberi_monumentali.pdf
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Contatti

Riferimento
Roberta Guermani
Email
roberta.guermani@regione.piemonte.it
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Lorenzo Camoriano
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lorenzo.camoriano@regione.piemonte.it